Sessualità, ironia e coerenza nella moda vista da Bernhard Willhelm
Prendete la moda maschile, ancora meglio quella più ortodossa, e scombinatene i paradigmi, senza pentimenti, al netto dei debiti da pagare all’estetica dominante. Prendete le forme più azzardate e usatele in modo spregiudicato anche per gli uomini. Ecco, avreste ristabilito una sostanziale parità nella libertà di vestirsi, alla faccia dei modelli imposti. E avrete reso alla perfezione la moda maschile per come l’ha sempre intesa Bernhard Willhelm. È nella visione dell’uomo, infatti, che il designer di origini tedesche ha lasciato il segno e innovato profondamente il settore. Dal lancio del suo brand a Parigi, nel 1999, sono passate due decadi, poi il trasferimento in California, dove vive tuttora, ancor più distante, se possibile, dal fashion mainstream, e non solo nel senso geografico del termine. «Bernhard Willhelm è delirante. Abbraccia dal nichilismo a campi spirituali come lo Zen. La moda ora è per lo più azienda, il mio marchio, invece, è una ragazza che vive in libertà» ci spiega il designer con l’ironia che lo contraddistingue. Willhelm non ha problemi a mettere a nudo il suo corpo (chi lo segue su Instagram sa), figuriamoci la sua visione della moda, che ha uno sguardo dichiaratamente queer. Giocando con le ossessioni del mondo omosessuale, nel 2012 ha fatto sfilare l’attore porno gay François Sagat come modello e vestito il porno star Cutler X nel lookbook della collezione Fall 2015. Ed è proprio in questo che sta un’altra delle sue capacità distintive, stimolare una riflessione su temi legati a quello più globale di fashion, come la sessualità e l’oggettificazione del corpo, attraverso espedienti sfrontati e dissacranti. «La moda non può sostituire il sesso. Quando la moda viene resa sessuale e trasformata in feticcio crea inevitabilmente una distanza. Il sesso reale è intimità. Per cui non sono coinvolti soltanto occhi e cervello, ma tutti i sensi».
Bernhard Willhelm si beffa con irriverenza della moda che si prende sul serio e lancia proclami etici. «La vera avanguardia? Sapere che molto probabilmente questo pianeta sopravvivrà all’umanità» stabilisce quando gli chiediamo di descriverci cosa rappresenta per lui l’innovazione oggi. La modernità per Bernhard Willhelm è una dimensione amica e familiare, in cui la sua creatività si orienta sin dagli esordi. Ricordate i costumi folkloristici e l’abito-installazione di Björk nell’album “Volta” (2007)? Opera di Bernhard Willhelm. Chapeau.
Il lato più visionario del suo sentire oggi dimora stabilmente nella collaborazione che lo stilista porta avanti con Mykita, eyewear brand tedesco. Tagli innovativi e colori aerografati coniugano la sua immaginazione vivace con le tecniche più moderne di manifattura proprie del marchio berlinese. Il risultato di questa unione è un’audace concetto di occhiali da sole, con sagome scultoree e sfumature pop che ricordano lo stile di Venice Beach dei primi anni 2000. La collezione Mykita & Bernhard Willhelm introduce 4 nuovi modelli: SUPER e LOST, TOTAL e NEW. Le due coppie si distinguono per la parte superiore della montatura, o grazie alla lente tagliata a vivo che crea un frontale più sottile. «Gli occhiali sono straordinari per design, ingegneria e aspetto. Hanno un’estetica Zen postmoderna. Non c’è nulla di paragonabile sul mercato al momento» ci spiega Bernhard Willhelm. La campagna è scattata dal film maker e queer photographer Josh Paul Thomas e tra i modelli troviamo l’attore porno Wolf Hudson (@wolfrapturetube) e Antonio Lopez (@i_my_own), cattivo ragazzo che abbiamo già visto nel video di Billie Eilish “Bad Guy”. Dicevo, sessualità e ironia... Ma dimenticavo un ultimo dettaglio: la coerenza.