MSGM Off Road, il viaggio in Tanzania raccontato da Massimo Giorgetti
«Tutto è partito dalla mia vita personale, dalle foto che ho fatto durante un viaggio in Tanzania». Nei tunnel sotto la stazione di Milano Centrale, Massimo Giorgietti presenta la sfilata uomo primavera estate 2024 durante la Milano Fashion Week.
«Ad un certo punto devi diventare un po' più grande» spiega Massimo Giorgetti nel backstage della sfilata uomo primavera estate 2024 di MSGM. Intitolata Off Road la collezione prende come riferimento un mio viaggio in Tanzania: «Ho trasferito le mie foto di un viaggio in Tanzania su costine di cotone, seta, twill, popeline, gabardina workwear. Sono uno mattiniero e le ho scattate tutte all'alba, tra le 5am e le 6am, mi piaceva l'idea di catturare quel momento di interruzione dal sogno per iniziare una nuova giornata. Questo momento l'ho tradotto con il momento di crescita, quella soglia in cui si abbandona l'adolescienza e la parte giovanile di sè stessi per ricercare invece un lato più adulto e consapevole». Da qui nasce l'idea di un cast ageless e trasversale, in cui apre il fashion show Axel Hermann, modello degli anni duemila che oggi interpreta alla perfezione l'idea di Massimo Giorgetti.
La sartorialità della collezione primavera estate 2024 di MSGM è fatta di fresco lana, pantaloni a doppia pinces oppure shorts, completi in fil coupé strappato da uno jacquard di cotone, suit di lana comasca sabbiati a mano, e altri in nappa tamponata con il colore della terra.
La mia idea di menswear è un daywear rilassato, non è mai duro o difficile da usare, e questa volta i toni sono abbassati. Non si trovano tonalità acide, piuttosto campionature cromatiche terrose" Massimo Giorgetti
Colori che a primo impatto - considerando le origini emiliane di Massimo Giorgetti - potevano ricordare anche una celebrazione del momento difficile causato dalle catastrofi ambientali che sta passando la regione. «Me lo hanno fatto notare in tanti, la mia collezione era già pronta, devo dire che il mio è stato un'amore per la terra, la mia terra, e se vogliamo questa collezione possiede un messaggio ottimistico; un raggiungimento di una nuova maturità ma senza il voler diffondere questo messaggio con tristezza, piuttosto con un certo entusiasmo nella consapevolezza».