In Her Rhytm: Ciara, la star dell'R&B racconta il suo nuovo album "CiCi"
A 39 anni, con il nuovo album “CiCi”, Ciara si conferma la super star dell’R&B contemporaneo. A proprio agio in una molteplicità, di ruoli, da madre di quattro figli di ruoli, da madre di quattro figli a vincitrice di un a vincitrice di un Grammy, fino, a titolare di una a titolare di una etichetta discografica.
Photography EMMAN MONTALVAN
Styling ELIE MERVEILLE
Da quando è entrata in scena, Ciara, 39 anni, è stata una forza inarrestabile, così cool, sicura di sé e self confident nella propria sessualità. Nei 20 anni successivi, la star nata Ciara Princess Harris ha mantenuto il tipo di carriera che le ragazze R&B contemporanee chiedono a gran voce: nomination ai Grammy (cinque, con una vittoria); una propria etichetta discografica (Beauty Marks Entertainment, fondata nel 2019); una raffica di singoli certificati oro e platino, oltre a un’esperienza da attrice (ha recitato nell’adattamento cinematografico del 2023 de “Il colore viola”). Ma cosa suscita più invidia? il persistere della sua rilevanza: anche se non è più solo una cantante e una ballerina, sono aree in cui continua ad eccellere. Il suo prossimo LP, “CiCi,” è un viaggio ultra sensuale attraverso i fondamenti dell’R&B. Il titolo strizza l’occhio al soprannome di famiglia che è stato cooptato dai suoi fan, e l’album stesso è pieno del materiale classico di Ciara: umiltà, amore per se stessi, desiderio, ritmo, sensualità. Oggi madre di quattro figli, ha creato una delle famiglie più affascinanti d’America insieme al marito Russell Wilson, ex quarterback dei Seattle Seahawks, oggi ai New York Giants. Mi chiama su FaceTime dalla sua casa di San Diego, dove lei e la famiglia vivono quando il marito non gioca. Sulla parete dietro di lei c’è una griglia di bei ritratti di famiglia in bianco e nero. Mi dice che sono stati scattati per lo più da suo marito, che è “così creativo”, come sostiene illuminandosi.
L'OFFICIEL ITALIA: Com’è andato il colloquio genitori-insegnanti?
CIARA: Sono molto felice perché i bambini sono stati bravissimi.
LOI: Uno dei motivi per cui volevo parlare con te è che siamo nate lo stesso giorno. Non so se sei un’appassionata di astrologia, ma c’è qualcosa della natura dello Scorpione che ti appartiene?
C: Non conosco bene l’astrologia, ma credo che ci sia una certa verità. Gli Scorpioni sono molto, molto sicuri di sé. Molto audaci, molto affettuosi, ma quando ti metti contro di noi, ti diamo tre strike. Al terzo sei fuori.
LOI: È come se non fossi mai esistito.
C: E non ti lasciamo rientrare! Ora, la parte spirituale di me è come se credesse nel vivere con un cuore disposto al perdono, perché non voglio avere debiti spirituali. Ma non dimenticherò mai. La mia gioia è molto importante per me, però.
LOI: Come la incanali?
C: La gioia è il mio standard, la base dell’energia quotidiana. Mi sveglio con gioia perché ho un cuore pieno di gratitudine: mi piace ridere, mi piace divertirmi. Sono fatta così e per questo la cerco sempre. Sono di Atlanta e da dove vengo io, alcuni dei momenti più belli li abbiamo passati nel cortile di casa. Non era costoso: vivevamo la vita più ricca del mondo grazie alla gioia che avevamo.
LOI: A che ora ti sveglia la gioia? Hai tutti questi bambini...
C: Ogni giorno verso le 6:30.
LOI: Mi piace la tua dedizione al tipo di vita che vuoi. Come è nato tutto questo?
C: La mia famiglia. Abbiamo personalità molto divertenti e forti, e io ho sempre avuto questo spirito. Guardando mio padre andare in giro ed essere il campione del popolo, ho voluto essere come lui. Ci sono tutte queste cose che sento di aver ereditato solo grazie al flusso naturale della vita e al modo in cui i miei genitori vivevano: avevamo una casa piena di gioia e di risate. Questo mi ispira come genitore, perché ho capito che il modo in cui sono cresciuta mi ha influenzato. Non sono cresciuta in una famiglia super ricca ma eravamo ricchi di spirito e di amore. E penso a quanto sia potente l’amore. Se si riesce a dare amore a un bambino, si contribuisce a costruire la sua fiducia e cose di cui avrà bisogno nella vita per prosperare. Non mi aggrappo al peso delle cose brutte.
LOI: Ti ho sentito parlare di come tuo padre ti abbia fatto conoscere Tupac, che definisci una delle tue maggiori influenze musicali. Che cosa hai preso dal suo stile?
C: Tupac è probabilmente il mio rapper preferito di tutti i tempi. Era un vero autore, ma le sue melodie erano incredibili e contagiose. Era profondo nei suoi testi, ma le sue canzoni risuonavano con tutti: era musica per il mondo. Aveva sempre una prospettiva chiara su ciò che stava scrivendo, e io lo apprezzo molto. Quando scrivo canzoni, il mio punto forte sono le melodie. Tupac era l’epitome dell’artista e dell’intrattenitore per eccellenza. Era audace nelle sue scelte. Sembrava non avere peli sulla lingua e sapeva chi era. Tutte queste cose descrivono come dovrebbe essere un vero artista.
LOI: Era un artista impenitente, politico e personale: i suoi testi sono così personali, come lo sono i tuoi. Elabori le emozioni attraverso le canzoni?
C: È una combinazione di tutto. Nel mio nuovo album, la prima canzone, “Made It”, è un po’ più personale. È divertente iniziare l’album con una canzone lenta, non l’avevo mai fatto prima. Voglio far ballare il pubblico! Ma voglio anche assicurarmi che quando scrivo le canzoni ci sia una sincerità che traspare dai miei testi, perché credo sia importante. Sono grata per la piattaforma che ho e non prendo alla leggera il fatto che Dio mi abbia dato questa opportunità. Uso la vita, uso la mia storia. Penso che sia un dono poterlo fare attraverso le canzoni. A volte provo qualcosa e penso: “Devo scrivere di questo”. “Made It” è una canzone piena di gratitudine per me e per la mia crescita.
LOI: Nei tuoi testi c’è tanta onestà, ma anche umiltà, che è così affascinante. Pensi che questo faccia parte del rapporto con i tuoi fan?
C: Al cento per cento. Per me è importante entrare in contatto con i miei fan nel miglior modo possibile, perché questo rapporto è destinato a durare. È incredibile quando si sente la gente parlare di come una canzone li abbia fatti sentire: per me è così potente sapere che le mie canzoni possono ispirare qualcuno o avere un impatto sulla sua vita, o esserne la colonna sonora. La musica segna il tempo, mi sento grata di poterlo fare. In definitiva, voglio far ballare e divertire il mondo, ma spero anche di ispirare, di avere un impatto su qualcuno che sta cercando qualcosa ascoltando la mia musica.
LOI: Cosa hai ascoltato ultimamente?
C: La vecchia scuola. Ti propongo una canzone della vecchia scuola, “How Can You Mend a Broken Heart” di Al Green, non è una cosa che sto vivendo, ma è la mia canzone preferita. C’è una canzone che si chiama “Yamore” (di MoBlack e Salif Keita). Sono ossessionata dai ritmi afro e mi piace l’energia dance europea. Mi piace [il DJ e produttore] Kaytranada. Mi piace anche il gospel. Mi piace anche “Lord, You Are Good” di Todd Galberth.
LOI: A proposito di Al Green, cosa ne pensi di chi sostiene che l’R&B è morto? Ricordo, ad esempio, i media arrovellarsi, durante la residenza di Usher a Las Vegas, sul tema: “l’R&B può essere salvato?”.
C: Se si controllano le statistiche e i fatti, è davvero fiorente. L’R&B non potrà mai morire. Ci sono così tanti grandi artisti là fuori che lo dimostrano: amo Coco Jones, amo Ella Mai. Ci sono anche tanti talenti emergenti e unici che lo stanno dimostrando. E per questo progetto, mi piace il fatto di avere un’anima R&B. A volte, quando si vuole parlare al mondo, si pensa di dover fare qualcosa oltre il normale. Le mie radici hanno sempre avuto un’anima. R&B. A volte chiamo la mia musica “ghetto pop” o “R&B pop”.
LOI: Ecco perché mi è piaciuto così tanto questo album: è così classicamente R&B che sembra quasi nostalgico. Come è nato?
C: Con questo progetto voglio ringraziare i miei fan. Ho fatto le cose in modo indipendente, gestendo la mia etichetta, e non è stato il viaggio più facile in assoluto. Ma sono così grata che i miei fan siano rimasti con me. Ci sono alcuni momenti straordinari nell’album: ho sempre voluto lavorare con Tyga; il modo in cui cavalca il ritmo è così speciale. Jazze Pha ha prodotto una canzone per me, e non facevamo una canzone insieme dal mio secondo album. E poi, il fatto che Latto si sia unito a noi. C’è un po’ di nostalgia in tutto il disco, ma anche un incontro con la mia realtà. “CiCi” è il nome del progetto: quando i miei fan mi chiamano “Hey, CiCi!” è una cosa dolcissima.
LOI: Anche se il tuo stile si è evoluto è ancora – per prendere in prestito la tua frase – fondamentalmente R&B, che è molto sexy. Come è cambiato il tuo rapporto con il sesso e la sessualità?
C: Non ci sarà un progetto senza una bella canzone su cui fare sesso. Soprattutto dopo il primo album, quando CiCi era cresciuta – ora è cresciuta fino in fondo! La grande CiCi, non la piccola!
LOI: Immagino che tu stia parlando di “Ecstasy”, che è forse una delle canzoni più sexy che abbia mai sentito.
C: “Ecstasy” è una canzone che fa sentire bene. C’è qualcosa di bello e di potente nell’attingere al lato sensuale di se stessi. Guardo indietro alla mia evoluzione come donna, e ci sono cose con cui inizi a sentirti più a tuo agio. Mi piace essere dove sono adesso. Mi piacciono le mie curve. Il video della canzone è come la sorella maggiore di “Ride” e “Promise”. L’ho girato con Diane Martel, che ha realizzato “Ride” e “Like a Boy”. Ci conosciamo da circa 19 anni e sentivo che solo lei poteva fare questa cosa come volevo io.
LOI: Abbiamo stabilito che c’è un nucleo R&B in questo progetto. Qual è il nucleo emotivo?
C: Quando riflettevo sul mio percorso – e ne ho passate di tutti i colori; a volte devi fingere finché non ce la fai – c’erano momenti in cui venivo messa in discussione e mi sentivo come se fossi stata messa in dubbio. Ricordo una donna che mi chiese: “Come farai a rimanere rilevante?”. Perché, ovviamente, non avevo più 19 anni. Ho pensato che fosse così strano. Vogliamo davvero ignorare il viaggio che ho fatto fino a questo punto? Qualcun altro mi ha chiesto: “Sei una mamma e una moglie e hai tutte queste cose in ballo… come pensi di raccontare questa storia?” In pratica stavano dicendo che un artista non può fare tutte queste cose. Ma questo mi ha motivato, perché mi sono chiesta: “Perché non posso essere una grande artista e una grande mamma?” È davvero affascinante quando ti rendi conto che alcune persone vedono il successo da un solo punto di vista e poi ti classificano a causa della dinamica della tua vita. Perché mio marito gioca a calcio e se la cava molto bene, all’improvviso sono solo una “moglie del calcio”? Con questo progetto, sono pienamente a mio agio e sicura di me stessa. Non ho realizzato tutto quello che volevo, ma credo di essere sulla buona strada.
HAIR: César DeLeön Ramirêz @ PROJECT
MAKE UP: Yolonda Frederick @ CROWD MGMT
PRODUCTION: Samantha Silvers @ FOX AND LEOPARD
CREATIVE CONSULTANT: Mariana Suplicy
PHOTO ASSISTANTS: Patrick Molina e Justin Brooks
PRODUCTION ASSISTANT: Scott Morrow
STYLING ASSISTANT: Alena Nitti