Hotel uniti per il post Coronavirus
“La cura siamo anche noi”. É stato questo il pensiero di sette grandi famiglie dell’hôtellerie italiana che, dopo l’iniziativa promossa dalla famiglia Costa nel loro albergo Posta Marcucci di Bagno Vignoni, hanno deciso di unirsi facendo quello che sanno fare meglio: prendersi cura dei loro ospiti.
Davanti alla terribile emergenza Coronavirus, la famiglia Sciò con l’Hotel Il Pellicano di Porto Ercole, la famiglia Costa con l’Hotel La Perla di Corvara, la famiglia Melpignano con Borgo Egnazia, la famiglia Gualandi con l’Hotel Cristallo di Cortina, le famiglie Varese, Rossi e Bertolini con l’Hotel Royal Sanremo, la famiglia Moretti con L’Andana e L’Albereta e la famiglia Madonna con l’Hotel Byron di Forte dei Marmi ed il Plaza E De Russie a Viareggio si sono unite per offrire ospitalità, solidarietà e umanità agli eroi che hanno combattuto in prima linea.
Dal nord al sud del Paese, gli albergatori di queste famiglie simbolo dell’alta ospitalità italiana, hanno deciso di aprire le porte dei loro hotel a tutti coloro che stanno lottando in prima linea per far fronte alla pandemia: medici, rianimatori e infermieri dei reparti di terapia intensiva. A queste persone che stanno dando tutto - spesso anche la vita - per affrontare l’emergenza, gli hotel offriranno soggiorni gratuiti di 1 o 2 notti non appena le condizioni lo renderanno possibile. Ogni hotel avrà un’offerta specifica che potrà essere concordata al momento della prenotazione.
Come in molti altri luoghi del mondo, il settore dell’ospitalità è tra i più colpiti dalla crisi, ma in questo momento le famiglie impegnate in questo progetto, non hanno potuto fare a meno di offrire il loro sostegno a chi, ogni giorno, lavora instancabilmente per salvare vite. É stata immaginata come “la vacanza che verrà”, nell’ottica di guardare al futuro con speranza, gratitudine e coraggio per un’Italia sofferente, ma che troverà il modo di rialzarsi.