Lapo Elkann: completo giallo foderato con Ferrari d’epoca, calze gialle e mocassini. Quarant’anni compiuti di recente. Nel giorno dell’apertura del suo amato Garage Italia Customs ci racconta del suo amore per il viaggio e per il mondo della mobilità.
In un quarto di secondo s’immagina a Parigi con una 2CV, nel centro storico di Roma con una Bianchina, a Londra con una vecchia Mini Cooper, a Saint-Tropez a bordo di un Riva Acquarama e a New York di una Jeep Wrangler, in Costiera Amalfitana con un Alfa Romeo Duetto come quella de Il Laureato, in Giappone con una Honda NSX o ancora in India su un Bajaj.
La dimensione del sogno è tradotta nel suo lavoro attraverso il ricordo e il viaggio, per lui capitale creativo fondamentale. Con la ferma intenzione di perpetuare questa dinamica, martedì 7 novembre ha aperto le porte Garage Italia, in piazzale Accursio, fuori dalle solite rotte e lontano dalla pazza folla.
Quest’avventura è nata con lo scopo di personalizzare – in car slang customizzare – tutto ciò che si muove: bici, scooter, moto, auto o ancora elicotteri, aerei, motoscafi e yacht.
La meravigliosa ex stazione di servizio Agip, voluta negli anni cinquanta da un visionario Enrico Mattei, concepita dall’architetto Mario Bacciocchi e rimasta in attività fino alla metà degli anni ottanta, è stata così salvata dall’iniziativa di Lapo ed è stata restaurata con grande entusiasmo da Michele De Lucchi.
A corollare il progetto con il loro savoir-faire tra artigianato e future tech, Carlo Cracco ai fornelli e Carlo Borromeo responsabile del design di Garage Italia Customs con il suo studio Borromeo & De Silva.
I consigli di Lapo per farsi una cultura sulla mobilità:
- il libro per i settant’anni di Ferrari, edito da Taschen in edizione limitata e conservato nella testata in metallo di un motore Ferrari, realizzata da Marc Newson;
- una biografia di Enzo Ferrari;
- la biografia di Carroll Shelby;
- il libro che racconta la storia di John Z. DeLorean, le accuse infondate a lui rivolte e il fallimento della sua azienda.