Fashion

A tu per tu con Carolina Cucinelli

Carolina Cucinelli ci racconta, insieme ad Alessio Piastrelli Team Ufficio Stile Uomo, i nuovi progetti dedicati al mondo del sartoriale e anticipa il lancio di un video d'artista The Magic of Suits, dedicato proprio alla magia dell'abito Made in Solomeo

Ritratto di Carolina Cucinelli
Ritratto di Carolina Cucinelli

Come è nato il progetto "The Magic of Suits"?

Ci piaceva l’idea di combinare l’artigianalità e il digitale, speriamo che questo video possa trasmettere il nostro modo di vedere gli abiti. The Magic of Suits è la storia di un sarto, che non è solo “il sarto”, ma diventa il fidato consigliere che può guidarti nella scelta di come indossare l’abito in modo contemporaneo. Partendo dal trend del momento, capisce cosa si adatta meglio alla nostra fisicità, come abbinarlo per indossarlo sempre in maniera diversa. Il regista Virgilio Villoresi ha interpretato questa figura chiave per Brunello Cucinelli, immaginandolo come un mago che attraverso l’incantesimo della sua manualità realizza abiti. Ho conosciuto Virgilio tre anni fa, lo seguivo già da tempo e mi piacevano tanto i suoi lavori, soprattutto per la capacità di passare da uno stile all’altro, interpretando bene le storie e i brand con cui s’interfacciava. Lo scorso Natale, abbiamo realizzato con lui un progetto che raccontava la storia della nostra azienda attraverso i suoi occhi, ora volevamo focalizzarci su un tema molto importante per noi, l’abito maschile in tutte le sue declinazioni, quello che per noi rappresenta, con una lettura diversa, inaspettata. Villoresi realizza video in digitale ma con tecniche artigianali, creando quindi frame per frame, sketch per sketch. In questo senso è un artista che rispecchia il nostro modo artigianale di lavorare. Mi affascina molto sapere che lui, come noi, lavora con grande cura e passione, facendo attenzione ai piccoli particolari.

Dopo la pandemia e l'incremento del loungewear pensate che uomini e donne vogliano tornare a vestirsi in completo?

Credo proprio di sì, sono convinta ci sia una grande voglia di tornare a vestirsi bene, dopo quasi un anno vissuto in una sorta di dolore per il corpo e per l’anima. C’è la voglia di uscire, di esprimersi e allo stesso tempo di sentirsi bene con i capi che s’indossano, sentirsi rappresentati. Sono inoltre convinta che le nuove generazioni siano più attente a quello che comprano, interessandosi a dove è prodotto, come è prodotto, se nel produrlo si siano recati danni al Creato e privilegiando capi che forse non butti mai via, ma li custodisci quasi come se li dovessi lasciare in eredità.

Che cosa rende un abito sartoriale Cucinelli così speciale? Quanti e quali sono i passaggi per la sua realizzazione? 

Alessio Piastrelli –Team Ufficio Stile Uomo Brunello Cucinelli:

Dal punto di vista stilistico quello che rende un abito parte integrante della collezione dovrebbe essere la contemporaneità dello stesso. Da anni abbiamo intrapreso il progetto dell’abito anche con un processo di formazione interna che chiamiamo ‘Accademia del Menswear’, proprio per cercare di formare i nostri ragazzi al fitting, alla scelta del tessuto, alla combinazioni di colori, passando per materiali di grande qualità. Pensiamo che questi dettagli nell’uomo Cucinelli possano essere riconoscibili. Non bisogna avere paura di tornare a quello che si definisce “bel classico” in senso letterale. I nostri uffici sono tappezzati di foto in bianco e nero, di uomini eleganti del passato e del presente, questo non vuol dire essere nostalgici, ma serve come ispirazione creativa per raggiungere un prodotto contemporaneo. Brunello Cucinelli è un brand che parte dal casualwear e che ha introdotto l’abito cercando di interpretarlo in chiave contemporanea, senza dimenticare la sua nobile tradizione.

Chi è elegante oggi? Qual è il senso che voi volete dare a questa parola oggi?

Carolina Cucinelli: Come avviene nella vita, così nell’eleganza classica ci sono state delle trasformazioni, i canoni estetici si sono leggermente modificati, il gusto diventa una fotografia del quotidiano e del momento in cui viviamo, senza però perdere la sua matrice originaria.

Alessio Piastrelli: Seguo spesso l’elegantissimo Principe Carlo d’Inghilterra come ispirazione, penso a lui e al suo modo di indossare capi classici rispettando i canoni dell’eleganza inglese, con piccoli twist.

Carolina Cucinelli: Crediamo in una eleganza raffinata, garbata, equilibrata, quindi per quanto riguarda il gusto femminile è potersi sentire vestite bene, con capi adeguati ai vari momenti della giornata, senza dover cambiare totalmente outfit, magari interpretandoli con qualche accessorio. Pensiamo che il capo che si indossa rispetti la propria personalità, l’espressione dello stile e del gusto per il bello.

Alessio Piastrelli: Condivido questo pensiero. Prima della pandemia uscì una foto di Barack Obama in visita in una scuola: indossava un pantalone di cotone beige, le sneaker Stan Smith e una polo blu. La prima cosa che ho pensato era che era uscito dai canoni formali di Presidente degli Stati Uniti, mantenendone l’eleganza: per abbinamento, fit, combinazione di colori. L’uomo elegante c’è sempre, a prescindere da ogni cosa. Non vi è dubbio che vi sia anche una sorta di eleganza dell’anima.

>> Scorri verso il basso per continuare a leggere l'intervista e scopri il trailer di "The Magic of Suits"

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Brunello Cucinelli FW21
Brunello Cucinelli FW21
Brunello Cucinelli FW21
Brunello Cucinelli FW21
Brunello Cucinelli FW21
Brunello Cucinelli FW21
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Brunello Cucinelli FW21
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Le tecniche artigianali e il saper fare sono un valore da preservare. Quale il vostro impegno in questo senso?

Carolina Cucinelli: Abbiamo sempre sostenuto il grande valore dell’artigianalità e della manualità. Abbiamo fondato un’Accademia nel Borgo di Solomeo, che ha per fine anche quello di formare giovani artigiani del futuro attraverso scuole di formazione. Abbiamo giovani sarte e sarti che ci stanno accompagnando in questo bellissimo percorso. I corsi sono governati da “maestri” che lavorano con noi e che trasmettono loro speranza, oltre ai saperi, la nostra filosofia d’impresa, la nostra visione, la nostra esperienza. Speriamo che queste scuole tornino a ridare dignità morale ed economica agli esseri umani e nel contempo a ridare prestigio a mestieri spesso quasi dimenticati. Vorremmo in qualche maniera trasmettere a questi giovani i valori dell’artigianalità, del fatto a mano, che pensiamo siano il cuore pulsante della nostra industria.

Quanti passaggi ci sono nella realizzazione di un suit da uomo o da donna?

Carolina Cucinelli: Ogni capo deve essere realizzato con la giusta cura, dedicando a questo il giusto tempo. Si parte prendendo le misure, poi si passa a provare la prima tela che viene corretta sul corpo della persona, in seguito si realizza l'abito nel tessuto scelto, si applicano bottoni e fodera, e infine il capo viene misurato per le ultime modifiche. Vorremmo immaginare che i nostri capi durino nel tempo, come se fossimo dei piccoli custodi di quegli oggetti.

Alessio Piastrelli: Abbiamo una scarpa in collezione che è fatta in cordovan, una pelle pregiata e ci sembra che più la si indossi più diventi esteticamente bella. Brunello in persona, che ne ha quattro paia, utilizza sempre le stesse, risuolandole con cura. Abbiamo in azienda da sempre un team riparazioni che si prende cura di questi oggetti. Quindi a volte un cliente può inviarci un pullover in cashmere unicamente per rivitalizzarlo. Crediamo nel grande valore del riparare, restaurare, rivitalizzare.

Carolina Cucinelli: Credo che per un cliente sia una cosa importante sapere che può fare affidamento su di noi per la cura di questi capi. Pensiamo che tutto ciò faccia parte di quella sostenibilità che noi definiamo “vivere in Armonia con il Creato”.

Come si sceglie l’abito giusto? Sia per lei che per lui?

Carolina Cucinelli: Capire la personalità e la fisicità del cliente è il primo passo. Imprescindibile è l’aspetto comfort; per la donna questo concetto vale ancora di più: è importante valorizzare la forma fisica e la contemporaneità, che sono date dalle forme, dai materiali, dai colori e dagli accessori che completeranno il look.

Alessio Piastrelli: Ci piace immaginare che a volte il nostro venditore o sarto in qualche maniera rappresenti una sorta di amabile consigliere del vestirsi.

L’utilizzatore dei capi Cucinelli è attento ai temi di sostenibilità?

Carolina Cucinelli: Non credo che solo il cliente Cucinelli sia molto attento, questo vale per tutti, specialmente in questa nuova contemporaneità del mondo. In particolare c’è una grande attenzione da parte delle nuove generazioni alla sostenibilità, o meglio a quello che noi chiamiamo “Vivere in Armonia con il Creato”. Credo che ci imponga di immaginare un nuovo rapporto con la terra, l’acqua, l’aria, gli animali, le persone e di conseguenza con il Creato stesso. Uno degli ultimi lanci sui nostri canali social è stato il progetto “Be Your Change”. È un’iniziativa che vogliamo realizzare con personaggi che condividono i nostri valori attraverso la loro voce, le loro passioni, toccando i grandi temi quali: umiltà, coraggio, creatività e serietà. Il primo episodio è stato realizzato insieme a Sarah Harris che ci racconta il suo modo di vedere la moda nella propria vita, un modo simile che sento molto vicino a me stessa. A volte si tratta di acquistare il prodotto non soltanto per indossarlo una stagione perché è di moda, ma si pensa anche a come lo si possa reinterpretare nei tempi a venire. Ci auguriamo che questo progetto venga apprezzato: il nome viene da una canzone di Alessandro Mannarino che dice ‘con diverse scarpe puoi cambiare strada, cambiando strada puoi cambiare idea, e con le idee puoi cambiare il mondo, ma il mondo non cambia spesso, allora la vera rivoluzione sarà cambiare te stesso’.

 

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