Maria Grazia Chiuri lascia la direzione creativa di Dior
Christian Dior Couture annuncia che Maria Grazia Chiuri ha deciso di lasciare il suo incarico di Direttrice Creativa delle collezioni di haute couture, prêt-à-porter e accessori femminili.
Maria Grazia Chiuri saluta oggi Dior. Prima donna a guidare la direzione creativa delle collezioni femminili della maison fondata da Monsieur Christian Dior nel 1946, si congeda non con un semplice saluto ma tramite un ringraziamento solenne e commosso. Dopo quasi un decennio alla guida della Haute Couture, del prêt-à-porter e degli accessori della casa di moda di Avenue Montaigne, Chiuri lascia la sua firma su un’epoca che ha intrecciato l’eleganza del fondatore con il filo rosso del pensiero femminista.
Nel suo saluto, Maria Grazia Chiuri si mostra fedele al tono misurato l’ha sempre contraddistinta: «Dopo nove anni, lascio Dior con la gioia di aver vissuto un’opportunità straordinaria. Ringrazio Monsieur Arnault per la fiducia accordatami e Delphine per il suo costante supporto. Sono particolarmente grata al lavoro dei miei team e degli Ateliers: il loro talento e la loro competenza hanno reso possibile la realizzazione della mia visione di una moda femminile impegnata, in dialogo con diverse generazioni di artiste. Insieme, abbiamo scritto un capitolo incisivo, di cui sono immensamente orgogliosa».
Chiuri ha costruito un linguaggio visivo in cui ogni cucitura, ogni accessorio, ogni messaggio lanciato tramite il suo ready-to-wear - come dimenticare la celebre slogan tee "We should all be feminists" - e fino alle oniriche creazioni dell’Haute Couture, è diventato espressione di identità e militanza culturale.
Chiuri ha costruito un linguaggio visivo in cui ogni cucitura, ogni accessorio, ogni messaggio lanciato tramite il suo ready-to-wear - come dimenticare la celebre slogan tee "We should all be feminists" - e fino alle oniriche creazioni dell’Haute Couture, è diventato espressione di identità e militanza culturale. Il suo stile ha rappresentato una risposta puntuale e incisiva al bisogno di rappresentazione femminile (un paradosso in un settore che esiste per vestire le donne, eppure una necessità più che mai concreta), in costante dialogo con artiste, intellettuali e attiviste, da Judy Chicago a Chimamanda Ngozi Adichie.
Delphine Arnault, presidente e CEO di Dior, ha salutato così Chiuri: «Rivolgo il mio più sentito ringraziamento a Maria Grazia Chiuri che, fin dal suo arrivo in Dior, ha compiuto un lavoro straordinario, guidata da una visione ispirata e profondamente femminista. La sua eccezionale creatività, sempre fedele allo spirito di Monsieur Dior, le ha permesso di firmare collezioni altamente desiderabili. Ha scritto un capitolo fondamentale nella storia della Maison, contribuendo in modo decisivo alla sua eccezionale crescita».
Il prossimo nome alla guida creativa della maison Dior è ancora avvolto nel riserbo - sebbene da mesi si rincorra la voce che sarà Jonathan Anderson, nominato direttore creativo della linea maschile, a prendere in mano l'eredità di Maria Grazia Chiuri.