La Versailles in seersucker di Thom Browne
Da sempre visionaria ed eccentrica, la moda di Thom Browne si conferma uno degli appuntamenti imperdibili della fashion week parigina, col suo approccio irriverente e cinico a qualsiasi norma disciplini l’abbigliamento. Nella splendida cornice dell’Ecole Nationale Superieure des Beaux Arts, il designer americano ricrea un assolato giardino settecentesco con tanto di Mannequin Piss e modelli immobili come statue sui piedistalli al centro della sala. Le note leziose e infiocchettate del clavicembalo accompagnano l’inizio della sfilata mentre James Whiteside, primo ballerino dell’American Ballet Theatre, fa il suo trionfante ingresso in sala vestito con un divertente tutù in seersucker e sfumando così i confini della moda nel contesto alto e regale della danza, tra piroette e spettacolari grand jetè. Da sfilata a sontuosa festa reale: la sala si affolla ben presto dei personaggi che passeggiano nel giardino di corte, modelli incipriati e parrucconi incedono con fare frivolo e civettuolo con tanto di ombrellino, chiusi in ampie crinoline o in scenografiche riproposizioni bidimensionali delle robes à la française, i teatrali abiti delle Mesdames del settecento i cui panneggi sono stati consegnati alla storia dalla pittura galante di Watteau. Alle sete preziose Thom sostituisce un leggerissimo seersucker, celebrandone il confort e la funzionalità chiaramente in contrasto con i frivoli apparati dell’architettura vestimentaria settecentesca, contaminandone la civetteria con continui richiami allo sport, sua grande passione da sempre: fanno il loro ingresso a corte caschetti da football, borse a forma di palloni, e maliziose conchiglie parapube, licenza di irriverente erotismo che ben si sposa con il clima civettuolo e seducente di questo magnifico “Versailles Country Club”.