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Film di Natale: Sissi updated

Ne "Il corsetto dell'imperatrice" Vicky Krieps dà vita a una figura nevrotica e complessa, assolutamente moderna nella sua ansia di fuga.

Vicky Krieps
Vicky Krieps

Anoressica, ossessionata dall’esercizio fisico, amazzone spericolata, irresistibilmente attratta dalla follia (la maledizione degli Wittelsbach, la sua famiglia, che colpirà entrambi i suoi cugini Ludwig re di Baviera e Ottone), visitatrice assidua di manicomi, cultrice maniacale di una bellezza celebrata in tutto il mondo come leggendaria, irrequieta, perennemente in viaggio, liberale nella corte più autocratica d’Europa, Elisabetta d’Austria, Sissi, è molto di più di una Lady D ante litteram o della specie di ingenua Heidi resa popolare dai film anni 50 con una giovane Romy Schneider. Venti anni dopo Luchino Visconti recupera la stessa Schneider per farne una sirena maliosa e beffarda in “Ludwig”, dove ogni dettaglio si carica di significato, la capigliatura come una corona, la veletta, il costume d’amazzone, il cilindro inclinato, l’aigrette di diamanti...

L'irrequietezza di Elisabetta, il suo narcisismo, “risuonano” particolarmente col nostro tempo, come dimostra la regista Marie Kreutzer ne “Il corsetto dell’imperatrice”. Ridotti a manichini i suoi amori del passato (Gyula Andrassy, il conte che assicurò la fedeltà dell’Ungheria all’impero per amor suo è solo una silhouette in uniforme rossa con cui l’imperatore si intrattiene piacevolmente a cena), la Sissi interpretata da Vicky Krieps compie 40 anni, fuma accanitamente, è un’allumeuse consumata, ha perfezionato tutta una serie di tecniche di fuga, dai finti svenimenti all’utilizzo spregiudicato di controfigure, ai viaggi continui, in Baviera da un Ludwig decisamente meno attraente e tormentato di Helmut Berger, che l’inizia all’eroina, in Inghilterra, per mare, Il tutto scandito dal refrain "Go Go Go Away" della bellissima "She was" di Camille.. Ci sono i suoi scontri e la sua complicità con il marito, gli scambi con una figlia bambina in parte provata e in parte scandalizzata dalle intemperanze della madre, dal suo rifiutarsi di fittare nel ruolo di imperatrice, il suo egoismo nell’impedire a Maria Festetics, la sua dama di compagnia più fedele, di farsi una vita propria, e la sua implacabilità nell’affamarla, perché possa essere scambiata per lei sollevandola dalla noia delle cerimonie ufficiali... Gli ambienti cadono a pezzi, o hanno il senso di transitorio di una quinta teatrale, con le sedie perennemente impilate, mentre in una scena lei diventa troppo alta per essere contenuta in una stanza, come Alice nel regno del Bianconiglio...

Strepitosa Vicky Krieps, che per questo ruolo ha vinto il premio Un Certain Regard per l’interpretazione a Cannes 22  e quello di miglior attrice agli EFA. L’attrice, rivelazione  de “Il filo nascosto” di Paul Thomas Anderson, dove recitava accanto a Daniel Day-Lewis, adorava Sissi  fin da bambina ed è stata lei  a volere fortissimamente il film. La rivedremo prossimamente in un altro ruolo complesso, quello della poetessa e scrittrice Ingeborg Bachmann nel film di Margarethe Von Trotta “Bachmann & Frisch”.

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Vicky Krieps
Rosa Hajjaj e Vicky Krieps
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