Fashion

Clare Waight Keller lascia Givenchy

Dopo tre anni di successi la designer inglese lascia la maison parigina. Nell'attesa di sapere cosa il futuro ha in serbo per Keller, ecco le tappe della sua carriera dagli inizi fino al Royal Wedding
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Waight Keller è stata la prima stilista donna a guidare Givenchy dall'anno in cui è stata fondata la maison nel 1952. Dopo che il fondatore Hubert de Givenchy si ritirò nel 1995, diversi sono stati i designer a prendere in mano le redini del brand: John Galliano, Alexander McQueen e Julien MacDonald. La liason più duratura e convincente è stata quella con Riccardo Tisci, che arrivato alla direzione creativa nel 2005, rimane a Parigi per 12 anni, consacrando una sartorialità dai toni gotici molto apprezzata anche da Monsieur Hubert in persona. Tra i risultati chiave dall'arrivo di Waight Keller nel 2017 c'è stato quello di riportare la moda in passerella - Tisci aveva optato per presentazioni statiche-di aver introdottto dei look maschili anche nelle sfilate couture donna e di aver riposizionato Givenchy come brand di riferimento per i momenti mondani di nobilità e celebrity da red carpet. 

Quando è arrivata a Givenchy, la designer aveva appena terminato la sua collaborazione la maison Chloe iniziata nel 2011, eppure confessarà tempo dopo, l'anima boho-chic dello storico marchio francese non la rispecchiava per nulla. Prima ancora un lungo periodo da Pringle of Scotland, in cui ha potuto sfoggiare la sua conoscenza nel campo della maglieria, essendo una delle specializzazioni da lei acquisite durante i suoi studi. Vantando una solida esperienza nel knitwear e nell'abbigliamento maschile, Waight Keller, prima di volare a Parigi, ha lavorato come designer senior in Gucci durante l'era Tom Ford, e precedentemente negli anni 90' per Ralph Lauren e, all'apice della sua popolarità, dal re del minimal: Calvin Klein.

“Potermi concentrare sulla Couture è stato uno dei momenti più importanti del mio percorso professionale. Ho condiviso così tanti momenti incredibili con gli atelier e il design team: il vostro talento e la vostra dedizione resterà per sempre nella mia memoria”, scrive la designer nel suo addio su Instagram, che conclude il suo lungo messaggio con “Ci vediamo presto e, cosa più importante, state al sicuro”. Ed è proprio la sua avventura nella couture che ha messo Waight Keller sotto i riflettori. Una maison couture così raffinata e un tantino aristocratica è stata più volte da lei "sporcata" con elementi sovvervisi: piccoli tocchi fetish a base di latex, accessori sportivi, bijoux extra. Nel 2018 la collezione couture omaggia il suo storico fondatore, il designer reso famoso grazie a film come Sabrina e Colazione da Tiffany, in cui Audrey Hepburn trasuda eleganza e fascino, contribuendo ad accrescere la fama dell'allora sconosciuta maison e diventandone musa e amica. Scomparso quell'anno all'età di 91 anni, celebrando la sua eleganza e grazia senza tempo, Clare mette in passerella evidenti riferimenti alle creazioni più iconiche, la cui tecnica e lessico personale di Hubert rimangono cristallizate nei suoi pezzi d'archivio più famosi. Clare Waight Keller ripercorreva ancora una volta la storia di Mousieur Givenchy aggiungendo però il tocco minimal della sua eredità stilistica personale: una varietà di riferimenti anni '80 e '90 e una vasta gamma di proposte guardaroba più contemporanee, dal denim effetto used e dalla sartoria modernista alle arricciature sui vestiti. Waight Keller ha infine ottenuto il premio come stilista inglese dell'anno per la categoria abbigliamento femminile ai Fashion Awards 2018 a Londra e ed è entrata nella classica di Time 100, come una delle cento personalità più influenti del 2019. E non in ultimo la si ricorderà per sempre anche per aver vestito Megan Markle per le nozze con il Principe Harry e innumervoli successive apparizioni (ancora) reali della ormai ex Duchessa del Sussex.

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