Karl goes to Memphis: la mostra di Francesco Vezzoli da Almine Rech Monaco
Nella sua terza mostra personale alla galleria Almine Rech Monaco, l'artista Francesco Vezzoli celebra l'incontro avvenuto negli anni '80 tra Karl Lagerfeld e Memphis a Monte Carlo.
Quando Karl Lagerfeld acquistò un appartamento a Monte Carlo nell’edificio Roccabella di Gio Ponti, insoddisfatto dagli interni progettati dall'architetto, decise di arredare i suoi spazi con le creazioni del Gruppo Memphis. «È stato amore a prima vista quando ho visto l’ spettacolo di Memphis a Milano nel settembre del 1981. Avevo preso un grande appartamento e non avevo idea di come arredarlo. Non avevo mai vissuto in un edificio moderno. Volevo che fosse tutto moderno e pensai subito che Memphis sarebbe stata l’Art Déco degli anni ‘80. Avevo ragione. L’influenza è stata enorme. Memphis ha cercato di dare una ventata di aria fresca alla parola “design”. E quello che mi piace è l’umorismo» raccontava lo stilista tedesco all’epoca direttore creativo di Fendi, e dopo una visita allo showroom di Milano, scelse l’intera collezione. Aiutato dal fondatore del gruppo, Ettore Sottsass, e da Michele De Lucchi, insieme arredarono gli spazi della sua dimora. Il risultato fu una residenza eccentrica e audace, in cui si potevano trovare la libreria Carlton, il ring da boxe domestico Tawaraya di Masanori Umeda, la vanity toilette Plaza di Michael Graves, il tavolo Pierre di George J. Sowden, e le lampade da tavolo Oceanic di Michele De Lucchi, Astor di Thomas Bley e Super di Martine Bedin.
«È quasi impossibile trovare, nella storia dell'arte e dell'architettura del XX secolo, una collisione creativa così totalizzante e travolgente come quella che esplose nel 1981, quando Karl affidò a Memphis la visione estetica del suo spazio abitativo a Monte Carlo» racconta l’artista contemporaneo Francesco Vezzoli autore della mostra “Francesco Vezzoli presents: KARL GOES TO MEMPHIS. Tribute to an historic encounter in Monte Carlo” che ricrea fedelmente l'appartamento di Karl Lagerfeld alla galleria Almine Rech Monaco dal 20 marzo al 24 maggio. «Questa mostra vuole celebrare quell'unione utopica e surreale, un connubio esaltante e irripetibile di creatività d'avanguardia e visione senza compromessi. Ripercorrendo questo momento straordinario, intendiamo onorare l'immaginazione che ha rimodellato non solo uno spazio, ma anche i confini stessi dell'arte, della moda e dell'interior design». Noto per le sue opere che combinano arte, cultura pop, cinema, politica e storia dell’arte, Francesco Vezzoli ha realizzato per la sua terza personale otto nuovi ritratti ricamati utilizzando le fotografie del “Dancing Karl” della fine degli anni ‘70 agli inizi degli ‘80, un periodo in cui lo stilista amava destreggiarsi tra i locali notturni.
In occasione della mostra, ritornano anche alcuni elementi d'arredo Memphis fuori produzione, come l’armadio futuristico Sacher progettato da Matteo Thun, il tavolino Colon di Javier Mariscal, l’orologio Acapulco e la poltrona Oberoj di George J.Sowden, che facevano parte della casa di Lagerfeld. «Per Memphis, questo progetto segna la chiusura di un cerchio» racconta il CEO di Memphis Charley Vezza «Vezzoli, appassionato ammiratore e grande estimatore del marchio, offre la sua personale interpretazione del primo grande devoto di Memphis, Karl Lagerfeld, attraverso una prospettiva contemporanea. Con il suo stile unico e dirompente, Vezzoli cattura lo spirito eterno di Memphis, reinterpretando un capitolo fondamentale della sua storia, rimanendo fedele all'audacia e alla creatività che caratterizzano l’opera di Sottsass e degli altri membri del gruppo».