Rossella Cardone riflette sul futuro sempre più sostenibile di Jaguar Land Rover
La responsabile della sostenibilità di Jaguar Land Rover racconta come ha mosso i primi passi, gli obiettivi aziendali e i traguardi del settore dell’automotive.
“Alzare sempre di più l’asticella della posta in gioco per migliorare il futuro” si potrebbe riassumere così la missione di Rossella Cardone, responsabile della sostenibilità di Jaguar Land Rover che da gennaio 2022 guida il miglioramento sull’impatto ambientale dell’azienda. Gli obiettivi internazionali dell'Agenda 2030 della Normativa Europea prevede l'elettrificazione dei veicoli al 100% entro il 2035, e l’azienda che include i due marchi britannici dell’automotive corre con la previsione di ridurre le emissione di gas serra de 46%, le emissioni medie della filiera produttiva del 54% e del 60% durante la fase di utilizzo dei veicoli stessi. Ma la sostenibilità passa anche attraverso un'idea di design più eco-compatibile che reinterpreta il futuro del "Modern Luxury" includendo veicoli completamente elettrici, ibridi plug-in e mild-hybrid, così come le più recenti motorizzazioni diesel e benzina. Al cuore della strategia "Reimagine" c'è, infatti l’obiettivo di elettrificazione, per garantire che entro la fine del decennio tutti i principali modelli Jaguar e Land Rover saranno disponibili in versione totalmente elettrica.
L’OFFICIEL ITALIA: Come ha cominciato nell’ambito della sostenibilità?
ROSSELLA CARDONE: Ho lavorato nel settore della telecomunicazione mobile per 23 anni, un lavoro che nasceva dall’esigenza delle persone di essere messe in comunicazione attraverso le tecnologie digitali. Arrivo dal business ma sono sempre stata attratta dal ricercare soluzioni e risultati che portano effettivi valori all’ambiente e alle persone. Conoscevo bene i prodotti, alcuni clienti e le soluzioni e questa è un po’ la sfida che ho voluto abbracciare. Il settore dell’automotive ha una grande responsabilità in termini di sostenibilità e innovazione.
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LOI: Quali sono i prossimi obiettivi di Jaguar e Land Rover?
RC: A partire dal 2025 il modello Jaguar sarà totalmente elettrico, mentre per quanto riguarda Land Rover e i modelli Range Rover Sport avranno una versione full electric già nel 2024. L’altro obiettivo è arrivare a produrre tutte le Land Rover in versione elettrica entro il 2030. Come azienda abbiamo reimmaginato non solo l’automobile ma anche i processi industriali, la progettazione e la produzione affinché tutte le componenti dell’auto siano facili da essere riutilizzate per riuscire ad attirare i principi della circular economy. Inoltre vogliamo ottimizzare anche i consumi di energia e di energia rinnovabile. Oggi i nostri prodotti sono creati con materiali rinnovabili in tutte le loro componenti in questo modo i materiali trovano una nuova vita all’interno dei veicoli.
LOI: Come vi state muovendo per raggiungere nuovi traguardi in termini di sostenibilità?
RC: È un processo di trasformazione a tutti gli effetti, richiede anche un’importante collaborazione che coinvolge ogni singolo individuo dell’azienda, della catena di produzione e i nostri fornitori. In questo senso il cambiamento di state of mind è necessario, sia per trovare soluzioni per la produzione, per supportare in fase di progettazione i nostri designer e creativi ad ottenere una macchina più sostenibile. Stiamo cercando di coinvolgere il più possibile anche i nostri fornitori per abbracciare la stessa direzione, chiedendo a loro di mantenere gli stessi impegni con un impatto ambientale a zero.
LOI: Che cosa significa per lei lavorare in questa direzione?
RC: Significa mantenere competitiva l’attesa nel medio e lungo termine. Non possiamo negare che i segni del cambiamento climatico ci sono, che le risorse del pianeta sono limitate o addirittura finite e che al contempo i bisogni delle persone continuano ad aumentare. È fondamentale trovare nuovi modelli compatibili con i bisogno dei clienti e con quello che ci offrirà il pianeta per guidare il cambiamento.
LOI: Quali sono gli aspetti più stimolanti del suo lavoro?
RC: Sicuramente la creatività, perché lavorare con questa materia richiede di rivedere in tutti gli ambiti aziendali e nella società ogni regola già scritta e provare a rileggerla e riscriverla con un punto di vista ambientale e di beneficio per le persone. È stimolante perché si devono riscrivere i processi, rivedere i modelli e gli obiettivi e tutto questo richiede una combo di innovazione e immaginazione. Poi c’è un aspetto sfidante anche in termini di educazione, un’attività che mi porta a confrontarmi con tante persone tra cui i giovani che sono probabilmente già pronti ad ascoltare perché sono ‘nativi sostenibili’. Loro essendo cresciuti con questo mindset, mi fa pensare che la sostenibilità per il loro futuro sia un fattore assiomatico. Il terzo elemento è il problem solving, perché non esiste una soluzione già scritta, ci sono obiettivi ben chiari dati dalle nazioni unite, gli scienziati e la legislazione che forniscono informazioni chiare a tutte le aziende. Come responsabile della sostenibilità ricerco soluzioni a coloro che mi espongono i problemi.
LOI: Qual è invece la soddisfazione più grande della sua vita?
RC: Da quando sono entrata a gennaio 2022, ho avuto due grandi soddisfazioni. La prima è arrivata a Marzo quando abbiamo fissato gli obiettivi aziendali (in linea con gli accordi di Parigi) come l’aumento di un solo grado centigrado emmezzo entro il 2100. Sappiamo che questo è l’obiettivo più ambizioso e nel mese di novembre abbiamo avuto la conferma che stiamo procedendo nella giusta direzione Morning Art Sustainability, una delle più importanti agenzie di rating che valuta il livello di rischio IMG ha dichiarato che siamo la quarta azienda a basso rischio del settore automotive. Questo è un feedback importantissimo per noi basato sul dettaglio dei dati.
LOI: Che cosa si augura per il futuro di Jaguar e Land Rover?
RC: Di aumentare le nostre collaborazioni e ispirare l’intera industria a mobilitarsi in questa direzione. Vorrei che tutto avvenisse in maniera umile, condividendo i dati e quelli che sono e saranno i nostri traguardi per un miglioramento generale dell’industria dell’automotive.