The Art Issue: the brilliant Sara Serraiocco
Sara Serraiocco, attrice classe 1990 nata a Pescara e cresciuta a Francavilla al Mare, è tra i protagonisti di “Siccità” di Paolo Virzì. Dimostrando sin da bambina il suo interesse per il mondo dell’arte, è una tra le attrici più poliedriche del nuovo panorama cinematografico italiano.
Text by DONATO D'APRILE
Photography EUGENIO INTINI
Styling GIULIO MARTINELLI
«Ricordo ancora quando da bambina sognavo una carriera da ballerina, per questo mi trasferii a Roma per approfondire questa passione. Il cinema è arrivato dopo, quasi per caso, quando dopo essermi slogata una caviglia ho cercato di reinventarmi ed ho iniziato a frequentare una scuola di teatro. Per pura curiosità mi sono appassionata a questo mondo ed ho avuto l’opportunità di fare il mio esordio con il duo di registi Fabio Grassadionia e Antonio Piazza».
Così nel 2013 arriva il ruolo di Rita, una ragazza cieca dalla nascita, nel film drammatico “Salvo”. «Tutti i film sono importantissimi, ma il mio primo film da protagonista mi ha dato la possibilità di interpretare un ruolo non facile. L’approccio con il mio personaggio non è stato immediato».
Nel 2015 Sara si diploma al Centro sperimentale di cinematografia di Roma, una tra le più grandi scuole di cinema in Italia. «Da quel momento il cinema è diventato il mio lavoro. Sicuramente lo studio della danza è stato molto utile perché la preparazione di un personaggio avviene proprio sul corpo, sulle movenze e la postura. Interpretando Giulia nel film “La ragazza del mondo” diretto da Marco Danieli, che racconta di una famiglia di Testimoni di Geova, ho capito quanto lo studio delle espressioni, del corpo e in generale del linguaggio non verbale siano importanti».
La carriera degli attori si fa spesso racconto delle fasi di vita reale, esprimendo molto del vissuto personale di un artista. «Noi attori ci plasmiamo nella storia dei personaggi. In tutti i personaggi c’è qualcosa di mio e qualcosa su cui ho dovuto lavorare. Nel cinema, come nella realtà, si vive l’evoluzione. Quando ero una ragazza alla scoperta del mondo ho potuto vivere storie affini a ciò che ero in quel momento».
Nel 2017 l’esperienza di “Counterpart”, una serie televisiva statunitense che vede la Serraiocco tra i protagonisti. «Ero in vacanza con degli amici quando il mio agente inglese mi chiese di prepararmi per il provino di “Star wars”. Non mi presero, ma fui comunque notata dal casting director e mi presero in questa serie thriller per interpretare il ruolo di Baldwin, ispirata a Nikita di Luc Besson».
Lo studio della danza è stato molto utile perché la preparazione di un personaggio avviene proprio sul corpo.
Nello splendido Teatro Antico di Taormina, nel 2021, le viene consegnato il Nastro d’argento come miglior attrice non protagonista per il film diretto da Mauro Mancini “Non odiare”. «È stato un bellissimo riconoscimento che non mi aspettavo, il regista era al suo esordio, è stato tutto così autentico. Ho interpretato il ruolo di Marica, una ragazza forte e risoluta, forse meno problematica degli altri personaggi interpretati. Quando vai a togliere qualcosa e non ad aggiungere non è facile. Questa può essere una tra le cose più difficili di interpretare un personaggio». Il film tratta la tematica dell’Olocausto pur non essendo ambientato negli anni dei massacri.
Qualche mese fa la Corte Suprema degli Stati Uniti ha abolito la sentenza con cui hanno legalizzato l’aborto, in Italia invece molti diritti sono in bilico. «Spero che tutte le battaglie e i diritti ottenuti negli anni passati non vadano persi. Penso a noi donne, alla nostra libertà e volontà di scegliere cosa fare del nostro corpo. Mi auguro che le leggi non facciano un passo indietro, che tutto quello che hanno conquistato le nostre nonne e le nostre madri venga portato avanti. Dobbiamo impedire che il lavoro delle generazioni precedenti si dissolva».
Diffondere e celebrare un’idea di libertà, farlo con mondi in grado di stimolare la nostra creatività. «Coltivare passioni è importantissimo, ci rende liberi. Colleziono riviste del passato: della moda mi affascinano molto gli archivi e il vintage. Riesco però ad esprimermi molto anche attraverso l’arte. Apprezzo il lavoro di artisti come Giacomo Balla, Piero Manzoni e Lucio Fontana. Amo molto anche il design e mescolare pezzi di anni passati con altri in stile quasi futuristico».
HAIR & MAKE UP Fulvia Tellone @ SIMONE BELLI AGENCY
PHOTO ASSISTANTS Angelo lannone e Riccardo Pasciucco
STYLIST ASSISTANT Fernando Echeverría
LOCATION Coho Loft, Roma.