La nuova collezione makeup di Guerlain secondo Violette
Cosa succede quando l’incarnazione della it girl parigina incontra il brand sinonimo dal 1828 della profumeria francese? A un anno dalla nomina a direttore creativo del makeup, Violette racconta il suo lavoro da Guerlain.
Violette Serrat – per tutti Violette, la make up artist diventata famosa prima come protegée di Carine Roitfeld, poi come youtuber e beauty influencer, consacrata nel 2017 dal ruolo di global beauty director di Estée Lauder e nel ’21 dal lancio della propria linea beauty, Violette.fr – è stata nominata direttore creativo del makeup Guerlain lo scorso luglio. Una notizia che ha fatto entrare in fibrillazione le beauty junkies di tutto il mondo: cosa aspettarsi dal dream match tra l’incarnazione contemporanea dell’estetica della French girl e il brand sinonimo dal 1828 della profumeria e della cosmetica francese nel senso più lussuoso e sofisticato del termine? Ne parliamo con l’ex studentessa d’arte all’Ecole du Louvre, diventata makeup artist senza alcun training formale e senza essere stata l’assistente di nessuna star del settore.
L’OFFICIEL ITALIA: Essere chiamata da Guerlain deve essere stato straordinario… E un vero changeover per il brand.
Violette: Per me è stato un sogno che si avvera, Guerlain è parte della storia della Francia… e sì, sono stata chiamata per aprire un nuovo capitolo. Devo dire che nonostante l’entusiasmo ho esitato, ero spaventata, perché avevo appena lanciato il mio marchio e temevo di confondere il pubblico, o di ritrovarmi a non avere tempo per la mia linea… Guerlain non ha avviato una transazione di tipo commerciale, non ha cominciato mettendo un assegno sul tavolo, direi piuttosto che c’è stato un corteggiamento cui è seguito un reciproco innamoramento, fino ad instaurare una partnership fondata sul mutuo rispetto.
LOI: Come affronti il lavoro per Guerlain e quello per la tua linea? Collocandoti in un diverso ordine mentale?
V: La mia linea è espressione di me allo stato puro, senza filtri, coi miei ritmi e i miei rituali, come ad esempio la stesura della newsletter, cui mi dedico ogni domenica mattina. Da Guerlain il mio ruolo è paragonabile a quello di un fashion designer chiamato da una maison storica. Quello che era il mio maggior timore, il pensiero che avrei potuto finire per penalizzare il mio brand, si è rivelato totalmente infondato, anzi se facessi solo Violette.fr sarebbe come mettermi nuda tutto il tempo e chiudermi in un claustrofobico “me, myself and I”. Violette.fr si fonda sull’impatto del colore, è beauty on the go, è accessibile. È pensato per cambiare la percezione della bellezza e del prodotto cosmetico, che da strumento per correggere un difetto diventa un tool per esprimere il proprio umore, le emozioni del momento. A Guerlain penso come alla Haute Couture della bellezza. Tutto quello che faccio, i colori, le textures, i packaging, le formule deve essere all’altezza degli standard della couture.
LOI: Immagino ti sarai tuffata negli archivi di Guerlain. Cosa ti ha colpita di più? E cosa hai apprezzato maggiormente dell’eredità di Olivier Echaudemaison, il tuo predecessore in carica per più di 20 anni?
V: All’epoca il mio predecessore era stato estremamente audace nel fondare il moderno makeup di Guerlain, conferendogli la giusta allure. Il mio obiettivo è tornare alle origini del brand: è stato uno shock scoprire negli archivi quanto ribelle, audace e anticonformista sia stato nelle sue proposte nei suoi quasi due secoli di storia.
LOI: Per uno dei più bei Yeux Paint di Violette.fr ti sei ispirata agli scarabei, per i nuovi Ombres G di Guerlain alle farfalle…
V: Personalmente sono affascinata dalla natura. Una fascinazione che ha sempre caratterizzato anche la storia di Guerlain ed è diventata sempre più importante negli ultimi anni, con un impegno nei confronti della sostenibilità solido, coerente e in continua crescita. Delle farfalle mi affascina il colore, così vivo e vibrante. Come la loro forza e la loro fragilità.
LOI: Sei intervenuta solo sui colori o anche sulle formule?
V: La texture degli ombretti era perfetta già così, per cui mi sono concentrata sulla precisione dei colori, ad esempio riunendo tutte le sfumature della coda del pavone in Mystic Peacock. Per i rossetti Rouge G Luxurious Velvet Metal ho voluto una nuova polvere di pigmenti micro metallici per accendere il colore e inventare un nuovo finish. È stato un lavoro molto complesso di cui sono estremamente soddisfatta. Una delle cose che amo di più nel lavorare con LVMH è sapere che qualsiasi nuova formula, qualsiasi nuovo ingrediente sono sottoposti a regole e controlli rigorosissimi, per cui posso permettermi di essere super creativa senza mettere a rischio la sicurezza degli utenti o senza compromettere la sostenibilità.
LOI: Quali sono per te i prodotti più iconici del marchio? E sei intervenuta su di loro?
V: Ovviamente Meteorites: è un magnifico oggetto da collezione e ha una storia pazzesca, ma con Guerlain sono stata chiara: è un prodotto nostalgico che nessuno usa più veramente, e il suo profumo così intenso di violetta è troppo datato, andava ripensato per renderlo utilizzabile e desiderabile dalle donne di oggi; perciò sono tornata alle origini del prodotto, che è stato completamente riformulato, mentre Delphine Jelk ha lavorato sulla profumazione, perché se c’è qualcuno che può rendere la violetta moderna è lei: vedrete il risultato nella Holiday Collection di fine anno. Terracotta è un best seller, intanto perché è un bell’oggetto super flat che tutte vogliamo avere in borsa, al limite per usarlo semplicemente come specchio. Personalmente odio il concetto di contouring, e la uso per l’effetto sunkissed estremamente naturale… Ci sono voluti due anni di lavoro per arrivare a questi lanci, coi prossimi si comincerà a vedere meglio la mia impronta sul brand.
LOI: Su cosa ti stai concentrando in particolare? Ci saranno delle novità per quanto riguarda i fondotinta?
V: Le formule dei fondotinta sono già impeccabili grazie alla loro altissima valenza skincare, sto lavorando sulla trasparenza. In termini generali credo sia prioritario allineare maggiormente profumo e make up. Il mio profumo Guerlain favorito? Coconut Fizz, un’Aqua Allegoria purtroppo uscita dalla produzione.