I vincitori dei Belgian Fashion Awards 2021

Tornano dopo un anno di assenza (dovuto al Covid) i Belgian Fashion Awards, premi che vogliono evidenziare l’impatto della creatività belga sia in patria, sia all'estero. Ogni anno l’iniziativa – curata dalle organizzazioni no profit Flanders DC, MAD Brussels, Wallonia- Brussels Design Mode/WBDM – prevede una giornata ricca di appuntamenti tra fashion talk, workshop, display con i designer e la cerimonia finale con la consegna dei premi. In questi anni diversi sono stai i protagonisti, da nomi molto conosciuti della scena belga (da Raf Simons a Dries van Noten), ma anche tutta una nuova generazione di designer e creativi meno noti e che spesso lavorano dietro le quinte. Grande vincitore della serata è Walter Van Beirendonck, uno dei più ‘unconventional’ dei Sei di Anversa, che si è aggiudicato il premio della giuria. Van Beirendonck ricopre da anni l’importante ruolo di “Head of Fashion” alla Royal Academy di Anversa e il suo lavoro ha avuto un grande impatto sui giovani. È stato scelto proprio per la sua influenza che passa attraverso generazioni diversi e per i suoi contenuti sociali che danno voce a tematiche sul genere e l’uguaglianza anche in tempi di Covid. 

Il premio designer dell’anno va al 38enne Nicolas Di Felice, il nuovo creativo che ora è alla guida della maison francese Courrèges. Dopo essersi laureato presso La Cambre di Bruxelles, ha maturato esperienza sotto Nicolas Ghesquière presso Balenciaga e Louis Vuitton. La giuria lo ha scelto per l'improbabile e coraggioso lavoro che ha svolto negli ultimi due anni. Non è facile guidare una maison di moda che ha una storia così forte e darle il proprio stile”. E la giovane stilista Meryll Rogge ha ricevuto il premio talento emergente dell’anno per la sua visione estetica e modo di lavorare. La designer, oltre ad aver vinto un premio di 5.000 euro, sarà inoltre acquisita dal Museo “Fashion Lace” di Bruxelles che compra una sua silhouette per la sua collezione permanente. Il direttore artistico e fotografo belga Benoit Bethume è stato insignito del premio Professionista dell'anno. Oltre al suo contributo creativo, è una delle rare voci critiche nel' industria della moda, ha affermato la giuria. Per la prima volta è stato consegnato il premio “Changemaker of the Year “ che è stato vinto da Resortecs, giovane azienda con sede a Bruxelles che ha sviluppato un innovativo processo di riciclaggio. Il marchio di moda di Liegi Imprévu, fondato da Justine God nel 2016, si è aggiudicato il premio del pubblico come marchio di moda dell'anno. E infine, il marchio di moda Bernadette vince il premio UPR dell'omonima agenzia di pubbliche relazioni e comunicazione. Di particolare interesse anche i Fashion Talks che hanno visto dialogare sui temi della sostenibilità e di un nuovo modo di pensare alla moda designer come Pieter Mulier, nuovo direttore creativo di Azzedine Alaïa che per oltre 15 anni è stato braccio destro di Raf Simons. Jan-Jan Van Essche e Vanessa Bruno, la fondatrice della rivista Vestoj Anja Aronowsky Cronberg e Clare Press, presentatrice del podcast sulla moda sostenibile, Wardrobe Crisis. E proprio Vanessa Bruno ha concluso: “Il cambiamento deve venire dal settore. Piccoli gruppi stanno già aprendo la strada. Sono i grandi gruppi che devono cambiare. Più le persone impareranno a conoscere i loro abiti, da dove vengono e come sono fatti, più facilmente cambieranno i loro modi di acquisto."