Fashion Week

Jacquemus e l’esaltazione del monochrome

Una collezione ispirata agli 90’ , con un tripudio di tinte pastello e ton sur ton per l’inverno minimal del 2020, in cui si riscopre il lino come tessuto anche invernale.
person human apparel clothing sleeve runway long sleeve

Intitolata "Anno 97", questa collezione co-ed, donna e uomo, traspone oggi la purezza delle prime creazioni di Simon. Riflettendo il suo tempo e l'ascesa di Jacquemus, un guardaroba che unisce utilità e poesia. I primi look in lino sono una dichiarazione di sensualità, con il corpo che si espone grazie a sovrapposizioni di materiali naturali in colori tono su tono, come bianco e crema. Le silhouette sono asciutte, con gonne body-con e micro top per lei, giacche over e pantaloni ampi per lui. Una collezione che “scivola” senza forzature, 100% à la Jacquemus con un cast di supermodels, a partire da Laeticia Casta, musa di Simone a cui si sono susseguite le sorelle Hadid, Mica Arganaz, Doutzen Kroes, Adut Akech, Joan Smalls e Vittoria Ceretti per la collezione femminile, mentre ha scelto i top model Parker van Noord, Jarrod Scott, Cyrus Amini e il pugile Alexis Chaparro per le uscite maschili.

La femminilità è istintiva: gonne che mettono in risalto curve e abiti camicia drappeggiate o polo che abbracciano le linee del corpo, dettagli come il bra-top e il ritorno di scarpe con tacco scultura da indossare con calzini al ginocchio sono gli statement più forti e protagonisti della prossima stagione. Maglioni con cerniera spessa, polo in maglia di ciniglia densa e cardigan corti in mohair, donano agli abiti una morbidezza studiata. Il lino, tessuto feticcio della maison, viene rielaborato e diventa un tessuto invernale: perforato al laser, delicatamente sfilacciato o tagliato in dischi ricamati con piccole perline. Il guardaroba maschile continua ad esplorare i pezzi chiave e più classici, come il parka, il caban o il trench. Alcuni pantaloni e pantaloncini sono proposti in nuovi materiali in fibre sostenibili, a cui si accostano denim trattati con sfumature di colori degradé. Altri ancora divertono per l’effetto finta patta aperta, da qui il boxer (con talvolta stampe ispirate ai cibi tipici della colazione come le crêpes)  sporge dai pantaloni, proprio come si faceva negli anni '90, in abbinamento a derby shoes o a simil clogs o sebago, cappelli bucket. Torna anche il gilet sopra le maglie, come il look beige dal motivo a quadri, la salopette in denim abbassata e usata come pantaloni in combo con camicia bianca oversize, la coach jacket con pantaloni over e berrettino da gangsta rap; non a caso il finale si chiude con un remix di “Gangsta Paradise” di Coolio, musicista di culto a fine anni Novanta. Diversi dettagli possono essere trovati sia nel guardaroba femminile che in quello maschile, a partire dai cappotti con spalle e volumi arrotondati, oppure il piumino dal design deciso presentato in lino trattato e con imbottitura creata con fibre riciclate, per la prima volta impiegate nella collezione e per la prima volta, su dichiarazione di Jacquemus, in un tentativo di diventare, a tendere, molto più green. La tavolozza dei colori trae la sua freschezza dalle sfumature sbiadite arricchito da colori vivaci. Monocromatico o mono-materiali, quello che è emanato da queste uniformi sembra una sensazione di leggerezza, dove solo alcune tonalità pop di rosa e viola sono controbilanciate da grigio-beige e dal cachi. La moda uomo 2020 ha già la sua protagonista: la borsa Chiquito di Jacquemus. Fra gli accessori più determinanti dello scorso decennio, punto di partenza del trend delle micro bag, è presentata per la prima volta in versione maschile. La Chiquito ha sconvolto lo stereotipo delle borse femminili: le dimensioni oversize, la morbidezza dei materiali e l'infinita capienza spariscono, il designer ha così cambiato per sempre l'universo degli accessori minimizzandone contorni e superfici. Si riscopre l'essenzialità della forma, ma al tempo stesso si punta sul superfluo, su quell'oggetto che viene stravolto e che perde la sua funzione principale - nella Chiquito, ci sta a malapena un rossetto o la carta di credito. In un'elegante sfumatura verde militare declinata su liscia pelle, la Chiquito sostituisce la sottile tracolla di pelle originale con una larga e di tessuto e con ganci di metallo argentato. Ci sono molte nuove borse: un modello chic con manico rigido, una grande tote in pelle effetto velluto, un'altra, adatta sia per il giorno che per la sera, marsupi squadrati da indossare sulle spalle. Accessori lifestyle come una custodia per iPhone 11 da indossare intorno al collo, un portabottiglie completano la collezione insieme a una serie  di braccialetti con ciondoli che incorporano il simboli della casa Jacquemus, nonché un braccialetto e una collana adornati con placchette in oro; altro non sono che riferimenti e ricordi dell’anno 1997.  Dopo la sfilata- evento in Provenza che celebrava i dieci anni del brand, Simone Porte-Jacquemus si è chiesto cosa poteva fare per identificare un nuovo capitolo della maison. “La moda è utile? Le persone ne hanno bisogno, ne hanno davvero bisogno? Per il primo volta nella mia carriera, mi chiedevo come sarebbe stata la mia ultima collezione. Mi sono ricordato della mia primissima creazione, una gonna per mia madre. Era il 1997 e avevo sette anni. Ho preso una tenda di lino che avevo in casa e, con le forbici, ho tagliato una gonna a cui ho aggiunto un pizzo verde. Un capo di eccezionale semplicità. Ma quando la gonna veniva indossata da mia madre (e la indossava!), la rendeva bellissima. Volevo tornare a questa idea, ovvero che i vestiti possono essere sofisticati pur avendo uno stile minimal e puro. Volevo molto lino. Volevo disegnare look senza tempo. Questa collezione significa molto per me. Oggi, invece di presentare la mia collezione più recente, ho aperto un nuovo capitolo per il brand: un guardaroba Jacquemus per iniziare un nuovo decennio, all’insegna dello stile”. A sette anni, Simon probabilmente non immaginava dove sarebbe stato oggi, eppure sembra chiaro che fin dall’infanzia sia accresciuta in lui la consapevolezza che l’ispirazione più sentita si trova nella semplicità. Che è poi la vera eleganza.

1 / 64

Tags

Articoli consigliati