Armani e il cinema: la rassegna "Opere Prime" di Armani Silos
Giorgio Armani rinnova il suo splendido rapporto con la cinematografia. Fino al 12 giugno all'Armani Silos ogni mercoledì persenta una rassegna aperta al pubblico che raccoglie 5 opere di esordio di 5 registi contemporanei italiani.
Non è una novità che Giorgio Armani ha sempre avuto una forte interconnessione con il cinema creando rapporto duraturo sull'estetica e sulla cultura popolare. Dalla creazione degli abiti di scena Rechard Gere per il film thriller "American Gigolò" (1980), alle collaborazioni di lunga data con personalità del settore come Leonardo DiCaprio, Martin Scorsese e Cate Blanchett solo per citarne alcuni. Ma questa volta il re Giorgio, ospita all'Armani Silos una rassegna cinematografica dal titolo "Opere Prime" che presenta 5 opere d'esordio cinematografico giovani registi. Una programmazione costruita con varietà di linguaggi visivi e personali forme di narrazione che generano uno spaccato diversificato della cinematografia italiana contemporanea. Denominatore comune dei film, è l’attenzione per le tematiche sociali e personali con un tone of voice attuale, vivido ed espressivo.
La rassegna, che avverrà alla presenza dei registi, si è aperta il 15 maggio con Pietro Castellitto che introdurrà il suo film "I Predatori" (2020), racconto dello scontro tra fazioni in una Roma grottesca divisa dagli status sociali, prosegue con "Amanda" di Carolina Cavalli (2022) riflessione sull’amicizia come ossessione personale, continua con "Disco Boy" di Giacomo Abbruzzese (2023), storia di resistenza e di riscatto ambientata tra Francia e Niger, cui segue "Una sterminata domenica" di Alain Parroni (2023) cronaca di un triangolo amoroso nell’emarginazione della provincia romana, e termina con "Gli oceani sono i veri continenti" di Tommaso Santambrogio (2023) incrocio in bianco e nero di diverse vite in una Cuba lontana e commovente.
