Un'italiana a Los Angeles: Marta Pozzan

Photographed by Erica Hernandez 

Marta è attrice, scrittrice, modella. Marta  è mental health coach, è laureata, è stacanovista. Marta è sognatrice, è idealista, è caparbia. Marta è la prova che volere è potere e che nessun sogno è mai troppo grande, o troppo irraggiungibile “Bisogna lavorarci tanto, nulla arriva per caso” però. Direttamente da un piccolo paesino in provincia di Vicenza, un'intrapredente Marta, fresca di laurea decide di provare ad inseguire il suo sogno, così apparentemente lontano dalla mentalità italiana di un tempo. Preparate le valigie e prenotato un biglietto di sola andata per Los Angeles, l’attrice atterra a LAX consapevole che non sarebbe stato facile. Sono i tre anni più difficili della sua vita, costellati da solitudine, sconfitte, sconforti e sensi di colpa. Sensi di colpa per aver lasciato casa, un paese che era il suo paese, famiglia e futuro sicuro. “Non mi nascondo e non faccio finta che sia stato semplice, ho lavorato e sofferto tanto. Perché non dirlo?” Così inizia la sua avventura. Quasi dieci anni dopo il suo arrivo nella città degli angeli, Marta Pozzan ha trovato il suo equilibrio, tra moda, cinema, scrittura e tanti sogni. Non si è ancora fermata e la sua vita è un continuo work in progress. 

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“Al mio fianco c’è sempre stata Silvia, che fin da subito ha creduto in me” racconta Marta Pozzan parlandomi dell’inizio della sua carriera. “Mi ero appena laureata in Italia e avevo trovato un lavoro, ma non riuscivo a smettere di chiedermi se potesse esserci di più. A 17 anni ho scoperto Jared Leto e la sua arte così poliedrica, ne sono rimasta affascinata e mi sono convinta che quello sarebbe stato il mio destino. Nonostante sia stata cresciuta in una famiglia molto pragmatica, non sono mai stata una tradizionalista, questo lo dimostra anche la decisione di trasferirmi a Los Angeles in un momento in cui la città non era ancora esplosa mediaticamente. Ho avuto paura? Assolutamente, è stato difficile? Sì, ma non ho mai dubitato della mia scelta. Ho lavorato sodo per arrivare dove sono ora”. Acting school e tanta gavetta (tra cui anche diventare l’assistente di Jaime King) l'hanno portata dove è ora “Mi sento a casa a Los Angeles, più che in Italia. Sono fiera del mio percorso. Ora però devo rimboccarmi le maniche per raffinare tutto il lavoro fatto”

Attrice e scrittrice: l’alchimia perfetta secondo Marta (“anche Silvia dice che è la scrittura la mia vera vocazione”) trova la sua libera espressione nella realizzazione di corti, in cui l’attrice si cimenta da tempo (e con ottimi risultati). “Mia”, lo short movie uscito quest’anno (l’ultimo dei tre, tutti scritti e diretti da lei) insieme a Sebastiano Pigazzi (giovane talento di We Are Who We Are di Luca Guadagnino) racconta la travagliata storia di un aspirante attore alla scoperta delle difficoltà della vita, della carriera e della propria sessualità. “Mia” riceve ottime recensioni e viene presentato anche al Los Angeles Italia Film Fashion and Art Festival Official Website, incoronando Marta la giovane promessa da tenera d’occhio. I corti di Marta sono un’insieme di storie reali, battaglie di donne e continue dimostrazioni del suo talento, come “Next One”, un racconto crudo e veritiero sul ruolo della donna nell’industria del cinema “Volevo che questo corto rappresentasse tutte le difficili battaglie che ognuna di noi quotidianamente deve vincere. Sono esperienze personali, a volte difficili da raccontare, non penso sia facile essere donna, è una sfida perenne”. Ma il talento e la sensibilità di Marta, si notano anche grazie al suo continuo attivismo nel campo di salute mentale. Si definisce Mental Health Coach e il suo obiettivo è riuscire a sensibilizzare il suo pubblico sulle questioni più spinose intorno alla mental health “Non sono ancora stati abbattuti tutti i muri intorno alla sfera del benessere psichico e questo mi dispiace moltissimo. Allo stesso tempo, mi spinge a parlarne sempre di più. Faccio terapia da quando avevo 17 anni, mi ha salvato la vita. Ognuno ha il proprio passato più o meno tormentato e molte volte tendiamo ad evitare di affrontare certi problemi. Mi sono informata, mi sono fatta una cultura, mi sono appassionata ed è diventata una parte integrante della mia vita” Così nasce la sua collaborazione con Poosh ( https://poosh.com/author/marta-pozzan/ ) e sopratutto, il suo percorso come coach “Mi piacerebbe essere l’esempio concreto che si può uscire dal tunnel. Grazie alla terapia ho superato numerosi momenti bui e ora posso affermare di essere davvero sicura della mia persona. Non dico che non ho giorni in cui mi sento meno euforica o positiva, ma non passo più una giornata chiusa in casa perché non ho le forze di uscire; so chi sono e non mi faccio più vincere dalle mie insicurezze. Se potessi lanciare un messaggio? È possibile uscirne, non sarà semplice, ma sarà neanche impossibile”. L’ultimo frutto di questo lungo e difficile percorso è Cosmic Days, il nuovo podcast condotto dall’attrice. Alla ricerca delle epifanie più incoraggianti dei suoi guests, Marta è un’host straordinariamente sensibile, genuina e incoraggiante. Il suo mantra? Condividere per sentirsi (e far sentire) meno soli. Il tutto è accompagnato da una linea di merchandising eccezionalmente bella, cool e very LA vibes. 

Come un treno, Marta non si ferma mai. In arrivo con uno show firmato Netflix che giura, farà commuovere e innamorare, From Scratch - La forza di un amore , è l’adattamento del libro omonimo e racconta una travolgente storia d’amore tra una donna americana (Zoe Saldana) e un uomo siciliano. Ride mentre mi racconta che interpreta la parte dell’insopportabile sabotatrice della storia d’amore, e insieme concordiamo che è esattamente l’opposto del suo carattere reale. Ma tra i progetti in arrivo non c’è solo lo show: Marta sta lavorando anche al suo prossimo corto, che tratterà di revenge porn - “voglio esplorare tutti i temi più spinosi che spesso vengono evitati; vorrei creare aprire un dialogo e creare un safe place in cui potersi esprimere”- e sta per uscire con la sua prima linea di occhiali da sole in collaborazione con Aperçu in arrivo a Giugno (piccolo spoiler: gli occhiali sono coloratissimi e iper cool. Imperdibili per questa estate). E se potesse realizzare un sogno nel cassetto? “Mi piacerebbe interpretare un super eroe, non ne abbiamo di italiani! Ma sopratutto, ho scritto una serie tv e mi piacerebbe produrla” Le suggerisco che la vedrai molto bene anche all’interno dell’universo di Sam Levinson, ideatore di Euphoria “Sarebbe un vero sogno! Sam che ne dici?”