Food

Roma da bere (e da mordere), i locali imperdibili in città

La capitale del gusto offre diversi indirizzi per chi vuole sperimentare l’originale vibe messicano, chi non rinuncia a un pregiato calice di vino accompagnato a piatti gourmet e chi preferisce dedicarsi alla pizza romana croccante. Magari con un abbinamento di cocktail d’autore.

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Achilli al Parlamento

Il visionario Gianfranco Achilli negli anni Settanta apriva a Roma l’Enoteca al Parlamento, mettendo a frutto la sua passione per l’enologia e investendo su vini dal lungo invecchiamento. Costruiva così una cantina che oggi vanta migliaia di referenze tra cui verticali di Barolo, Amarone e Brunello, etichette di pregio provenienti dalla Francia e distillati rari. A queste, usava accompagnare le tartine più creative, con ricette a base di rucola, parmigiano e tartufo, salsa messicana e aragosta. Oggi, Achilli al Parlamento è guidato dall’erede Cinzia e il marito Daniele a cui, nel 2010, va il merito di aver aperto il ristorante gourmet che nel 2015 ha conquistato una stella Michelin. Oggi, con il piglio capace del figlio Alessio Tagliaferri, il ristorante vive di un nuovo spirito contemporaneo, grazie allo chef abruzzese Pierluigi Gallo. I suoi piatti godono di perfetti equilibri e gusti audaci come “Senza spaghetto alle vongole”, signature che richiama la celebre ricetta italiana racchiudendo il sapore dell’aglio e olio in un tortello adagiato su un assoluto di vongole. Da manuale il risotto al burro e parmigiano stravecchio con ristretto di coda e l’agnello servito con pistacchio e pomodoro verde. Una cucina elegante, ma allo stesso tempo golosa, dove la scarpetta è concessa con piacere (anzi, è doverosa).

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Baccano

Atmosfera newyorchese e allure dei più blasonati bistrot parigini: Baccano porta il meglio della cucina italiana nel cuore della Capitale. Camminando sulla storica via delle Muratte, per abbandonare via del Corso e osservare gli zampilli della Fontana di Trevi, si incontrano le vetrate serigrafate del locale, che lasciano intravedere l’ampio bancone del bar. A pochi passi di distanza, i divanetti in pelle bordeaux separano i tavoli decorati dalle specialità dello chef Nabil Hadj Hassen. Celebre a Roma per la sua carbonara, qui propone pescato fresco, bar à huitres con selezione di ostriche e crudités di pesce con una raffinata selezione di champagne, oltre a caviale italiano e tre declinazioni di foie gras. Per iniziare il croissant con porchetta, burro e acciughe ben si accompagna alle crocchette di seppia con spuma di patate ratte. Si continua con le mezze maniche Mancini all’amatriciana o con il classico tonnarello cacio e pepe rigorosamente fatto in casa. Concludono il pasto la sogliola "alla Baccano" con servizio al guéridon e l’immancabile tiramisù.

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La Punta Expendio de Agave

La “punta” a Roma è il classico appuntamento a cui nessuno può dire di no. Un incontro, magari all’ora dell’aperitivo, dove accompagnare ottimi drink a snack tipicamente messicani. Dalla passione di Roberto Artusio e Cristian Bugiada per la nazione del centro America, sei anni fa nasceva la prima agaveria di Roma (e di tutta Italia). Di ritorno dai loro viaggi in Messico, oltre alla conoscenza dei prodotti e delle miscele più tipiche, i due bartender e imprenditori hanno scovato oltre settecento referenze tra tequila, mezcal, sotol e distillati meno noti, ma non per questo dal gusto meno pronunciato. A La Punta Expendio de Agave si possono così gustare il Negroni Mezcal, il Batanga alla maniera di Julio Bermejo con tanto di coltello per miscelare gli ingredienti e il Santa Sangre, rivisitazione del Bloody Mary dalle interessanti note affumicate. Per godersi l’esperienza è sufficiente lasciarsi consigliare da Claudio Sblano, provando il Taco al Pastor con collo di maiale e ananas, peperoncino Serrano e sour cream o il Burrito de Camarones, con gamberone croccante, cavolo viola e mayo al Chipotle racchiusi in una tortilla di grano arrotolata. I più audaci proveranno il Taco de Pollo y Mole Negro, una tortilla di mais con semi di sesamo farcita con pollo ruspante alla griglia e la tipica salsa di Oaxaca a base di cioccolato, frutta e peperoncino.

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Settembrini al 25

Achilli ha conquistato anche via Settembrini con un bistrot contemporaneo e una pizzeria. Quest’ultima propone la vera pizza romana bassa e croccante, con un tocco gastronomico dato da ingredienti di eccellenza abbinati in maniera inusuale per i diversi topping. Mauro Meddi, formatore dell’Associazione Pizzerie Italiane, ha sviluppato un impasto che, grazie alla lunga lievitazione, risulta facilmente digeribile, su cui si vanno ad adagiare patate schiacciate, insalata di porcini, sedano, limone bruciato e mortadella Favola. Oppure opta per il piccante con la versione alla nduja, ventricina, ricotta salata e pomodori secchi. Ad accompagnare i lievitati una selezione di vini e bollicine naturali, oltre al pairing con i cocktail del bar manager Alessio Giovannesi. A lui è affidato anche il bancone del bistrot di Achilli in via Settembrini, dove la drink list è ricca di twist on classic che privilegiano le ricette dell’aperitivo italiano, con le loro spiccate note amaricanti. 

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