Silvio Berlusconi è morto, l'addio al Cavaliere
Imprenditore e politico. Silvio Berlusconi ha segnato nel bene e nel male la fine della Prima Repubblica e tutto il corso della Seconda. Probabile camera ardente al Senato e funerali di stato nel Duomo di Milano. La biografia dell'ex Presidente del Consiglio e fondatore del Gruppo Fininvest, morto a 86 anni.
Silvio Berlusconi è morto oggi, 12 giugno, all'Ospedale San Raffaele di Milano, dopo una lunga malattia che l'aveva fatto entrare e uscire dall'ospedale milanese nel corso degli ultimi mesi all'età di 86 anni. Imprenditore e politico italiano, era nato il 29 settembre 1936 proprio nel capoluogo lombardo, nel quartiere popolare dell'Isola. Dopo aver studiato giurisprudenza presso l'Università degli Studi di Milano, si è affermato nel settore immobiliare e dei media. Nel 1978, ha fondato il Gruppo Fininvest, che include, tra le altre, le reti televisive di Mediaset, Canale 5, Italia 1 e Rete 4. Alla fine della Prima Repubblica, agli inizi degli anni '90, Berlusconi sceglie di entrare in politica e nel 1994 fonda un suo partito, Forza Italia. Alle elezioni parlamentari dello stesso anno, Forza Italia ottiene un grande successo, consentendo a Berlusconi di diventare Presidente del Consiglio. Tuttavia, il suo primo mandato dura solo sette mesi, a causa delle tensioni all'interno della coalizione di governo. Berlusconi torna al potere nel 2001, vincendo le elezioni e formando una nuova coalizione di centrodestra. Nel 2006 perde le elezioni contro Romano Prodi e deve lasciare l'incarico di Primo Ministro per poi tornare al potere nel 2008 dopo una vittoria elettorale schiaccainte sul centro sinistra, formando il suo terzo governo. Durante questo terzo mandato, Berlusconi deve affrontare il terremoto che colpisce il centro italia - con epicentro a L'Aquila - nel 2009 e la crisi economica globale. Proprio la crisi economica globale segna la fine del terzo mandato di Berlusconi come Presidente del Consiglio. Il rischio di default e la paventata istituzione di una "Troika" su modello greco per l'Italia (una sorta di commissariamento del Paese da parte delle autorità economiche europee), fecero sì che l'allora Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano desse all'allora rettore dell'Università Bocconi Mario Monti l'incarico di formare un nuovo governo.
Durante la sua carriera politica, Berlusconi è stato coinvolto in numerosi scandali giudiziari, tra cui accuse di corruzione, evasione fiscale e prostituzione minorile. Ha affrontato diversi processi, ma è riuscito a evitare condanne definitive - è questa l'accusa più forte dei suoi oppositori - grazie a diverse leggi sull'immunità approvate durante i suoi stessi mandati. Nonostante le controversie, Berlusconi è riuscito a mantenere una base di sostegno solida tra i suoi sostenitori. Noto per le sua abilità di comunicazione e per la sua capacità di parlare direttamente alle masse, ha lasciato un'impronta indelebile sulla politica italiana e sulla società nel corso degli anni, influenzando il dibattito pubblico su questioni come la corruzione, la libertà dei media e la moralità pubblica.