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Talent to watch: Pierpaolo Spollon

L'attore italiano Pierpaolo Spollon che interpreta il ruolo di Michelangelo nella fiction su RAI1 intitolata "Leonardo", si racconta con un'intervista a L'Officiel Italia.

Pierpaolo Spollon foto di Davide Musto
Pierpaolo Spollon foto di Davide Musto

Pierpaolo Spollon, sin dal giorno del diploma al Centro Sperimentale di Roma non si è mai fermato un attimo, e mai più che in questo momento dove lo spettacolo è fermo con le misure anche troppo restrittive lui mantiene ritmi di set molto serrati. Ultimamente lo abbiamo visto in “DOC nelle tue mani” protagonista al fianco di Luca Argentero in una delle fiction più seguite del primo lockdown, di cui rassicura che a breve inizieranno le nuove riprese per seguente stagione. Ora lo possiamo apprezzare in “Leonardo” produzione internazionale in onda su RAI1 dove interpreta un Michelangelo POP, come lo definisce lui. Assolutamente da non perdere.

Dove ti trovi in questo momento.
Sto girando come una trottola in questo periodo, son stato a Roma, Padova e Genova e ovviamente ne sono felice perché sto girando una nuova serie che si intitola “Blanca”, ma ora per poter parlare tranquillamente mi son fermato in una piazzola di sosta, sono in autostrada.

Sei Veneto di Padova, cosa significa per te.
Si, e lasciando stare tutti i discorsi politici che possono esserci, ne sono molto orgoglioso. Voglio fare una precisazione, ovvero che per noi Padovani, lo Spritz non è solo l’aperitivo, ma è il momento di convivialità in assoluto, insieme all’ombra ovviamente. È un po' come il thè per gli Inglesi, solo un attimo più alcolico.

Pierpaolo Spollon foto di Davide Musto


La domanda sorge spontanea: in quale serie televisiva non ti vedremo?
Vorrei tanto poter dirti nessuna, ma ahimè non è così! Si tratta semplicemente di una strana congiunzione astrale, in quanto tutto quello che avevo fatto precedentemente è uscito allo stesso momento. Serie tv che sarebbero dovute uscire prima, son uscite dopo e voilà il gioco è fatto. Causa pandemia c’è stato un concentrato di me sugli schermi.

Dimmi di “DOC nelle tue mani”.
La verità è che io sin dal primo giorno di riprese, anzi sin da quando ho letto la sceneggiatura, mi son detto: “questa è una bomba!”, e poi anche vedendo l’accuratezza dei registi, son stato sempre super carico anche nei confronti dei miei colleghi, e lo ribadivo praticamente ogni mattina. Insomma, che potesse essere un successo me ne son accorto subito, sarei un ipocrita a dirti il contrario. Con una sceneggiatura così forte sarebbe stato il fallimento degli attori per non essere stati all’altezza di un progetto così bello.

Sei in onda con “Leonardo”, cosa mi dici del tuo Michelangelo.
Diciamo che questa è stata l’altra esperienza stravolgente che mi ha coinvolto quest’anno, ovvero il privilegio di lavorare con una produzione internazionale in cui mi son ritrovato a recitare per la prima volta in lingua inglese. Il mio personaggio si interfaccia quasi esclusivamente con il protagonista che è Aidan Turner, che ovviamente è madrelingua, insomma è stato come essere per la prima volta sul set. La stessa ansia.

Pierpaolo Spollon foto di Davide Musto


Però non ti ascolteremo in inglese su RAI1.
Infatti, siccome la serie è stata pensata in inglese, spero che a qualcuno venga la curiosità di vederla in lingua originale, senza togliere nulla ai nostri doppiatori italiani bravissimi, ma credo che dovremmo iniziare a guardare anche con i sottotitoli come fanno del resto da sempre nel nord Europa.

Ora i provini si fanno quasi tutti in self-tape, come lo vivi.
Malissimo, tendenzialmente i primi provini per un progetto ora si fanno in self tape per evitare ovviamente i contatti viste le restrizioni che ci continuano ad imporre con il distanziamento sociale. Questo vuol dire che ti ritrovi a fare provini con lo smartphone in casa con i parenti che aprono la porta, il telefono che squilla, e le luci che cambiano, io lo vivo come un vero incubo, credo che quando tutto finirà dovrò pubblicare il meglio dei disastri che si sono successi, un successo assicurato.

Pierpaolo Spollon foto di Davide Musto

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