Tartan & check, è mania per trama e ordito delle Highlands scozzesi
Dalle celeb alle passerelle tutti i pezzi chiave in tartan e check da avere a abbinare per l'inverno 2025.
Il tartan, o check, è tra i pattern invernali di tendenza in questo inverno 2024-25, un tessuto in lana dove trama e ordito, chiamato sett, ha radici antichissime contraddistinte da una forte caratterizzazione identitaria, quella di appartenenza ai clan della società delle Highland scozzesi nel lontano XVI secolo. Principalmente declinato in un capo preciso, il kilt, lo scozzese nel tempo è diventato un capo sovversivo e ribelle con il periodo punk. Il gonnellino a pieghe con spilla e immancabile sporran, borsetta di cuoio utilizzata per trasportare denaro, oggi è ancora rigorosamente portato senza indumenti intimi soprattutto come abito da cerimonia. Da Re Carlo III in poi. Quello che in America del Nord è chiamato plaid, per gli scozzesi rimane una tela appoggiata sulla spalla come accessorio del kilt. E le passerelle così come le celeb, nel tempo, non hanno mai smesso di amarlo, studiarlo, manipolarlo, in nome di una citazione continua del passato abitato dal doppio messaggio di ribellione e anticonformismo.
Lo abbiamo visto declinato nelle tendenze moda invernali con estrema duttilità. Yohji Yamamoto lo modella intorno ai corpi in un unico volume angolato eppure fluido. Un vestito tartan diventa scultura senza perdere quel tratto distintivo di tessuto antichissimo e carico di storia. Jonathan Anderson per Loewe lavora il tartan letteralmente smaterializzandolo attraverso filati che si sfaldano fino a tornare materia prima e l'utilizzo di stampe che si sciolgono su chiffon tagliati. Peter Do con Helmut Lang rilancia con una collezione dal titolo emblematico, Protezione vs Proiezione, nell'intento di voler rappresentare le complessità dell'etica del brand e la modalità di progettazione dello stilista vietnamita. Nel suo caso tartan e check si mescolano tra sopra e sotto quasi nello stesso solco di sfilacciamento di Loewe. Due rese diverse eppure con lo stesso approccio contemporaneo concettuale.
Abbiamo detto che l'abbigliamento tartan è amatissimo e praticato dalle celeb e personaggi pubblici. Le occasioni si sprecano per sfoggiarlo con ammiccamenti alle tradizioni come il drammaturgo, sceneggiatore e attore britannico Richard Gadd, diventato celebre al resto del mondo con la trasposizione del suo vissuto personale nella serie Netflix Baby Reindeer. Il suo è un kilt d'ordinanza con tanto di sporran moderno.
L'evoluzione del kilt scozzese oggi? Jenna Ortega l'ha scelto per sfoggiare un outfit, solo in apparenza da college inglese by Thom Browne, che in realtà vuole essere un omaggio Lydia Deetz, il personaggio interpretato da Winona Ryder nel primo Beetlejuice del 1988 diretto da Tim Burton. Nella sequenza delle migliori gonne scozzesi amate dalle celeb entra anche quella di Camila Cabello by Miu Miu nella totale aderenza dell'estetica neo-lolita del marchio del gruppo Prada. Sopra alla minigonna a pieghe, tartan of course, con tanto di stemma e fibbie, un innoncente maglioncino crop in lana Shetland. E poi c'è il completo tailleur giacca e kilt corto scelto dall'attrice di Les Femmes Au Balcon Souheila Yacoub appena sfoggiato al photocall del Festival del Cinema di Roma.
Ma nessuna alternativa avant-garde è lasciata indietro quando si tratta di scegliere un abito da sfoggiare. Il vestito tartan si presta infinite versioni di sé stesso senza mai perdere la propria essenza. Saoirse Ronan in Hodakova e Alba Rohrwacher in Dior ne sono esempi lampanti. Madame Westwood ne sarebbe orgogliosa.
Tendenze tartan & check dell'inverno 2025: su quali pezzi puntare
L'evoluzione del kilt scozzese per l'inverno 2025 si allunga sino ai piedi e si apre a volumi in sbieco. Il mitico check Burberry si lascia andare a volumi hippie e quasi gitani degli anni 70 con gonnellone ampie sotto a giacche bomber ultra crop così come Demna per Balenciaga dipana il concetto di layering e disfunction nella gonna a ruota in taglio sbieco rigorosamente check.
La combo del completo tartan si condensa in volumi brevi con giacchini bon-ton e piccoli shorts, minigonne a portafoglio e scarpe basse nel pieno stile swinging London degli anni sessanta. Il trend colore? Rosso e nero of course, Versace e Antonio Marras docet. Complementi necessari, leggings, calze al ginocchio o morbidi scaldamuscoli.
Vestiti lunghi o minidress? La moda donna in fatto di pattern tartan e check non esclude nessuno dei due ma accoglie un fitting univoco aderente al corpo. La costruzione "couture" di Jonny Johannson per Acne Studios trasforma l'abito tubolare stampato in una quasi armatura per affrontare l'inverno con tanto di collo montante e draping coprispalle. Glenn Martens per Diesel lavora sulla lavorazione "destroyed" e così anche il miniabito a maniche lunghe in tartan si spalma e lacera come se il calore del corpo ne avesse preso il sopravvento.
Infine il cappotto tartan, un grande classico delle declinazioni del tessuto scozzese. Chemena Kamali per Chloé declina il capospalla per eccellenza in chiave bohémien anni settanta con un pattern largo e grafico appoggiato su volumi rotondi e generosi. Collina Strada di Hillary Taymour rilancia invece nello spirito libero e inclusivo che lo contraddistingue un modello sporporziato al limite di una silhouette cartoon con spalle over a palloncino e maniche rastremate. Quasi una Principessa Peach di Nintendo in chiave metropolitana.