Interviste

Il calendario per il 2018 è firmato Lavazza

“2030. WhatAre YouDoing?” è il titolo del nuovo calendario Lavazza scattato dal fotografo Platon che rivela i volti di nuovi eroi e in quest'intervista li spiega.
human person photographer

Palestra, lavoro e amore. Sono questi i trend topic più ricercati online tra la fine e l'inizio del nuovo anno. Lavazza, però, intende allontanarsi da questo luogo comune proponendo un progetto, sotto forma di calendario 2018, che intenda suggerire diciassette nuovi obiettivi di sviluppo sostenibile.

Si tratta di altrettanti punti che, secondo un accordo siglato dalle Nazioni Unite nel 2015, dovrebbero essere sempre posti in cima alle priorità.

Porre fine alla povertà nel mondo, combattere le disuguaglianze e porre rimedio al cambiamento climatico sono solo alcuni dei traguardi che ci viene richiesto di raggiungere entro il 2030.

Tutti i punti sono stati presentati in questo calendario attraverso il volto delle persone che si stanno battendo per conseguirli e immortalati attraverso l’obiettivo di Platon, maestro del ritratto e storyteller.

L’abbiamo incontrato e ci ha raccontato cosa sia per lui un leader.

 

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Platon

L'OFFICIEL: Dal suo percorso è chiaro che sei una di quelle persone più a suo agio in una danger zone piuttosto che in una comfort zone, raccontaci del progetto e del tuo personale obiettivo.

PLATON: I diciassette obiettivi proposti dalle Nazioni Unite sono tutti molto importanti, molti accademici e per questo a volte anche molto difficili da comprendere sotto certi aspetti. Il mio obiettivo personale era di semplificarli, umanizzarli attraverso dei volti e delle storie personali. Per me i protagonisti del calendario sono degli eroi culturali a cui sta a cuore l’essere sostenibili e responsabili. Alcuni di loro sono molto famosi e di successo altri invece sono persone normali, ma io li ho trattati tutti allo stesso modo: background bianco, fotografia in bianco e nero. Non ho mai creduto nel potere, ho sempre pensato che siamo tutti uguali ma svolgiamo lavori differenti. Questo è quello che ho voluto presentare: una persona umana con degli obiettivi positivi, qualcuno in grado di ispirare e riunirsi per fare qualcosa di utile insieme.

 

L'OFFICIEL: Durante la sua carriera hai fotografato molti famosi leader politici. Quanti differenti tipologie di leadership conosci e quale pensi sia la più efficace per raggiungere degli obiettivi concreti?

PLATON: Sono stato molto fortunato ad aver avuto l’occasione di fotografare molti leader, più di chiunque altro nel settore, ho ritratto Obama, Putin, Berlusconi, ho visto il potere molto da vicino e ho capito che il problema è la sua capacità di corrompere e distorcere. Credo che per essere un buon leader sia necessario essere carismatici, avere una grande personalità e ispirare, ma devi continuare a pensare a te stesso come un servitore. Se sei un leader politico sei un servitore del tuo popolo che sta svolgendo un ruolo molto difficile, quello di unire la forza e l’umiltà. Fotografandone molti spesso mi è capitato di vedere potere, forza, personalità, intimidazione ma non sempre sono riuscito a vedere altrettanto spirito di servizio nei confronti del proprio popolo. Quello che sto facendo qui è cercare di mostrare dei servitori. I protagonisti di questo calendario si chiedono in primo luogo come poter essere utili agli altri e solo dopo come rivendicare il proprio merito.

 

L'OFFICIEL:  Lei si occupa principalmente di ritratti. Quanto pensa sia importante il fattore umano? E in che modo riesce a rompere il ghiaccio con chi fotografa in modo da permettergli di rivelare se stesso al suo obiettivo?

PLATON: Tutti mi chiedono sempre come riesci a connetterti con le persone? In realtà non lo so, non ho una formula magica e forse è anche questo che rende tutto così straordinario. Perché quando guardi una delle mie immagini riesci ad avvertire una forte connessione con il soggetto e forse è per questa ragione che riesco ad attirare l’attenzione delle persone con i miei lavori, ma la verità è che non ci sono trucchi, vorrei averli, ma è solo chimica. Tutto quello che devi fare è essere autentico e quando sei onesto con qualcuno riuscirai a metterti in contatto con lui. E oggi abbiamo questo problema con la fama. Pensiamo che qualcuno sia meglio di noi a causa della sua notorietà e questo ci ferma dall’essere veri. Il mio compito è riuscire ad esserlo in modo da riuscire a catturare con la mia macchina fotografica l’atmosfera magica che si è creata. Penso che soprattutto in questo periodo storico tutti noi abbiamo bisogno di maggiore onestà e autenticità. Continuiamo a farci selfie, fotografarci e postare immagini per mostrare agli altri quanto la nostra vita sia apparentemente cool. Quello che desidererei è che si smettesse con tutto ciò, per riuscire a parlare di cose veramente importanti.

 

 

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