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Major Moves: l'intervista a Sabrina Impacciatore, la star di "The White Lotus"

La seconda stagione di "The White Lotus" l'ha resa famosa in America. Il suo segreto? Intelligenza, autoironia, dedizione e una buona dose di energia spirituale. Scopri su L'Officiel Italia l'intervista all'attrice italiana Sabrina Impacciatore.

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Top bustier con cut-out e pantaloni, FERRAGAMO; collana e bracciali, TIFFANY & Co.

Photography ERICA FAVA
Styling PABLO PATANÈ

È stato quasi impossibile sfuggire alla seconda stagione di "The White Lotus" della HBO. Il comedy-drama satirico, fresco di in Golden Globe come miglior mini-serie, si svolge in un resort di lusso in Sicilia, a Taormina, e segue gli ospiti e i dipendenti dell’Hotel, prima che la tranquillità della vacanza estiva venga sconvolta da una morte misteriosa e improvvisa.

Sabrina Impacciatore, che interpreta la direttrice della struttura, ci ha regalato una delle migliori interpretazioni della serie. La battuta in cui paragona Jennifer Coolidge in fiori rosa dalla testa ai piedi a Peppa Pig è diventata virale, rendendola una instant celebrity da Roma a Hollywood, passando per il Jimmy Kimmel Show.

L'OFFICIEL ITALIA: In una recente video intervista citi più volte la “Sabri”. Ti capita spesso di parlare con te stessa?

SABRINA IMPACCIATORE: Una delle migliori definizioni della mia persona l’ha coniata un grande regista di teatro italiano, Valerio Binasco, con il quale ho lavorato sul monologo tratto dal romanzo di Natalia Ginzburg: “Sabrina, avere a che fare con te è come avere a che fare con un intero condominio, il problema è che non si capisce chi cavolo sia l’amministratore”. È molto calzante. Spesso sono sola per lavoro e parlo con me stessa per tenermi compagnia. L’analista anni fa mi suggerì di smettere, ma è irreversibile.

Abito di paillettes, GUCCI; bracciali e anelli con diamanti, BVLGARI.

LOI: Hai sofferto la solitudine?

SI: La solitudine è un prezzo da pagare per fare un lavoro che amo e che mi porta spesso a viaggiare. Ma lo pago volentieri. A volte ne sento perfino la mancanza, è raro che io la soffra veramente. Sembrerà una follia, ma non mi sento mai davvero sola, è come se fossi accompagnata da delle presenze...

LOI: Sei una persona spirituale?

SI: Ho una visione molto spirituale della vita. Mi sento in sintonia con l’universo. Credo molto nell’invisibile, quasi più che nel visibile. La spiritualità dà un senso più profondo all’esistenza e al quotidiano. Sono convinta che siamo spiriti in un’esperienza corporea e tutto ciò che mi accade è una possibilità per il mio spirito di evolvere. Anche le cose tragiche o il dolore, mi lasciano sempre una lezione da imparare.

Top, pantaloni, cappello e scarpe, SCHIAPARELLI.
Lungo abito bustier, VALENTINO; collana "Serpenti", BVLGARI.

LOI: Quanto tutto questo influenza il tuo approccio con un ruolo?

SI: Tantissimo. Lo spirituale entra sempre in tutto ciò che faccio. Quando interpreto un personaggio spalanco tutta me stessa. Non mi proteggo. La mia aspirazione è quella di diventare un canale, uccidere l’ego e farmi attraversare dalle emozioni, dalle intuizioni, dalla creatività per poter arrivare agli altri. Recitare per me è un dono d’amore che in alcuni momenti della vita mi ha permesso di sfiorare l’assoluto, quasi di entrare in contatto con un’altra dimensione. Non accade sempre, con il teatro è stato decisamente più evidente. Credo che tutte le forme d’arte permettano all’uomo di ampliare le proprie possibilità e di entrare in contatto con un qualche dio.

LOI: Hai definito Mike White, regista di “The White Lotus” un genio. Cos’è per te il genio artistico?

SI: Il termine genio è ampiamente abusato, a volte diventa quasi un intercalare. Mike però è un genio vero. Penso che un artista osservi il mondo con uno sguardo libero, sapiente e innocente che corrisponde a una vera esplorazione della vita così da poterla raccontare e rivelare. Quando si hanno le capacità, il talento e il dono di poter accedere alla Musa (l’ispirazione), si realizzano delle vere opere d’arte, non un semplice prodotto. Mike White con “The White Lotus” ha fatto questo. Ha creato un affresco umano, mostrando ragioni e miserie di ogni personaggio. Tenta di comprenderli senza mai condannarli o giudicarli.

Top bustier con cut-out e pantaloni, FERRAGAMO; collana e bracciali, TIFFANY & Co.

«Nel mondo degli uomini per una donna è difficile arrivare al potere. Per farlo deve attingere a tutte le sue potenzialità e contrastare l'ostruzionismo della nostra società».

- Sabrina Impacciatore

Abito a frange, BOTTEGA VENETA; collana portata come bracciale, BVLGARI.

LOI: In questa prospettiva, come ti sei avvicinata alla tua Valentina?

SI: Il rapporto tra attore e regista è molto complesso, e il primo è dipendente dal secondo. C’è stata un’esplorazione del ruolo, me lo sono studiato da sola e ammetto che all’inizio ero anche molto preoccupata. Volevo che Mike fosse felice del risultato e in una prima fase l’ho seguito pedissequamente, poi abbiamo cominciato ad esplorarlo insieme e un giorno è arrivato quel “click” che ha fatto scattare tutto. Vivevo quello che viveva Valentina in modo viscerale: il conflitto, la sofferenza, l’incapacità di accettare la sua natura e anche il desiderio di comprenderla. Ho sentito tutto di lei, e adesso mi manca.

Mini abito di chiffon e pizzo, autoreggenti, VERSACE; bracciale "Serpenti", BVLGARI; scarpe, GIUSEPPE ZANOTTI.
Abito, borsa "Cleo" e scarpe, PRADA.

LOI: Il tuo personaggio nella serie è una donna realizzata lavorativamente. Perché la società, secondo te, stereotipa le donne come lei come necessariamente forti?

SI: Nel mondo degli uomini per una donna è difficile arrivare al potere. Per farlo deve attingere a tutte le sue potenzialità e contrastare l’ostruzionismo della nostra società. Quelle che ce la fanno vengono descritte come aggressive e maschili, ma è solo una manifestazione di forza e solidità che non può lasciare spazio all’insicurezza. Diverso è per la vita privata... Mi auguro, inoltre, che queste donne non sacrifichino mai la loro femminilità che per me è un grandissimo dono di potere.

Abito di tulle con colletto e polsini a contrasto e bustier di metallo, DOLCE & GABBANA.

LOI: In "The White Lotus" viene citata Monica Vitti. Da attrice che cosa rappresenta per te?

SI: Nella mia testiera del letto c’è una foto di Monica Vitti e Anna Magnani abbracciate che sorridono, sono le mie muse. Due meravigliose maestre che mi hanno insegnato, fin da bambina, che la vita è allo stesso tempo un viaggio comico e tragico. Ricordarla mi commuove. Provo una grandissima gratitudine nei suoi confronti. È una donna che non ha mai perso la sua grazia sublime. Avevo appena fatto il provino per “The White Lotus” quando è morta, circa un anno fa. Mi recai da sola a piedi al Campidoglio per salutarla e renderle omaggio, il giorno del funerale. Le ho parlato e chiesto la benedizione, è stato un momento bellissimo. Pochi giorni dopo mi comunicarono che ero stata presa per la serie e fu indescrivibile lo stupore nell’averla ritrovata citata nella sceneggiatura. Mi sono detta: “Monica ci sei, ti sento, eccoti qui”.

Abito lungo di seta con applicazioni, ALBERTA FERRETTI.

HAIR Danilo Spacca

MAKE UP Simone Belli using @ GIVENCHY

SET DESIGN Alice Ariano

PHOTO ASSISTANT Carolina Smolec

DIGITAL TECH Sara Meconi

HAIR ASSISTANT Sara Petrucci

MAKE UP ASSISTANT Charlotte Hardy © SIMONE BELLI AGENCY

SET DESIGN ASSISTANT Andrea Rossetti

STYLIST ASSISTANTS Lorenzo Muscarà e Alessia Casà;

LOCATION Hangar63 LineaB.

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