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48 ore a Firenze, gli indirizzi del gusto

Tra le sue vie si respira la storia, mentre nei locali si degustano piatti e cocktail che guardano al futuro. Ecco gli indirizzi imperdibili per chi decide di trascorrere un weekend nel capoluogo toscano

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Pranzo da Gucci Osteria

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In Piazza della Signoria, a lato della boutique di Gucci, il locale che porta la firma di Massimo Bottura accoglie gli amanti della buona cucina con boiserie verdi e comodi divani capitonné blu petrolio. Lo sfondo è ideale per le coloratissime creazioni degli chef Karime Lopez e Takahiko Kondo, che attingono dai propri background culinari, messicani e giapponesi, per creare una nuova impronta internazionale e gustosa di alta cucina. Il menu degustazione è infatti un viaggio nella loro identità di chef e di coppia, con un punto di vista privilegiato sulla tradizione gastronomica italiana, che osservano e interpretano con occhi diversi, rispettando le materie prime e allo stesso tempo donando quella leggerezza necessaria per i palati contemporanei. Come con “Tostada di Mais Viola”, realizzata con palamita marinata nei limoni di Siracusa, escabeche di patate e una maionese di chipotle con polvere di ibisco, da rompere, mischiare e degustare. Oppure “Viaggio in Messico”, un piatto a base di melanzana fritta con mole al cacao e demi-glace di Chianina, dedicata al figlio di Bottura, amante del cioccolato in ogni sua forma.

Un Negroni Vintage all’Atrium Bar

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Se c’è una cosa che a Firenze non si dimenticano mai di ricordare è che, il drink più bevuto al mondo, è nato proprio lì, grazie alla passione del conte Camillo Negroni per il gin. Più di cento anni dopo, questo grande classico della mixology, immancabile all’ora dell’aperitivo per chi ama i gusti amaricanti, è il baluardo di uno dei cocktail bar più affascinanti della città. L’Atrium Bar, perla all’interno del Four Seasons Hotel Firenze, ospitato al Palazzo della Gherardesca, oltre alla tradizionale drink list di cocktail d’autore propone infatti un’experience dedicata al drink fiorentino. Grazie al Negroni trolley, il team di bartender guidato dall’head mixologist Edoardo Sandri e dal bar manager Tommaso Ondeggia, realizza il drink direttamente di fronte agli ospiti, rendendo l’esperienza personalizzata e unica.

Aperitivo e light dinner da Gucci Giardino 25

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Dalla vetrina di Gucci Osteria si può osservare il dehors fiorito di Gucci Giardino 25, pronto ad accogliere gli amanti del buon bere con l’arrivo della stagione calda. All’interno del locale, un bancone in marmo bianco e boiserie in legno accolgono gli ospiti con una vista privilegiata sui mixologist guidati da Martina Bonci, talentuosa bar manager che ha da poco lanciato una nuova drink list. Restano in carta gli “Iconic”, come “Mémoire di Negroni”, twist sul cocktail del Conte che si presenta con un brillante colore viola dato dal butterfly pea flower. Tra le novità stagionali merita l’assaggio “Kos”, a base di Aquavit, liquore al pimento, bitter di habanero e pompelmo, lampone e limone. Gli amanti del whiskey americano potranno invece provare “Exquisite”, realizzato con bourbon infuso con funghi, liquore alla noce, crema di zucca, amaretto bianco, vaniglia e il tocco speziato del pepe. Il tutto da accompagnare con “Midnight Tokyo”, ramen con ragù di maiale e olio piccante, oppure un fresco ceviche di quinoa con scampi e passion fruit.

After dinner da Locale Firenze

bar pub

Quest’anno è entrato al trentanovesimo posto nella lista di The World’s 50 Best Bars, grazie a una location dal fascino unico che affonda le sue radici nel 1200, dove oggi trovano spazio un laboratorio di mixology e la cantina vini. Il primo livello è invece datato 1500 e, con i suoi altissimi soffitti, richiama le atmosfere rinascimentali. Il bancone del bar si trova al centro e con la sua altissima bottigliera illuminata diventa il fulcro alla sera, quando dal lucernario apribile non penetra più la luce naturale e l’atmosfera si fa soffusa. Il team di bartender di Locale Firenze, guidato dal bar manager Fabio Fanni, realizza miscele contemporanee che nel nome riportano l’ingrediente principale e la tipologia di bicchiere nel quale sono servite. Come “Foglia alto”, realizzato con whisky e kombucha di foglia di fico, servito in un bicchiere da long drink. Tra i grandi classici, c’è “Elisir Caterina”, i cui ingredienti variano in base alla stagione e “No Clouds Mexico” a base di tequila e lemongrass.

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