Libri

I libri per sentirsi ancora in vacanza

Consigli di lettura per non arrendersi al ritorno a lavoro. Ecco 5 libri da leggere per sentirsi ancora in vacanza. 

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L’unica consolazione del tornare in città, a lavoro, è non doversi più spalmare la crema ogni minuto per paura di ustionarsi. Ma anche non dover più scorrere bacheche piene di persone semi-nude, fare la fila al bar per un gelato, dover uscire ogni sera per divertirsi a tutti i costi (sennò non è estate), doversi rilassare per forza (sennò non sei in vacanza). In ogni caso, nonostante le buone notizie, le vacanze ci mancheranno. Almeno fino a dicembre. Ma ci sono dei libri che hanno il potere di farti sentire ancora in viaggio. Eccone alcuni.

Come cambiare la tua mente di Michael Pollan (Adelphi)

Cosa c’è di meglio per restare in viaggio di un libro sulla rinascita dell’LSD? Un vero e proprio trip nella sostanza che ha affascinato milioni di menti: dalla sua scoperta (gli stessi giorni della bomba atomica) al bando, fino alla riscoperta. L’autore intervista chimici, fisici, guru, ponendosi domande scientifiche che sfociano sempre nel mistico, nel culto. Un cortocircuito. Per amore della scienza Pollan, alla fine, prova l’LSD e ci racconta com'è andata.

 

Transiti di Rachel Cusk (Einaudi)

“Ogni lettore si avvicina a un libro come un estraneo che devi convincere a restare”. E Cusk convince. Quando si torna dalle vacanze si torna con una lista di cose da fare, di buoni propositi, con la volontà di cambiare, un po’, le nostre abitudini. Il libro della scrittrice inglese è un cambio di vita. La protagonista si è trasferita a Londra dopo la separazione, in una casa tutta da ristrutturare...

 

Molto mossi gli altri mari di Francesco Longo (Bollati Boringhieri)

Per inguaribili nostalgici, quelli che iniziano ad avere nostalgia dell'estate a luglio, prima che l'estate sia finita. Storie ambientate in un luogo immaginario, Baia di Santa Virginia, che ricorda un po' le rocce del Circeo, un po' Santa Severa con la sua sabbia scura, ma anche un po' le dune di Sabaudia. Si cammina su vari fondali, senza mai scivolare.

 

Giorni selvaggi. Una vita sulle onde di William Finnegan (66thand2nd)

Il Kerouac del surf, un libro che è già diventato cult. Finnegan gioca con le onde fin da bambino, in California. A tredici anni va a vivere alle Hawaii. A venticinque inizia la circumnavigazione del globo: Guam, isole Samoa, il regno di Tonga, l'arcipelago delle Figi, alla ricerca dei luoghi del surf che non sono sulle mappe. Un viaggio pieno di insidie, che, grazie a lui, possiamo fare comodamente seduti in poltrona.

 

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