Rosa pallido vs fucsia, il colore di tendenza per la primavera 2025
Non più relegato ai cliché del “girly” o recluso al guardaroba infantile, il rosa — dal baby al pallido, fino al saturo fucsia — è di tendenza e si impone con una nuova consapevolezza.
Di tutti i colori che potrebbero emergere come la tonalità definitoria della stagione, il rosa potrebbe sembrare una scelta fin troppo ovvia, persino prevedibile. Eppure, nel panorama della primavera estate 2025, questa tinta smette di essere un semplice riferimento romantico e si trasforma in un’affermazione di stile. Fluida e multidimensionale.
Rosa Polvere: la sfumatura del lusso discreto
È una tonalità pensata per il tailoring moderno, capace di muoversi con naturalezza tra il giorno e la sera, il casual e il formale. In una parola? Sofisticato. Se Victoria Beckham scolpisce il tessuto in un drappeggio architettonico, raffinato e moderno, Carven opta per la leggerezza eterea con trasparenze impalpabili. Ferragamo gioca con l'asimmetria e un'eleganza audace, mentre Akris, gioca con la trasparenza, proponendo un tailleur etereo in organza, dove la giacca destrutturata e il pantalone fluido creano un movimento impalpabile.
Il rosa polvere si fa camaleontico: opulento, architettonico, sensuale e sovversivo. Olivier Rousteing per Balmain offre una riflessione audace sulla femminilità, con un abito trompe-l'œil che sfida la percezione del corpo. Il tessuto, scolpito come una seconda pelle, fonde artigianato e provocazione in un abito rosa polvere. Alaïa crea invece un look scultura dove i pieni e i vuoti sono soppesati magistralmente. Del Core opta per la precisione minimalista con un tubino rosa vinilico che avvolge il corpo come una seconda pelle, mentre Miu Miu porta in passerella una giacca lucida abbinata a una gonna utility.
Rosa Baby: la sottigliezza del potere
Se il rosa cipria è il simbolo del minimalismo intellettuale, il rosa baby è il suo alter ego romantico e sofisticato. Ma attenzione: non lasciamoci ingannare dalla sua delicatezza cromatica. Storicamente legato a un’estetica soft e rassicurante, oggi si impone come una delle tendenze chiave della stagione primavera estate 2025. Più di un semplice colore, è una vera e propria dichiarazione di stile, un linguaggio visivo che comunica eleganza demure. Se il millennial pink ha dominato il passato, questa nuova sfumatura suggerisce un’evoluzione più matura e consapevole: più d'impatto, perfetto per look modern classic.
Simone Rocha trasforma la delicatezza in ribellione, con un abito in tulle rosa, sovversivo nel suo gioco di trasparenze e ruches romantiche, un perfetto equilibrio tra femminilità gotica e sartorialità eterea. JW Anderson opta per una minidress di paillettes, dal taglio minimal e dall’anima futuristica, un inno alla modernità concettuale che rifugge il superfluo. Giambattista Valli sfiora la scultura couture con un drappeggio fluido, trasformando il rosa baby in un manifesto di grazia statuaria e drammaticità neoclassica. Giorgio Armani, infine, fonde sartorialità e leggerezza, con un bustier strutturato che si dissolve in una gonna evanescente, un perfetto esercizio di sofisticazione minimalista.
Se Vivienne Westwood propone un abito avvolgente in maglieria, segnato da drappeggi che sfiorano il corpo con un’eleganza disinvolta, Alaïa scolpisce la sensualità con un abito etereo, dove il plissé si interrompe in un gioco di cut-out, tra struttura e fluidità. Erdem esplora il potere della sartorialità con un tailleur doppiopetto in una tonalità tra il cipria e il rosa classico. Brandon Maxwell, infine, contrappone il rigore della camicia bianca alla morbidezza di una gonna midi impreziosita di cristalli, per una femminilità che è sia forte che delicata.
Fucsia: l'audacia senza compromessi del rosa saturo
E poi c’è lui, il fucsia. Un colore che non lascia spazio a indecisioni, una tonalità vibrante che sprigiona sicurezza con un'audacia quasi sfacciata. Per la primavera estate 2025, però, non si tratta solo di total look—come dimostrano Alexander McQueen e Bottega Veneta—ma di accenti strategici, interruzioni cromatiche che sovvertono le aspettative. Prada lo usa con maestria, facendolo emergere sotto una giacca color panna, un dettaglio di ribellione stilistica in una silhouette sofisticata. Vetements, invece, amplifica la sua carica provocatoria, trasformando un miniabito in velluto in un manifesto di fashion subversive, tra sensualità e statement piece.
Prada ridefinisce l’eleganza quotidiana con un trench rigoroso nella forma ma leggero nello spirito, un equilibrio perfetto tra minimalismo e pragmatismo sartoriale. Carolina Herrera, esalta il new romanticism, con un abito fit & flare in fucsia acceso, dettagli di bottoni gioiello e un fiocco in vita, un omaggio alla femminilità couture. Erdem rielabora il glamour d’epoca, trasformando il rosa in una visione teatrale di seta lucente e drappeggi asimmetrici. Dries Van Noten, infine, infonde energia artistica in una gonna fluida stampa tie-dye, mixando texture e contrasti cromatici in una narrazione di luxury bohemian.
