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E se Slimane andasse da Gucci?

Con l'uscita di Sabato De Sarno, Gucci si trova ancora una volta alla ricerca di un nuovo direttore creativo. E se il nome perfetto fosse Hedi Slimane? Un'analisi della sua carriera e di ciò che potrebbe portare alla Maison.

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Hedi Slimane alla guida di Gucci? Potrebbe essere l'uomo giusto per riscrivere il futuro della Maison o il suo stile rigoroso è troppo distante dalla storia recente del brand?

Gucci Ancora? Sabato De Sarno non è più direttore creativo, e la Maison guarda avanti...

La notizia è esplosa questa mattina: Sabato De Sarno lascia Gucci dopo poco più di due anni, un mandato brevissimo che aveva il sapore di un esperimento mai del tutto decollato. E ora, la grande domanda si fa strada nei corridoi di un fashion system sempre in continuo movimento (forse anche troppo): chi prenderà il timone della storica Maison delle due "G"? Se c'è un nome che potrebbe scuotere e letteralmente infiammare gli animi, quello è senza dubbio Hedi Slimane.

Slimane è un designer che non ha bisogno di presentazioni. Nato nel 1968 a Parigi, ha fatto la storia della moda rivoluzionando il concetto stesso di silhouette maschile con il suo lavoro da Dior Homme nei primi anni Duemila. Il suo approccio al tailoring, sottile, affilatissimo e profondamente rock, ha riscritto le regole di una nuova eleganza, ispirando intere generazioni e contaminando anche il Womenswear.

Pochi anni prima, nel 1997, aveva già guidato le collezioni maschili di Yves Saint Laurent fino all’inizio degli anni 2000. La Maison che poi, con lui, sarebbe diventata nota semplicemente come Saint Laurent è stata il suo primo amore: il luogo in cui ha affinato la sua visione estetica e la griffe che ha contribuito a trasformare in un fenomeno globale. Slimane ha infatti portato il brand al successo commerciale, modernizzandone l’estetica e dando il via al grunge luxury, un trend che ha dominato le passerelle per anni. Infine, il suo arrivo da Celine nel 2018 - dove è rimasto fino allo scorso ottobre - ha confermato il suo essere visionario, e soprattutto fedelissimo a un immaginario ben preciso: rock, dark, ribelle e mai banale.

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L'uscita di Hedi Slimane per la collezione primavera estate 2013 di Saint Laurent. (Getty Images)

Gucci, dopo la breve parentesi De Sarno, ha bisogno di un nome che sappia riportare la Maison sotto i riflettori, ma che possa anche creare una visione destinata a durare nel tempo.

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L'era di Slimane come direttore creativo di Saint Laurent. Primo look S/S 2013 , secondo look F/W 14-15. (Getty Images)

Ma cosa lo rende il candidato perfetto per Gucci? La risposta sta in una certa affinità storica. Gucci, nelle sue epoche d’oro, ha sempre saputo unire rigore e sensualità, eccentricità e raffinatezza. Tom Ford, che ha raccontato il marchio negli anni '90, ha costruito un immaginario erotico e glamour, unendo il minimalismo con un'estetica così potente - a tratti decadente. Alessandro Michele, invece, ha trasformato Gucci in una wunderkammer esoterica, ricca di citazionismi e richiami barocchi. Slimane potrebbe essere il punto di sintesi tra questi due mondi: da un lato il rigore di Ford, dall’altro il fascino per l’estetica rétro di Michele, depurata da orpelli eccessivi e rivitalizzata con un'allure più cruda e decisamente diretta.

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L'era di Tom Ford come direttore creativo di Gucci. Primo look F/W 1996-97 , secondo look F/W 2004-05. (Getty Images)

Hedi Slimane ha sempre lavorato secondo codici ben precisi, non si è mai piegato alle tendenze, e ogni volta che ha preso le redini di un brand, lo ha trasformato in un colosso commerciale. Inoltre, il suo amore per l’heritage, unito alla capacità di tradurlo in linguaggio contemporaneo, potrebbe essere la chiave per una nuova e iconica era Gucci.

La vera domanda è: Gucci è pronta a concedere carta bianca a un creativo dal carattere forte e indipendente come Slimane? Oppure la Maison cercherà una figura più gestibile e meno divisiva? Il tempo, come sempre, darà la risposta.

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L'era di Alessandro Michele come direttore creativo di Gucci. Primo look "Gucci Love Parade" 2021, secondo look S/S 2023. (Getty Images)

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