Buongiorno Upper East Side- storia dell'estetica old money e perchè oggi piace così tanto
Dall'alta borghesia di New York a oggi, storia dell' estetica old money, quel trend di moda e di vita totalmente aspirazionale che piace così tanto e che va forte su TikTok.
Tra Hotel Astor ed eredità di famiglia da capogiro, teak delle barche ormeggiate al largo di Capri o Portofino, giacche di tweed, foulard e collane di perle, questi sono i pinnacoli di prestigio che hanno suggellato l'alta borghesia di Manhattan, che dall'isolotto tutte luci se ne va poi in giro per il mondo facendosi portavoce di un'estetica ben precisa. Inafferrabili e ricchissimi, i membri dei circoli dell'élite di New York e i loro rampolli, di generazione in generazione hanno contribuito a costruire nell'immaginario collettivo un'idea molto precisa dell'alta società newyorchese che oggi viene chiamata estetica old money.
Tutto è iniziato con The Four Hundred, una lista di tutti i più grandi e fashionable nomi della New York Society e una socialite Caroline Schermerhorn Astor, ricordata più semplicemente come la signora Astor, che fece quella lista e in un attimo decretò il primo nucleo di quella che sarebbe stata la New York dal sangue blu. Nomi che contano, ma non solo: delle vere e proprie dinastie, le cui discendenze alloggiano ancora oggi al St.Regis, adottano opere della Carnegie Hall e fanno a gara per l'atticco più grande della Fifth Avenue. Gli Astor, i primi veri coloni olandesi emigrati sull'isola nella prima metà dell'Ottocento, acclamarano da sempre il prestigioso titolo di essere dei veri Knickerbocker, ovvero nativi di New York.
Questa storia, di opulenza e di oblio dal mondo al di fuori del proprio, affascina ancora oggi. Affascina giovani e giovanissimi che quell'epoca non l'hanno mai vissuta e proprio per questo forse ne sono inspiegabilmente attratti. È inevitabile chiedersi come sia possibile.
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È proprio la Gen Z, che non potrebbe essere più lontana da istanze di assoluto elitarismo ed esclusività nonchè di un'estetica comunemente definita WASP (white-anglo-saxon-protestant), ad esserne oggi più affascinata e a divenire cassa di risonanza di questa old aestetic sui maggiori social, primo fra tutti TikTok. Una delle maggiori tendenze oggi è quella di ricreare quei look dall'allure così vintage e sofisticata, aprendo gli armadi delle nonne o affacciandosi al mercato del second hand. Alcuni dei prodotti più ricercati sui maggiori reseller del lusso sono le iconiche borse di Gucci Jackie e Diana, la Fendi Baguette, il foulard Gucci Flora o i carrè di Hermès, il Barbour (qua complici anche le famosissime serie tv The Crown e simimili). Questo tuffo nello stile preppy, quindi un collage style tipico delle scuole americane, è ricondubile sicuramente anche al reboot di Gossip Girl uscito quest'anno e che ha riportato alla memoria lo stile inconfondibile di Serena e Blair, fatto di gonne checked, cerchietti e pullver smanicati, sedute sulle scale del Met.
Ma ancora una volta è bene ricordare come tutto derivi da una generazione di persone che nella New York Society negli anni '60 erano le prime "influencer" il cui gusto unico e l'ammirazione per i designer americani aiutarono a spingere proprio la moda americana sulla scena globale al fianco di quella europea, indossando capi di designer come Oscar de la Renta e Bill Blass. E i luoghi d'elezione per sfoggiare ed influenzare erano sopratutto i party. Truman Capote, scrittore e romanziere dietro Colazione da Tiffany e A sangue freddo, fu la mente dietro il leggendario e al contempo surreale party Black & White Ball al The Plaza Hotel dove il dress code era rigorosamente bianco e nero e gli ospiti del calibro di Frank Sinatra, Lauren Bacall, Lee Radwill. Del 1966, quello di Capote è ancora oggi una delle feste in maschera più famose e affascinanti del ventesimo secolo e un' indiscutibile pagina di storia del costume e della moda.
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Un universo e un'estetica aspirazionale che in America è associato all'alta artistocrazia e all'Ivy League, mentre in Italia alle famiglie borghesi che si affermano a partire dagli anni '50 e '60. Gite in barca e in montagna, castelli in aperta campagna e battute di caccia: qui l'immaginario si intreccia con la storia della Famiglia Agnelli e di tutte le altre famiglie di una vecchia nobiltà, non di sangue, ma che hanno popolato la storia del primo boom economico. Industraili e imprenditori le cui vite si intrecciavano con attori, cantanti e musicisti che hanno segnato l'ideale del lusso e della vita Made In Italy. Oggi l'old money si celebra in abiti e accessori considerati intramontabili e di alta qualità, un lusso realmente esclusivo in netta contrapposizione con la moda Millenials fatta di streatwear venduto a caro prezzo ma che non ha nulla a che vedere con il vero abbigliamento di lusso. È nostalgia, curiosità verso qualcosa che non si è mai realmente vissuto, un modo per distinguersi o solo un altro trend partito da una nicchia e poi inspiegabilmente diventato virale, che a breve si spegnerà?
Come ogni trend sarà un vento passeggero. Segno però che ciclicamente tutto incuriosisce e ritorna e che l'ombra di un passato idealizzato è ancora molto forte. Glamour, benessere, American Way of Living e lusso italiano inevitabilmente affascinano ancora molto: oggi dici estetica Old Money, ma leggi blazer blu, giacche di tweed, stivali cavalieri, foulard, pullover Loro Piana e Ralph Lauren e borse vintage. Dopo il rigore degli anni '80 e '90, la leggerezza pop degli anni 2000, l'understatement dei primi anni del nuovo secolo, naturalmente si è arrivati ad una curiosità e un' indagine verso un'epoca certo piena di contraddizioni, ma anche di molte luci e che per il naturale progresso dei tempi, non tornerà più. Quindi perchè non ricordare e vestirsi un po' vintage ?