I 10 anni di Jacquemus a Valensole
Con la sfilata S/S 2020, “Le coup de Soleil” (il colpo di sole, o meglio, la scottatura), a Valensole, nel sud della Francia, Jacquemus ha celebrato i suoi primi 10 anni di attività e il primo show co-ed. Un anniversario festeggiato con un lunghis- simo catwalk rosa shocking, a tagliare le colline della campagna provenzale, acceso da una cascata di Swarovski: 285mila per l'esattezza, sulle polo, sugli abiti leggeri, sui tacchi alti, sulle T-shirt. Una doppia ricorrenza: Swarovski, con questa collaborazione celebra vent’anni di supporto ai giovani talenti della moda, progetto del fondatore Daniel Swarovski seguito oggi dalla pronipote Nadja. Nelle collezioni di Jacquemus non manca mai un riferimento all'immaginario infantile, qui è rappresentato dai bucket hat, i cappelli a secchiello col cordoncino tempestato di cristalli a ricordare il luccichio del suo Mediterraneo. Sembra quasi di sentire il vociare dei pescatori sulle rive dell'amata Marsiglia, che riecheggia tra le case alte dai muri color pastello e scorre via lungo le scalinate infinite che tolgono il fiato. Immagini con cui Simon Porte ha giocato sin dalle origini di Jacquemus. Il profumo della lavanda, il sole che scalda i corpi dei “gadjo”, i ragazzi per la cultura gitana, e il titolo della sua prima sfilata menswear. Non è un mistero l'attaccamento viscerale dello stilista alla sua terra. Il nome stesso del brand è il suo personale tributo al cognome della madre, costante riferimento di stile.