Hommes

L'universo di Kailand Morris

Kailand O. Morris, figlio di Stevie Wonder, è modello, influencer e ora fashion designer grazie a una co-lab speciale con il direttore creativo di Iceberg, James Long.

L'intervista e l'editoriale di Kailand Morris figlio di Stevie Wonder artista e fashion designer
Pull di cotone con scritta ricamata, ICEBERG; collana e anello "B.zero1", BVLGARI

Text by Simone vertua
Photography Dennis Leupold 
Styling Oretta corbelli

Modello, influencer, fashion designer. Kailand O. Morris, figlio della leggenda della musica Stevie Wonder e della stilista Kai Milla, è un talento a 360 gradi. Ultima sfida? La collaborazione creativa con il designer inglese James Long, anima del marchio Iceberg, per una capsule collection. I due si conoscono in occasione della sua prima apparizione da modello durante la sfilata uomo S/S 2019 del brand a Londra. Da quel momento il giovane, classe 2001, compare nelle campagne del marchio celebre per il suo sportswear e il suo knitwear. E lo scorso autunno ecco il primo progetto insieme: una T-shirt a sostegno del Watts Empowerment Center di Los Angeles, per migliorare le condizioni di vita dei bambini delle famiglie più bisognose. 

L’OFFICIEL HOMMES ITALIA: Hai lavorato come modello per Comme des Garçons, Louis Vuitton, Dior e Dolce & Gabbana. Cosa ti attrae nella moda? 
Kailand O. Morris: I marchi che hai citato sono grandissime realtà, li ho sempre seguiti con ammirazione e con alcune di queste Maison ho anche sempre percepito una forte connessione creativa. Mi ricordo quando ho avuto la possibilità di incontrare Rei Kawakubo, abbiamo parlato del suo marchio a partire dai suoi abiti per il MET Gala. 

Giacca biker di denim, camicia di cotone e jeans, BALMAIN; collana e anello "B.zero1", BVLGARI.

LOHI: Come è nato il progetto Iceberg x Kailand O. Morris.
KM: È una capsule collection ricca di colori saturi e monocromie, e abbiamo scelto di utilizzare una tonalità di marrone scuro che sostituisse il nero. La capsule sarà disponibile da luglio 2021 e comprende una selezione di piumini, pantaloni cargo, giacche a vento, gilet, felpe, T-shirt, berretti da baseball e molto altro.

LOHI: Com’è stato lavorare insieme a James Long per la co-lab? 
KM: Per me è stato un onore lavorare con James, possiede una forte sensibilità artistica. Lui lavora molto con grafiche provenienti da fumetti o cartoni animati, per questo per la nostra collezione abbiamo scelto di lavorare con VAMEEE un artista contemporaneo di Atlanta.

LOHI: In passato invece hai lavorato con il team dell'uomo di Dior insieme a Kim Jones, com’è stata come esperienza?
Kim è sempre stato per me un pigmalione, ci siamo conosciuti la prima volta durante lo show e da lì siamo rimasti in contatto. Gli sono eternamente grato di avermi preso sotto alla sua ala.

Pull a coste di lana e cashmere su maglia a collo alto di tessuto tecnico, DIOR.


LOHI: Come funziona il tuo processo creativo? 
KM: Parto da un semplice disegno, un’immagine, un elemento d’arredo o un palazzo. Poi cerco di trasferire le mie ispirazioni su carta, cercando di trovare somiglianze in termini di forme, colori e silhouette. Sono molto affascinato dall’architettura e anche per la collaborazione con Iceberg mi sono ispirato a una struttura che ho visto in Messico il giorno del mio compleanno, mi aveva fatto perdere la testa!

LOHI: Quali sono i tuoi fashion designers di riferimento? 
KM: Kim Jones è uno dei miei preferiti in assoluto. Jacquemus è un altro dei miei brand di riferimento, se ti mostrassi il mio guardaroba vedresti che ci sono tantissimi capi disegnati da Simon Porte Jacquemus. Kerby Jean-Raymond direttore creativo di Pyer Moss è un mio carissimo amico, così come Kanye West, un altro mio mentore. Trovo inoltre che ci siano tantissimi brand upcoming molto interessanti come Come back as a Flower che lavora con un approccio sostenibile e contemporaneo sfruttando upcycling e materiali organici. Senza dimenticare che il nome del brand è il titolo di una canzone di mio papà.

LOHI: Con quale brand o fashion designer ti piacerebbe collaborare in futuro? 
KM: Mi piacerebbe avviare una co-lab con Kim Jones e chiudere il cerchio con il menswear di Dior. Carhartt è un altro brand con il quale mi piacerebbe collaborare, indosso i loro capi da quando facevo skate da piccolo.

T-shirt a righe, pantaloni stampati e sandali, JACQUEMUS; bracciali, BVLGARI.



LOHI: Hai un tuo brand personale chiamato House of Kom…
KM: È come se fosse il mio bambino e se dovessi presentarlo vorrei che fosse nel migliore dei modi. Mi ritrovo spesso a riflettere al mio debutto con la prima collezione. Immagino House of Kom come un lavoro completo e vorrei fondare un progetto che vada oltre al concetto di moda tradizionale, sono molto interessato al workwear, all’architettura e al decor. Spero di poter presentare la mia collezione per il prossimo anno.

LOHI: In passato hai suonato la batteria con tuo padre, la suoni ancora?
KM: Si, è stato il primo strumento che ho imparato a suonare. Quando avevo quattro anni mia nonna paterna mi aveva regalato una batteria e da quel momento me ne sono innamorato. Mi piace perché puoi suonarla in tanti modi e produrre anche suoni differenti, è la base di ogni canzone. Abbiamo suonato insieme molti pezzi, anche con il piano e la chitarra, e ogni volta vorrei suonare meglio di lui ma è decisamente impossibile.

LOHI: Trovi punti in comune con tuo papà?
KM: Io mi ritengo un artista emergente, mio padre è un artista ma è anche una leggenda vivente della musica. Il confronto mi porta sempre a voler aspirare al massimo. Ritengo che un artista non si possa etichettare all’interno di un unico campo, ma che la sua creatività si possa applicare a una moltitudine di ambiti differenti. Parliamo e ci confrontiamo spesso su moda e musica, so che da lui posso imparare tanto ed è una fortuna poter parlare con una persona che ha più di 60 anni di carriera.

Total look SAINT LAURENT BY ANTHONY VACCARELLO
Blazer di lino e pantaloni, GIORGIO ARMANI; anelli "B.zero1", BVLGARI.

LOHI: Qual è il consiglio più grande che ti ha dato tuo padre? 
KM: Rimanere sempre me stesso, creare cose in cui credo senza farmi condizionare da quello che la gente può dire o pensare.

LOHI: Quali sono i tuoi obiettivi per il futuro? 
KM: Mi piacerebbe avviare nuove collaborazioni in ambiti differenti, come per esempio l’arredamento. Adoro anche le automobili. E sarebbe bello poter collaborare con alcuni miei amici in ambito artistico, ad esempio con Paris Brosnan.

Total look MOSCHINO
Total look DUNHILL

Talent Kailand Morris @52 West Agency
Video director Dennis Leupold
DP Kevin Leupold
Grooming Vernon François
Producer @wearesavvie 
Management Shawn @ Shawnonthemove

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