Le tre prove di Fashion East
Da quasi 20 anni Fashion East si conferma una delle istituzioni no profit più interessanti nel mondo della moda, offrendo ogni stagione la possibilità a tre giovani designers di presentare la propria collezione durante la settimana della moda londinese.
Saul Nash prima che designer è un ballerino professionista che infonde nelle proprie creazioni i movimenti sinuosi della danza. La stessa sfilata in realtà è stata una performance, dove capi in leggerissimo nylon tecnico accompagnavano le evoluzioni dei ballerini senza costringerne i corpi. Robyn Lynch guarda invece al mondo delle colonie, allo spirito di camerata e bromance che accompagna certe estati adolescenziali. La tavolozza dei colori è fastidiosamente attraente con i suoi beige, verde menta e baby blue, ricordi sbiaditi di vacanze passate. Anche le silhouettes sono strappate dall’album dei ricordi, una vanità tutta adolescenziale fatta di maglioncini rimborsati, shorts tecnici e calzettoni al ginocchio. Sensuale e sessuale invece la collezione di Mowalola, dove è l’amore nei suoi esiti più infuocati e il punto di partenza. L’ispirazione arriva dai grandi amori passionali e tormentati degli anni 90, da Marilyn Manson e Dita Von Teese, a Carmen Electra e Dennis Rodman tanto che gli stessi modelli arrivano in passerella con gli occhi rossi e le mani sporchei di sangue. La pelle è protagonista indiscussa della collezione maschile mentre modelle accese di passione sfilano con mini abiti e scollature da brivido che lasciano ben poco all’immaginazione.