Riflessi d'arte: l'Espace Louis Vuitton e le novità a Venezia
Un’installazione immersiva inaugura a L’Espace Louis Vuitton a Venezia, e restituisce i bagliori della laguna. Ma oltre ai progetti contemporanei la maison non dimentica di riservare attenzione e cura all’arte e all’architettura classica.
La sala è completamente nera, su di essa scende (cade) una pesante maglia metallica sulla quale si intravedono le mani dell’artista, una gigantografia colorata che è al tempo stesso è uno specchio riflettente, che ingloba sotto di essa oggetti di uso quotidiano − si intravedono una sedia, delle scarpe, ... È “Apollo, Apollo”, l’installazione inedita di Katharina Grosse, inaugurata a l’Espace Louis Vuitton (23/4-27/11), evento collaterale alla 59ma Esposizione Internazionale d’Arte – La Biennale di Venezia e parte del programma “Beyond the Walls”, che rende i progetti internazionali accessibili a un vasto pubblico. L’artista tedesca, fin dalla fine degli anni Novanta, ha reso la sua tecnica pittorica molto personale, indagando le potenzialità di questo mezzo espressivo ed eludendo i limiti che di solito impone, come sono ad esempio una tela o una cornice, e creando interi spazi pittorici che immergono i visitatori con la potenza del colore, coinvolgendoli in percezioni fisiche e sensoriali. «L’immagine è scelta tra una serie di fotografie che mostrano situazioni e azioni, legate in un modo o nell’altro alla mia pittura», racconta l’artista, «e oscilla tra superficie, trama, immagine e oggetto, ordine e disordine, distruzione e creazione, tensione e rilascio, movimento forzato e libero», un’opera che trasporta in un mondo in bilico tra realtà e illusione e il cui scintillio sfocato ricorda quello dell’acqua dei canali della Serenissima.
Scorri verso il basso per scoprire il progetto Librairies Éphémères di Louis Vuitton
Ed è un legame stretto, quello tra Fondazione Louis Vuitton e la città lagunare, perché oltre a rendere pubblici progetti contemporanei di valore, non dimentica di riservare attenzione e cura all’arte e architettura classica, restituendola alla città. Un impegno che si concretizza quest’anno nel sostegno alla Fondazione Venetian Heritage, alla quale la maison ha già dato aiuto in passato. In questa occasione il contributo va al progetto di rinnovo della Galleria Giorgio Franchetti alla Ca’ d’Oro, un edificio che domina il Canal Grande in stile tardo gotico veneziano, donato dall’omonimo barone (di cui conserva la collezione d’arte) allo Stato Italiano poco più di cent’anni fa. Deve il nome alla facciata, un tempo preziosa per la policromia di marmi e lo splendore della foglia d’oro che ne ricopriva gli elementi, dorature andate perdute con il tempo. L’ultimo proprietario cercò di restituire la bellezza perduta negli interni, si racconta che inginocchiato, con due suole di scarpe legate alle ginocchia per proteggersi, componeva il mosaico dell’androne, disegnato da lui stesso e ispirato a quelli della Basilica di San Marco, facendosi giungere le tessere da molti luoghi del mondo, aiutato anche da amici, come Gabriele d’Annunzio, anche lui «in ginocchio come un operaio a commettere nello stucco porfidi e serpentini». Vi è poi il supporto della maison a Fondazione Musei Civici di Venezia, che detiene numerosi capolavori cari agli abitanti della città che in ragione del loro stato di conservazione, non possono essere esposti. Pompeo Molmenti, Vittore Carpaccio, Mariano Fortuny e Francesco Hayez, sono solo alcuni dei maestri del passato le cui opere sono state restaurate grazie al supporto di Louis Vuitton nell’ottica di preservare, il patrimonio culturale. A fine anno quattro grandi tele risalenti al 1924 de “Il Ciclo umano” del pittore neo-impressionista francese Emile Bernard saranno ospitate nello spazio veneziano fino alla primavera del 2023 e rese per la prima volta accessibili prima di trovare collocazione permanente nella collezione del Museo Correr.
LIBRAIRIES ÉPHÉMÈRES DI LOUIS VUITTON
Il progetto Librairies Éphémères, nato dalla Rive Gauche di Parigi durante il Photo Festival e passato per il West Boun di Shanghai in occasione di Art Fair, arriva a Venezia. Nella città lagunare Louis Vuitton restaurerà, riportandole al loro antico splendore, alcune edicole storiche – la più antica delle quali risale a metà Ottocento – tutte site in luoghi strategici della città: da San Marco all’Accademia e poi in Campo Santo Stefano e Campo Sant’Angelo… le quali ospiteranno, per un periodo limitato, oltre alla vendita di giornali e periodici, la collezione completa delle edizioni della maison, che conta su oltre 90 titoli tra i quali tre collezioni legate ai viaggi: le Travel Book, carnet de voyage illustrati, i Fashion Eye, scatti di celebri fotografi di moda e costume ambientati in varie città del mondo e le City Guide, guide di viaggio con tanti indirizzi e curiosità. Su Venezia: il Travel book illustrato dai Giapponesi il maestro Jirô Thaniguchi, (autore di manga), la City Guide con le raccomandazioni degli autori Pierre Léonforte, Servane Giol, François Simon e Isabelle Valembras-Dahirel. E infine la Fashion Eye di Cecil Beaton degli anni ‘50.