Dior Cruise 2026: a Villa Albani a Roma, in scena la sfilata di Maria Grazia Chiuri
Nel giardino di Villa Albani sfila la collezione Cruise 2026 di Dior con un totale di 80 look, 49 ready-to-wear e 31 haute couture. Tra le celebrities presenti in first row alla sfilata anche Deva Cassel, Natalie Portman, Han Sohee e Valeria Golino.
Quando la moda incontra la storia e il cinema, il risultato può essere solo che memorabile. E così è stato per la sfilata Dior Cruise 2026, che ha preso vita nella cornice di Villa Albani Torlonia, scrigno segreto di arte e squisitezze di bellezza nel cuore della Città Eterna. Maria Grazia Chiuri, direttrice creativa della donna della Maison, ha scelto Roma - la sua città di origine e del cuore - per un ritorno tanto atteso quanto simbolico, celebrando un legame viscerale con la capitale italiana e con la sua eredità culturale legata alla storia della sartoria Tirelli Trappetti, che da sempre ha giocato un ruolo fondamentale per il costumi di scena del cinema italiano.
«Per noi è stato importante far vedere le affinità che ci sono tra un atelier di haute couture e una sartoria teatrale e cinematografica come quella di Tirelli» racconta la Chiuri nel cortometraggio ‘Les Fantômes du Cinéma’ girato per l'occasione Matteo Garrone, «È incredibile questa loro capacità di unire materiali che richiamano epoche differenti, perché nel tempo mantengono viva questa poesia».
Il ritorno a Roma per Dior è un ritorno alla classicità
Villa Albani, con i suoi giardini disegnati per abbracciare le rovine classiche e la collezione dei “Marmi Torlonia”, è più di uno sfondo. Una messa in scena perfetta per le donne di Maria Grazia Chiuri in continuo dialogo tra passato e presente. E la collezione Cruise 2026, è un'ode alla cultura romana, una cultura fatta di bellezza e stratificata, proprio come la garza medica, delicatissimo tessuto utilizzato dalla sartoria Tirelli per la realizzazione dei costumi da scena che viene ripresa finemente nei look della sfilata di Dior.
La collezione Cruise 2026 di Dior è un tuffo nel passato
Le silhouette si muovono tra drappeggi ispirati alle vesti romane garzate ma anche giacche sartoriali dai materiali contemporanei, in un equilibrio sapiente tra forza e delicatezza. Le modelle, moderne vestali, hanno calcato la passerella indossando abiti che erano quintessenza della femminilità Dior: finissimi abiti di tulle ricamati, dress trasparenti con applicazioni floreali all-over e abiti con sontuosi velluti scintillanti.
Una collezione con un totale di 80 look: suddivisi in 49 ready-to-wear e 31 haute couture. Non sono mancati i richiami al Neoclassicismo, cifra stilistica di Chiuri che si allinea con l’identità stessa della Villa. Dettagli che mostrano il savoire-faire della Maison francese e accessori Dior carichi di riferimenti semiotici che compaiono in una versione colta e senza tempo.
Gli ospiti speciali presenti alla sfilata a Roma
Il parterre era all’altezza della magnificenza del luogo. Deva Cassel, Natalie Portman, Han So-Hee, Beatrice Borromeo, Eva Jospin, Marisa Berenson, Sofia Achaval, Camille Cottin, Rachel Brosnahan, Nadia Tereszkiewicz, Alexandra Daddario, Rosamund Pike, Elisabeth Von Thurn Und Taxis, Eiza Gonzalez, Maria Fernanda Candido, Angelina Woreth, Sarah Catherine Hook, Razane Jammal, Laura Morante, Nine d'Urso, Rossella Fiamingo, Victoria de Marichalar, Amalie Gassmann, Eleonora Abbagnato, Valeria Golino e Gianna Nannini hanno condiviso il first row. Una scelta precisa quella di Maria Grazia Chiuri che rende omaggio alla Roma intellettuale e non solo quella mondana.
Maria Grazia Chiuri sostiene il restaura del Teatro della Cometa di Roma
Oltre al cinema e la moda, questa sfilata ha raccontato la Roma privata di Maria Grazia Chiuri. La designer ha recentemente sostenuto il restauro del Teatro della Cometa, storico spazio culturale romano chiuso dalla pandemia. Un gesto che testimonia un impegno reale nella salvaguardia del patrimonio cittadino e che rafforza il filo invisibile che unisce la sua visione creativa con le radici più profonde della sua storia personale.