The in Crowd: i figli e nipoti delle icone della moda
Idee fresche e volti nuovi si incontrano in un portfolio speciale. Di figli e nipoti di alcune delle più importanti icone della moda, chiamati a sfoggiare le ultime capsule collection create dalle maison con artisti e creativi fuori dagli schemi.
Fotografia Lia Clay Miller
A cura di Michael Cook
Una infinita, costante, incessante ricerca del nuovo. I marchi del lusso internazionale continuano a scommettere sull’hype che circonda i drop di piccoli progetti creati a quattro mani con artisti e designer fuori dagli schemi. A continuare questa conversazione legata al nuovo, e portarla a uno step successivo, è un portfolio sui generis che vede protagonisti alcuni modelli di prossima generazione. Figli e nipoti di figure iconiche, che hanno scritto la storia delle passarelle e quella di Hollywood. A loro è toccato il compito di svelare le capsule collection nate dall’unione di due menti creative. Il marchio francese Celine, guidato da Hedi Slimane, si è trovato al centro della conversazione sul menswear, presentando collezioni ispirate alla cultura giovanile di oggi. E per la nuova collezione invernale ha chiesto a sette artisti di partecipare allo show “Teen Knight Poem”, popolato di giovani uomini che vagano con nonchalance sulle mura di un castello francese. Tra questi artisti compare Cambria Guevara, di Los Angeles, alias Mermaid Hex, che ha creato un motivo grafico stampato su un gilet di jeans, t-shirt, scarpe da ginnastica e un longboard, creando un’uniforme da skater completa. Nella maison Givenchy, l’artista grafico Chito è stato scelto dal direttore creativo Matthew M. Williams per aggiungere il suo tocco ai nuovi classici del marchio. I design aerografati di ispirazione pop dell’artista nato a Seattle, basato in Messico, appaiono su felpe con cappuccio, giacche a vento, ciabatte e sull’iconica borsa Antigona. Tommy Hilfiger ha invece collaborato per la seconda volta con Timberland. Il risultato è una capsule di 16 pezzi ispirata agli anni ’90 pronta a riscrivere le leggi dello streetwear. Il marchio storico Louis Vuitton enfatizza le sue collaborazioni, chiamandole “Louis Vuitton Squared”. La seconda release di LV2 continua la conversazione creativa tra il direttore artistico del menswear, Virgil Abloh, e Nigo, il fondatore dell’etichetta giapponese A Bathing Ape, appena nominato direttore artistico di Kenzo. Un omaggio alle silhouette degli anni ’50 e ’60, i design della capsule collection sono intrisi di uno spirito che unisce Oriente e Occidente. Infine, poche realtà hanno avuto più successo di Moncler nell’ambito delle collaborazioni. Conosciuto per il suo abbigliamento da sci, il marchio ha trovato una seconda vita attraverso il suo progetto Moncler Genius, in cui i designer ospiti sono invitati a infondere il proprio punto di vista su capi iconici. Ad esempio la capsule 6 Moncler 1017 Alyx 9SM, realizzata in tandem con il marchio 1017 Alyx 9SM, ha regalato un tocco futuristico a piumini, leggings e pants. Senza dimenticare Saint Laurent Rive Droite, che presenta una collezione in continua evoluzione di capi super stilosi oltre a mostre d’arte, spettacoli, eventi e oggetti legati al quotidiano contemporaneo.
James Turlington, nipote di Christy Turlington
L’OFFICIEL HOMMES: Prima il baseball e ora la moda. Com'è stato questo passaggio?
JAMES TURLINGTON: Sport e moda sono opposti, ma è stato fantastico fare qualcosa di totalmente nuovo. Giocavo a baseball da quando avevo quattro anni, quindi era tutta la mia vita e avevo lo stesso programma ogni giorno. Sono rimasto sorpreso da quanto sia veloce il fashion system; non sai mai cosa sta succedendo fino al giorno prima.
Roberto Rossellini, figlio di Isabella Rossellini
L’OFFICIEL HOMMES: Sei un modello, un fotografo e disegni la tua linea, CTRL +. Il tuo prossimo progetto?
ROBERTO ROSSELLINI: Lavoro nella fattoria di mia madre a Long Island, principalmente con gli animali ma anche facendo alcuni piccoli lavori di giardinaggio, e ho studiato biologia marina. Sto cercando di applicare queste esperienze al mio lavoro creativo e mi piacerebbe fare qualche esperienza di cinematografia subacquea per una realtà come il National Geographic, ad esempio.
Gabriel-Kane Day-Lewis, figlio di Isabelle Adjani e Daniel Day-Lewis
LOFFICIEL HOMMES: Quali sottoculture hanno influenzato il tuo stile personale?
GABRIEL-KANE DAY-LEWIS: Crescendo a Parigi mi sono appassionato al Tecktonik, che è una specie di danza elettronica.Tutti quelli che lo fanno si pettinano i capelli con una tonnellata di gel e indossiamo sempre jeans di Cheap Monday incredibilmente attillati con una felpa con cappuccio di American Apparel.
CAPELLI Sean Michael Bennett
TRUCCO William Scott
PRODUZIONE Shayan Asadi
ASSISTENTE FOTOGRAFICO Leah James
ASSISTENTE STILISTA Myles Colbert