Le origini di Halloween: la vera storia tra mito e leggenda
Qual'è la vera storia di Halloween? Zucche intagliate, gatti neri e scheletri adornano le nostre città a fine ottobre. Sebbene la tradizione contemporanea sia stata importata dagli Stati Uniti, le origini di questa festa risalgono all’Europa pre cristiana.
Intagliare zucche, fare dolcetto o scherzetto e indossare costumi spaventosi sono alcune delle tradizioni di Halloween più radicate nel tempo, importate negli ultimi decenni nella cultura europea a partire da quella nordamericana. La festa di Halloween ha le sue radici nell'antico festival celtico di Samhain (una parola gaelica pronunciata "SAH-win"), celebrazione pagana per che concludeva il mese del raccolto alla fine dell'estate, durante la quale si accendevano falò e si indossavano maschere e costumi apotropaici - che serve ad allontanare o ad annullare un influsso magico maligno - per allontanare i fantasmi. Nell’VIII secolo, papa Gregorio III designò il 1° novembre come giorno per onorare i santi, e presto il Giorno di Ognissanti cominciò a incorporare alcune tradizioni pagane del nord europa e delle isole britanniche. La sera prima di Ognissanti venne chiamata in inglese All Hallows' Eve (Vigilia di Ognissanti), trasformatasi poi nella forma inglese contemporanea contratta di Halloween.
Intagliare le zucche
La tradizione di intagliare le Jack-o’-Lantern ebbe origine in Irlanda, usando le rape anziché le zucche. Si basa su una leggenda su un uomo chiamato Stingy Jack, che intrappolava ripetutamente il Diavolo e lo liberava solo a patto di non andare mai all'inferno. Alla morte, Jack scoprì che neppure il Paradiso voleva la sua anima, e fu costretto a vagare per la Terra come fantasma per l'eternità. Il Diavolo gli diede un pezzo di carbone ardente in una rapa intagliata per illuminargli la strada. Gli abitanti iniziarono poi a intagliare facce spaventose nelle loro rape per allontanare gli spiriti maligni.
I fantasmi
Il festival di Samhain segnava il passaggio al nuovo anno alla fine del mese del raccolto e all’inizio dell’inverno. I Celti credevano che durante il festival gli spiriti camminassero sulla Terra. Più tardi, i missionari cristiani introdussero il Giorno dei Morti il 2 novembre, creando, con un meccanismo chiamato sincretismo religioso, una similitudine tra Samhain e la ricorrenza cristiana che celebrano la similie idea di un contatto tra il mondo dei vivi e quello dei defunti.
Dolcetto o scherzetto
Sull'origine del dolcetto o scherzetto ci sono molte teorie. La prima ipotizza che, durante Samhain, i Celti lasciassero cibo per placare gli spiriti che vagavano di notte. Col tempo, le persone cominciarono a travestirsi da queste entità soprannaturali in cambio di offerte simili. La seconda teoria suggerisce che l’usanza derivi dalla tradizione scozzese del "guising", una versione laica del "souling". Nel Medioevo, bambini e poveri raccoglievano cibo e denaro di porta in porta in cambio di preghiere per i morti. I "guisers" abbandonarono le preghiere a favore di canti, scherzi e altre "marachelle". La terza teoria sostiene che il dolcetto o scherzetto americano derivi dal "belsnickeling", una tradizione natalizia tedesco-americana in cui i bambini si travestivano e si presentavano dai vicini per farsi riconoscere dietro alle maschere. Se nessuno li riconosceva, ricevevano cibo o altri dolci.
Gatti neri
L'idea di spaventarsi vedendo gatti neri risale al Medioevo, quando questi felini erano considerati simboli del Diavolo. Col tempo, le donne accusate di stregoneria - dalla spagna del rinascimento fino al New England della fine del 1600 - furono spesso associate ai gatti, in particolare neri. La gente credeva che i gatti fossero "famigli" delle streghe, entità soprannaturali che le aiutavano nella magia oscura, creando il legame tra gatti neri e paura.
Accendere candele e falò
Per gran parte della storia di Halloween, grandi falò illuminavano la strada per le anime in cerca dell'aldilà. Oggi, le candele hanno sostituito le grandi fiammate tradizionali. Dettaglio di un'immagine da un giornale di San Francisco del 1899 con una donna in camicia da notte e lunghi capelli castani che tiene una candela accesa mentre guarda uno specchio; nel fumo appare una testa di uomo con un cappello.