Interviste

Silvia Venturini Fendi: AltaRoma e i giovani

AltaRoma molto più che solo alta moda...Silvia Venturini Fendi ci racconta come sarà e come i giovani designer ne saranno sempre più protagonisti.
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Roma, la moda e il suo progresso, tutto questo e molto altro è AltaRoma, un mix ben riuscito fra nuovi designer, giovani talenti e alcuni brand storici di haute couture.
La Signora dietro all'evoluzione di AltaRoma è Silvia Venturini Fendi, che dal 2010 ne è il presidente.
Grazie a lei è stato possibile il rinnovo di una manifestazione storicamente dedicata all'alta moda, spostando i riflettori sui giovani e la loro creatività.
Ed è di questo che abbiamo discusso con Silvia Venturini Fendi nella nostra intervista: new designer, artigianalità e AltaRoma. 

AltaRoma sta rinascendo, grazie soprattutto a un forte lavoro di scouting che la sta rendendo un palcoscenico fondamentale per i new designer. Cosa consiglia ai giovani stilisti?
Grazie, direi, al know how coltivato negli anni nella ricerca del talento e soprattutto al Ministero dello Sviluppo Economico che ha saputo riconoscere, sostenendola, questa competenza di Altaroma che ben si integra al lavoro delle altre isitituzioni impegnate nella promozione del made in Italy. Circa 100 giovani designer hanno partecipato alle iniziative prodotte da Altaroma che, coerentemente con il piano industriale approvato dall’attuale Consiglio, anno dopo anno ha ampliato i diversi strumenti e contenitori rivolti a designer emergenti o agli inizi della loro carriera. Un consiglio che posso dare a studenti e giovani stilisti è di monitorare costantemente il sito di Altaroma (www.altaroma.it) per conoscere le varie opportunità che vengono messe loro a disposizione.

A Showcase ho visto un mix di designer “più affermati”, novità assolute e artigianalità. Spesso si dice che stiamo perdendo il prodotto artigianale, cosa possiamo fare per promuoverlo?
Showcase, nuovo contenitore realizzato grazie al supporto di Ice Agenzia, ha offerto un mix “robusto”. 40 giovani designer sono un bel numero e la componente artigianale è stata prevalente. Il settore artigiano, ha vissuto un momento di difficoltà, ma ritengo che, attraverso nuove energie e spunti creativi provenienti dai giovani ha ricevuto una iniezione di contemporaneità sapendo rigenerarsi. Oggi è sicuramente una professione percepita come più cool, grazie anche alle tante iniziative che Altaroma negli ultimi anni ha realizzato scovando e dando spazio a produzioni artigianali.

Come si evolverà AltaRoma?
Con l’edizione appena conclusasi Altaroma ha dimostrato di sapersi adattare a condizioni di contesto sfavorevoli. Nonostante negli ultimi due anni sia intervenuto un taglio di oltre il 20% delle risorse a disposizione, siamo riusciti a costruire un programma che rappresenta efficacemente i tratti salienti della mission di Altaroma: lo scouting e la promozione dei giovani talenti, il risalto al “saper fare” italiano, la centralità di Roma nella tradizione e nell’innovazione creativa del nostro Paese. Siamo riusciti, inoltre, ad innalzare il livello di attenzione internazionale sulle iniziative di Altaroma coinvolgendo un numero maggiore di buyer internazionali e di stampa estera che hanno potuto ammirare le collezioni dei tanti giovani designer partecipanti. Un indirizzo strategico vincente che sarà in grado di esprimere tutte le sue potenzialità quando un impegno serio e continuativo di tutti i soci, che potrà esprimersi anche attraverso una diversa formula societaria, garantirà al management stabilità finanziaria e possibilità di programmazione pluriennale.

 

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