L'intervista a Simona Tabasco, l'attrice rivelazione della serie "The White Lotus"
Diventata celebre con la serie HBO “The White Lotus”, dove interpreta una escort di lusso, Simona Tabasco è stata appena inserita nella lista “30 Under 30 Europe” di Forbes , ha vinto un Golden Globe - “The White Lotus” è stata premiata come miglior miniserie 2023 -, ha ricevuto il SAG Awards. E ora è volto, con l’inseparabile Beatrice Grannò, dopo la campagna di San Valentino di Skims, anche di Tiffanny & Co.
Photography DAVIDE MUSTO
Styling FERNANDO ECHEVERRÍA
Capelli castano scuro, occhi profondi e sicurezza mediterranea, l'attrice Simona Tabasco, classe 1994, nata a Napoli, voleva fare la stylist di moda. Ma le propongono un provino mentre è in vacanza con la famiglia in un resort e a 18 anni inizia a studiare al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Dopo “Doc - Nelle tue mani”, viene scelta con Sabrina Impacciatore e Beatrice Grannò dal regista Mike White per il secondo capitolo della sua acidissima satira sociale ambientata a Taormina, la serie fenomeno "The White Lotus". Insieme abbiamo parlato di amore, libertà e di un taglio di capelli da cui non riesce proprio a liberarsi.
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L’OFFICIEL ITALIA: Se dovessi descrivere la “tua” “The White Lotus”, cosa diresti?ù
SIMONA TABASCO: Grande, bellissima, un multiverso di cose che non avevo mai fatto. Onestamente sapevamo che la serie avrebbe avuto risonanza dopo il successo della prima stagione, ma per me è stato tutto inaspettato. Da Mike White, un genio con un’umanità incredibile: avete presente la battuta di Valentina su Peppa Pig fuori copione? Quello era il livello di improvvisazione concesso sul set, pura magia! E poi il mio personaggio, il più difficile che abbia mai interpretato. Quando ho letto la sceneggiatura ero davvero entusiasta, poi è arrivata la paura: Lucia è un personaggio scomodo, temevo sarebbe stata antipatica al pubblico.
LOI: Ma ha conquistato tutti. Ti saresti aspettata questo successo?
ST: Credevo che Lucia sarebbe passata inosservata. Con il tempo ho capito cosa piace di lei: porta con sé quel pizzico di ingenua umanità, non è perfetta, nemmeno fisicamente.
LOI: E l’imperfezione piace?
ST: Coinvolge, ci fa sentire meno soli. È più facile ritrovarsi nell’imperfezione che nella perfezione.
LOI: Lucia in “The White Lotus” ha una sua evoluzione.
ST:Tutti ipersonaggi dellaserie evolvono, mutano, peggiorano o migliorano. Gli equilibri apparenti si sgretolano fino a rivelarsi per quello che sono: fragili. Credo che per Lucia il tema centrale sia la fame di vita. Fa tutto quello che fa, in fondo, per se stessa. Alla fine stupisce tutti facendo quello che nessuno avrebbe immaginato: torna da dove era venuta.
LUCIA sceglie di FARE DEL PROPRIO corpo quello CHE vuole. SE LO FANNO GLI uomini NESSUNO DICE nulla. SE LO FANNO LE donne TUTTI SI ARROGANO IL diritto DI POTER dire LA LORO.
LOI: In questa prospettiva, come la giudichi?
ST: Per me il punto è questo: agire in funzione di se stessi non è sbagliato, ma non si può vivere solo per se stessi. E poi Lucia sceglie di fare del proprio corpo quello che vuole, come potrei non starle vicina a prescindere? Se lo fanno gli uomini nessuno dice nulla, se lo fanno le donne tutti si arrogano il diritto di poter dire la loro.
LOI: Parliamo del bob cortissimo con punte all’insù di Lucia... Pensi che un taglio di capelli possa definire il personaggio?
ST: Decisamente sì! Quel taglio è Lucia e Lucia è quel taglio. Ironico, goffo... come i vestiti che indossa, esageratamente colorati. La parte che preferisco nella costruzione di un personaggio è quando insieme al regista si decidono look, make up, costumi. E per il momento il taglio di capelli non lo cambio!
LOI: White Lotus è anche una critica sottile al privilegio. Credi sia importante fare satira sociale oggi?
ST: Credo che la serie sfidi il pubblico, consegnando un affresco distorto in cui tutti ci rivediamo e con cui siamo costretti a fare i conti: questo è anche il motivo del suo successo. Con un umorismo black e colpi di scena da murder movie, il regista ci prende in giro. Per ritornare alla domanda sulla satira, credo sia sacrosanta.
LOI: Sei ottimista?
ST: Dobbiamo esserlo.
LOI: Che legame hai con Napoli ?
ST: Io sono napoletana, prima ancora che italiana. Cazzimma, ironia, goffaggine me le porto dentro.
LOI: Lucia ha desideri concreti: denaro e vestiti. Per Simona esistono desideri di serie A e serie B?
ST: Premetto: io credo che il vero desiderio di Lucia fosse scoprire un po’ di umanità. E poi, i sogni non si misurano, sono sogni e basta!
HAIR & MAKE UP: Fulvia Tellone @ SIMONE BELLI AGENCY
PRODUCER: Cecilia Corsetti
PHOTO ASSISTANTS: Valentina Ciampaglia e Davide Simonelli