Interviste

Benvenuti nel mondo di Greta Scarano

Greta Scarano è poliedrica: attrice (Suburra, Chiamami ancora amore, Romanzo Criminale- La serie) , musicista (suona la batteria e i Rockin' 1000 possono testimoniarlo), attivista (gira per le caotiche strade romane con una Volvo full electric)... in questa esclusiva intervista con L'Officiel, l'attrice si racconta, aprendo le porte del suo mondo

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Ho scoperto il talento di Greta Scarano guardandola interpretare Elena, lo stoica co-protagonista di La Line Verticale. Una storia all’apparenza struggente, in realtà raccontata dalla sapiente penna di Mattia Torre attraverso un velato sorriso e sorprendente leggerezza. Il personaggio di Elena piange, ride, riflette e vive sullo schermo grazia alla capacità dell'attrice di rendere tangibile agli spettatori il dramma di una malattia spesso troppo feroce e troppo ingiusta.  Greta Scarano , classe 1986, è una ventata di energia, dinamismo, novità, e inaspettati talenti e passioni. Come quello per la musica, che l'ha recentemente portata sul palco del Youth4Climate: Driving Ambition. O come quello per la sostenibilità, che l'ha fatta avvicinare a Canada Goose e a numerose associaizoni ambientaliste. 

>>  Scopri il mondo di Greta Scarano attraverso le sue parole, in questa intervista esclusiva per L'Officiel

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L'OFFICIEL:  Di tutta la tua carriera, qual è stato il turning point decisivo?

GRETA: Sinceramente è come se non ci fosse stato. Ho iniziato a lavorare molto presto, sono partita da piccoli ruoli per poi arrivare a guadagnarmi parti da protagonista. Un percorso graduale ed equilibrato, non ho sperimentato la fama all'improvviso. Ma se dovessi raccontarti il momento in cui ho notato un cambiamento effettivo, non posso che citarti Suburra, un film che mi ha dato e lasciato tantissimo

L'OI: Come si riconosce un buon copione, cosa ti incanta ?

G: Ci sono numerose ragioni per cui scelgo un lavoro. Non solo mi deve piacere quello che leggo, cerco uno scambio alla pari: se penso di poter essere una risorsa al progetto, se penso di poter potartare un'aggiunta personale che rifletta lo spirito e l'animo del lavoro, allora mi interesso e mi ci appassiono. Oh, è fondamentale l'entusiamo! Mi piace circondarmi di persone che amano il proprio lavoro, che trasmettono entusiasmo, che coinvolgono l'intero team. Un esempio? Ho appena concluso le riprese di un'opera prima con Davide Minnella e Salvatore Esposito. Non posso che definirli due entusiasti nati, è stato un privilegio lavorare insieme.

L'OI: A proposito di registi, hai lavorato con diversi grandi nomi, c'è qualcuno che ti ha segnato particolarmente?

G: Non lo dico spesso, ma nel mio cuore un posto speciale lo riservo sempre (e lo riserverò sempre) a Mattia Torre, gli volevo un gran bene. Voce unica nel suo campo, lavorare con lui è stato un lusso: vederlo all’opera, vederlo costruire i suoi mondi, personaggi, la sue parole, le sue storie... Quando è mancato è stato molto difficile, rare volte mi sono divertita tanto come sul set di La linea verticale

L'OI: La linea verticale racconta la storia di una coppia alle prese con una brutta malattia, il cancro. Lo visione unica di Torre mostra uno spiraglio di luce in un mondo così difficile...

G: Assolutamente. Quello era davvero il suo sguardo sulla vita, aveva un’ironia travolgente. Sul set continuavamo a ridere. Il messaggio della serie, lo stile narrativo, l'ironia nella difficoltà.... tutto merito di Mattia

L'OI: Sempre rimanendo in tema regia... pensi che sia un mondo ancora troppo maschile?

G: Purtroppo sì. Mentirei se dicessi che non vedo cambiamenti, qualcosa si sta muovendo, ma è ancora una lunga strada. Personalmente ho lavorato molto più con uomini che con donne, ma sono ottimista, ci arriveremo. Certo è che essere una donna nel cinema non è ancora così semplice. A volte mi sento di dover essere molto autorevole sul lavoro, mi sento di dover dimostrare il mio talento, non è sempre piacevole. Mi piacerebbe lavorare in un progetto di sole donne, siamo sensibili e allo stesso tempo, una vera forza della natura. Sono sicura risulterebbe in qualcosa di davvero interessante

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L'OI: Nonostante la pandemia non ti sei mai fermata, è proprio in quel periodo che hai girato Speravo de morì prima

G: Che esperienza! È stata una ventata d'aria fresca dopo il difficile momento di lockdown. Conoscere il personaggio di Ilary, scoprire i suoi lati nascosti, le sue avventure, i dietro le quinte della coppia italiana più amata.... È diverso intepretare un personaggio presente e reale, molti mi chiedevano " Non sei preoccupata di sbagliare?" Ma non ho mai avuto timori, Luca Ribuoli ha una grandissima sensibilità, mi sono da subito sentita molto protetta. Ilary è brillante, è divertente, è profonda, e il regista ha voluto far emergere questo sua personalità, proprio la direzione artistica che avrei desiderato. Un aneddoto divertente? Subito dopo aver girato Speravo de morì prima, ho inziato Chiamami ancora amore, molte più lacrime che risate data la storia d'amore struggente. Quei mesi sono stati una vera altalena emotiva! 

L'OI: Non solo cinema, un'altra tua grande passione è la sostenbilità. Ambasciatrice di una vita più green, perché per te è così importante?

G: La Terra se la cava, il problema è nostro e delle future generazioni. A Roma ha fatto un’estate folle, torrida, innaturale. Mi sono davvero preoccupata e non riesco a ignorare questo problema. Il mio consiglio? Cercare nel proprio piccolo di portare consapevolezza. Io, per esempio, giro con la macchina elettrica, il che è davvero paragonabile ad essere un gladiatore a Roma alla ricerca delle stazioni di ricarica per veicoli elettrici. Anche informarsi e sostenere le associazioni ambientaliste è un ottimo punto di partenza, ce ne sono moltissime: Sea Shepherd Conservation Society e Polar Bears International salvaguardano il mondo animale e l'ecosistema degli oceani, per esempio

L'OI: Hai partecipato allo Youth for Climate, suonando con i Rockin’ 1000. Musica e sostenibilità, è un dialogo possibile?

G: Non possibile, ma efficace, divertente, stimolante, fondamentale. La musica è di per sè un elemente primario nelle nostre vite; io vivo e respiro di musica, creo playlist per i miei personaggi, mi faccio ispirare dalle note per immaginare la psicologia dei diversi ruoli che interpreto. Quando mi hanno chiamata per partecipare all'evento, ero estasiata. L'idea iniziale era che dovessi cantare con i Rockin' 1000, ma mi sono ritrovata a suonare la batteria... Sono impazzita di gioia. È stato un tuffo nel passato, a quando da adolescente mi cimentavo con questo strumento 

L'OI: Scelta inusuale  la batteria 

G: Devo ringraziare mia nonna! Ogni estate io e mia sorella la trascorrevamo nel sul paese, e lì tutti suonavano qualche strumento per passare il tempo. Fu così che decisi di imparare la batteria, mi affascinava particolarmente. Ricordo ancora il viaggio di ritorno verso Roma insieme a mio papà, per convincerlo a farmi prendere lezioni, gli suonai sul cruscotto della macchina una canzone degli 883. Ma è uno strumento impegnativo e che richiede una costante pratica. Durante lo Youth for Climate ho conosciuto un insegnante bravissimo, Lele Borghi, che mi ha ricordato i rudimenti della batteria. E così eccomì là, a sentirmi parte del gruppo, a cantare a squarciagola, ad assaporare la vita

L'OI: Invece sostenibilità e moda, pensi sia possibile un dialogo duraturo?

G: Mi piace pensare che ci sia uno stretto nesso fra questi due mondi. La moda mi diverte, la trovo un ottimo strumento per raccontare al mondo chi tu sia. Chi è Greta? Greta è energica, ambientalista, alla continua ricerca di novità, di avventure, di sfide... ecco perchè Canada Goose mi ha conquistata ,  oltre ad essere in prima linea nella salvaguardia ambientale, è un ottimo alleato quando si tratta di esaltare la propria personalità. Inoltre,  mi piace la femminilità quando non è ostentata, sono così. Al Festival di Venezia questo Settembre ho indossato uno smoking molto maschile di Dolce & Gabbana, lo ho adorato. 

L'OI: Il 2021 è stato un lento ritorno alla normalità, cosa ha in serbo per te il 2022 ?

G: Uscirà l’opera prima di cui accennavo prima, con Davide Minnella e Salvatore Esposito. Inoltre ci sarà anche Supereroi, il film di Paolo Genovese insieme ad Alessandro Borghi e Jasmine Trinca.

L'OI: Greta, qual è il tuo sogno nel cassetto?

G: Sogno? Sogni! Ne ho troppi! Ho sempre sognato tutto. Ma sarò sincera, mi piacerebbe davvero girare un film. Sarebbe un ritorno alle origini, da bambina volevo fare la regista, sono sempre stata rapita dalla magia del cinema.

L'OI: E se incontrerai pregiudizi?

G: Ci saranno sicuramente, ma cosa ci interessa?

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Team Credits:

Fotografo MARCO BERTANI

Stylist CARLOTTA BORGOGNA

Make up MARTA VETERE @ GREENAPPLE ITALIA

Hair KIRIL VASILEV @ GREENAPPLE ITALIA

Operatore digitale MARCO MORETTO

Assistente stylist BIANCA GIAMPIERI

Assistente fotografo ENEA ARIENTI

Produzione DOGANA103

Assistente di produzione CLAUDIO PASQUALI

Assistente di produzione in loco VITTORIO DA MOSTO

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