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David di Donatello 2025, tutti i candidati: 15 nomination per "Berlinguer" e "Parthenope"

La 70esima edizione dei Premi David di Donatello si terrà il 7 maggio. La conduzione della serata è stata affidata a una coppia inedita, chiamata a interpretare un racconto che, come ogni anno, prova a restituire l’immagine dell’industria cinematografica italiana. Tre donne in corsa per il premio alla Miglior regia.

Una scena di Parthenope di Paolo Sorrentino (Courtesy of A24)
Una scena di Parthenope di Paolo Sorrentino (Courtesy of A24)

Sono trascorsi 70 anni dalla prima edizione dei Premi David di Donatello, istituiti a metà degli anni '50, epoca d'oro del cinema italiano. La cerimonia di premiazione che si terrà il prossimo 7 maggio 2025 presso gli Studi di Cinecittà a Roma sarà trasmessa in diretta su Rai 1 e vedrà alla conduzione una coppia inedita: l'attrice Elena Sofia Ricci e il cantante Mika presenteranno la serata dopo che per sette anni consecutivi la conduzione era stata affidata a Carlo Conti, il quale ha deciso di rinunciare all'incarico a causa di altri impegni televisivi, tra cui il nuovo varietà "Ne vedremo delle belle" e la preparazione della prossima edizione del Festival di Sanremo.

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Tecla Insolia in una scena de "L'arte della gioia" (Paolo Ciriello/Courtesy of Sky Studios)

Nella categoria Miglior Regia si registra un dato tutt’altro che secondario: tre donne su cinque tra i candidati. Accanto a Valeria Golino per L’arte della gioia e Maura Delpero, regista di Vermiglio, figura anche Francesca Comencini con Il tempo che ci vuole. Non si tratta soltanto di una rilevazione numerica, ma dell’evidenza di una mutazione profonda in atto nel sistema cinematografico italiano. Una trasformazione che non vede più la regia al femminile come un’eccezione virtuosa, bensì come un elemento strutturale e riconosciuto della narrazione contemporanea. Il linguaggio, lo sguardo, la postura estetica e politica di queste autrici si sono imposte con autorevolezza, riscrivendo i codici dell’immaginario collettivo.

Martina Scrinzi in "Vermiglio" (Courtesy of Lucky Red)

Le nomination ai David di Donatello 2025 raccontano una sfida di vertice tra due opere diversissime per forma e tono, ma ugualmente rappresentative di una stagione fertile: Berlinguer. La grande ambizione di Andrea Segre e Parthenope di Paolo Sorrentino, entrambe forti di 15 candidature. La prima guarda alla storia politica con uno sguardo documentato e lucido, la seconda rilegge Napoli attraverso un lirismo personale e irrisolto. Appena un gradino sotto, con 14 nomination ciascuna, si collocano L’arte della gioia della Golino e Vermiglio della Delpero, opere che scavano nelle zone più complesse dell’identità, restituendo prospettive autoriali coerenti, stratificate, radicate nel tempo presente. Il cinema italiano sta privilegiando la scrittura intima, l’elaborazione personale, senza rinunciare a visioni ampie e capaci di dialogare con il pubblico.

 

Due delle nostre former cover star si distinguono tra le protagoniste dei Premi David di Donatello 2025. Da Celeste Dalla Porta, candidata come Miglior Attrice Protagonista per la sua intensa interpretazione in Parthenope a Martina Scrinzi, in nomination per la sua prova d’autore in Vermiglio. Due talenti che confermano come stile e sostanza possano convivere sul grande schermo.

David di Donatello: tutte le candidature della 70esima edizione

Miglior film

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Il tempo che ci vuole
  • L’arte della gioia
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior regia

  • Andrea Segre, Berlinguer. La grande ambizione
  • Francesca Comencini, Il tempo che ci vuole
  • Valeria Golino, L’arte della gioia
  • Paolo Sorrentino, Parthenope
  • Maura Delpero, Vermiglio

Miglior attrice protagonista

  • Barbara Ronchi, Familia
  • Romana Maggiora Vergano, Il tempo che ci vuole
  • Tecla Insolia, L’arte della gioia
  • Celeste Della Porta, Parthenope
  • Martina Scrinzi, Vermiglio

Miglior attore protagonista

  • Elio Germano, Berlinguer. La grande ambizione
  • Francesco Gheghi, Familia
  • Fabrizio Gifuni, Il tempo che ci vuole
  • Silvio Orlando, Parthenope
  • Tommaso Ragno, Vermiglio

Miglior attrice non protagonista

  • Geppi Cucciari, Diamanti
  • Tecla Insolia, Familia
  • Valeria Bruni Tedeschi, L’arte della gioia
  • Jasmine Trinca, L’arte della gioia
  • Luisa Ranieri, Parthenope

Miglior attore non protagonista

  • Roberto Citran, Berlinguer. La grande ambizione
  • Francesco Di Leva, Familia
  • Guido Caprino, L’arte della gioia
  • Pierfrancesco Favino, Napoli-New York
  • Peppe Lanzetta, Parthenope

Miglior sceneggiatura originale

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • El Paraiso
  • Gloria!
  • Il tempo che ci vuole
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior sceneggiatura non originale

  • Campo di battaglia
  • Familia
  • Il ragazzo dai pantaloni rosa
  • L’arte della gioia
  • Napoli-New York

Miglior esordio alla regia

  • Edgardo Pistone, Ciao bambino
  • Margherita Vicario, Gloria!
  • Loris Lai, I bambini di Gaza
  • Gianluca Santoni, Io e il secco
  • Neri Marcore, Zamora

Miglior direzione della fotografia

  • Campo di battaglia
  • Dostoevskij
  • Hey Joe
  • L’arte della gioia
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior produttore

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Ciao bambino
  • Gloria!
  • Vermiglio
  • Vittoria

Miglior casting

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Familia
  • Gloria!
  • L’arte della gioia
  • Vermiglio

Miglior compositore

  • Iosonouncane, Berlinguer. La grande ambizione
  • Thom Yorke, Confidenza
  • Margherita Vicario e Davide Pavanello, Gloria!
  • Colapesce, Iddu
  • Nicola Piovani, Il treno dei Bambini

Miglior canzone originale

  • Knife Edge, Confidenza
  • Diamanti, Diamanti
  • Atoms, Familia
  • Aria!, Gloria!
  • La malvagità, Iddu

Migliori scenografie

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • L’arte della gioia
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

Migliori costumi

  • Gloria!
  • L’arte della gioia
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior trucco

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • L’arte della gioia
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior acconciatura

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Gloria!
  • Le dèluge – Gli ultimi giorni di Maria Antonietta
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior montaggio

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Dostoevskij
  • L’arte della gioia
  • Parthenope
  • Vermiglio

Miglior suono

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Campo di battaglia
  • Gloria!
  • Parthenope
  • Vermiglio

Migliori effetti visivi – VFX

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • L’arte della gioia
  • Limonov
  • Napoli-New York
  • Parthenope

Miglior documentario

  • Duse – The Greatest
  • Il cassetto segreto
  • L’occhio della gallina
  • Lirica Ucraina
  • Prima della fine, gli ultimi giorni di Berlinguer

Miglior film internazionale

  • Anora
  • Conclave
  • Giurato n.2
  • La zona d’interesse
  • Perfect Days

Miglior cortometraggio

  • Matteo Tortone, Domenica sera
  • Nicola Sorcinelli, La confessione
  • Andree Lucini, La ragazza di Praga
  • Giulia Grandinetti, Majoneze
  • Andrea Gatopoulos, The Eggregores’ Theory

David giovani

  • Berlinguer. La grande ambizione
  • Familia
  • Il ragazzo dai pantaloni rosa
  • Il tempo che ci vuole
  • Napoli-New York

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