Benedetta Porcaroli
Un viso perennemente mutevole, mercuriale, un’allure da tomboy, un velo indefinibile di malinconia. E il successo di “Baby”. Non c’è da stupirsi se per le sue coetanee è un modello di riferimento, una figura in cui proiettarsi.
Per il suo milione e mezzo di follower su Instagram Benedetta Porcaroli, con il suo viso perennemente mutevole, mercuriale, e la sua allure tra la modella e il tomboy, “è” Chiara di “Baby”, ma è stata anche la figlia ribelle di Kasia Smutniak e Marco Giallini in “Perfetti sconosciuti” e la protagonista, con Vittoria Puccini, di “18 Regali”. La vedremo ne “La scuola cattolica” di Stefano Mordini, sull’istituto maschile della Roma bene da cui sono usciti i mostri del Circeo. Benedetta interpreta Donatella Colasanti, entrata nell’immaginario collettivo in uno scatto in bianco e nero in cui sta uscendo, coperta di sangue, dal bagagliaio della 127 bianca abbandonata dagli assassini, la ragazza sopravvissuta, fingendosi morta, alle torture, alle sprangate, a un tentativo di strangolamento.
L’Officiel Italia: Hai sempre voluto recitare?
Benedetta Porcaroli: Non era il sogno della mia vita anche se da bambina tutti mi dicevano che sarei diventata un’attrice. Ero una bambina malinconica, mai del tutto leggera e spensierata. Però ho sempre studiato gli altri, sono sempre stata curiosa. La mia attuale agente era un’amica di mia madre: a 15 anni mi ha buttata a fare un provino. Non avendo aspettative ero tranquillissima, mi hanno presa subito, e ho firmato un contratto di quattro anni per “Tutto può succedere”. Dopo un paio d’anni ho cominciato a capire come funziona la macchina, il suo meccanismo insidioso, ma intanto facevo con leggerezza totale provini che oggi avrei paura a fare. Direi che il mestiere di attrice mi ha trovata, ma anche che io vi ero destinata. Quando è diventata una passione mi sono spaventata, ho cominciato a essere terrorizzata dai provini.
LOI: Che obiettivi ti poni come attrice?
BP: Richiedo sincerità e serietà, mi piace essere consapevole di quello che faccio. Mi sembra col tempo di aver fatto piccolissimi passi in avanti, ma rimpiango di non aver avuto una formazione attoriale. Sono un’autodidatta, mi sono formata sul set ed essendoci stata tanto, ed essendo molto curiosa, cerco sempre di assorbire, di incamerare. Ma voglio studiare per fare le cose al meglio delle mie possibilità. Vorrei confrontarmi con culture diverse su questo lavoro, sapere il maggior numero di cose possibili, da dimenticare una volta iniziate le riprese.
LOI: Come hai vissuto il successo di “Baby”?
BP: “Baby” mi ha cambiato la vita in tutti i sensi con un successo mediatico che non ci aspettavamo e che ha fatto esplodere i profili social. Ho dovuto prendere le misure con una piattaforma streaming che in 24 ore ti permette di diventare una star e ti da l’illusione di essere arrivata.
LOI: Su Instagram hai 1 milione e mezzo di followers...
BP: Considero i social un ramo laterale della vita, in realtà ci penso con tenerezza perché ti permettono di non essere più un’extraterrestre per il pubblico. Posso far passare tutto quello che mi piace, parità, inclusione, rispetto reciproco, portare avanti la mia minuscola battaglia. Quando sollevo un problema sociale mi rispondono in migliaia… Non mi piacciono quelli che non si espongono, mi fanno paura. Chi può deve esporsi, perchè sono tante le cose che devono cambiare.
LOI: È stato difficile accettare di interpretare Donatella Colasanti ne “La scuola cattolica”?
BP: Non ho avuto un attimo di esitazione sul ruolo. Mi piace espormi, mi piace interpretare ruoli complessi, non puoi improvvisarti paladino di quello che non conosci.
LOI: Sogni nel cassetto: con chi ti piacerebbe lavorare?
BP: Non mi propongono mai una commedia, perché in me prevale il lato malinconico, ma mi piacerebbe davvero recitare in una commedia all’inglese, o alla Woody Allen. Vorrei che mi chiamassero Matteo Garrone, Guadagnino, Sorrentino, Nanni Moretti. E Sofia Coppola, David Fincher, Villeneuve.
LOI: Che rapporto hai con la moda?
BP: È un modo di esprimermi, credo che la personalità sia fatta di vari colori, la moda ti permette di sceglierne uno e di rischiare. Ho un rapporto speciale con Gucci di cui sposo la filosofia, il percorso ideologico e la moda che attraversa tanti periodi: gli anni ’70, le dame dell’800, i bambinetti della prima comunione. Penso che i vestiti sono i personaggi che interpreti ogni volta che vuoi. A volte non so neanch’io chi sono veramente e la moda mi aiuta, la moda ti protegge.
LOI: Che rapporto hai con le donne? Lo descriveresti come una forma di sisterhood?
BP: Quello di sorellanza è un concetto che va maturato, spesso le nemiche delle donne sono le donne stesse. Per fare in modo che le cose cambino c’è bisogno di più unione. A volte rosico perché una collega ha avuto un ruolo che volevo: mi impegno perché resti una delusione circoscritta, che non si trasformi in ostilità... c’è tanto lavoro da fare ma non si può prescindere dal farlo.
LOI: Punti su una carriera internazionale?
BP: Me la auguro, ma non voglio fuggire da qui: mi piacerebbe riuscire a far convivere i due mondi.
LOI: Chi sono le tue attrici di riferimento?
BP: Anna Magnani. Meryl Streep. Kate Winslet. Monica Vitti. Marion Cotillard. Kirsten Stewart, Clare Foy, la Golino.
LOI: Cosa ti piace oltre al cinema?
BP: La fotografia. E mi piace cantare. Ho studiato canto da piccola ma ho abbandonato; mi piacerebbe tantissimo cantare in un film. E poi mi piace stare da sola, camminare, concentrarmi sul mio mondo interiore incasinato.
LOI: Che metodo segui quando entri in un ruolo?
BP: Non ci sto sempre dentro, quando esco dal set fingo di pensare ad altro, ma non confondo me col personaggio anche se è un lavoro troppo emotivo per dimenticare in fretta. Quando termino un film vado in depressione, piango in continuazione: perchè i tuoi personaggi finiscono per diventare i tuoi migliori amici.
TALENT Benedetta Porcaroli
FOTOGRAFO Gianmarco Chieregato
STYLING Giulio Martinelli
TEXT Fabia Di Drusco
HAIR Giannandrea Marongiu
HAIR ASSISTANT Alessandro Rocchi
MAKE UP Nicoletta Pinna @SIMONEBELLIAGENCY e Manola Spaziani @SIMONEBELLIAGENCY
MAKE UP ASSISTANT Raffaele Schioppo
PHOTO ASSISTANTS Gerardo Gaetani e Gianni Franzo
STYILIST ASSISTANTS Adele Barraco e Terry Lospalluto
PRODUCTION PSUITE19