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Tendenze food delivery, 3 piatti da ordinare subito

Sandwich giapponesi in versione contemporanea, street food fusion e raffinate interpretazioni di sushi. I piatti più interessanti da degustare a casa hanno un’impronta orientale.

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Non passano mai di moda, ma si rinnovano e dettano tendenza, diventando protagoniste dei nuovi format di ristorazione nati nell’ultimo anno. Uramaki, katsu sando e cheung fun sono ricette legate alle tradizioni orientali che si prestano al delivery poiché capaci di mantenere intatta la loro qualità anche lontano dal ristorante (o della dark kitchen) nella quale vengono preparate. Grazie a packaging e naming ironici, contaminazioni con la cucina italiana e abbinamenti inediti, i piatti firmati da Wicky Priyan, Hekfanchai e Delivery Valley sono tra le prime scelte per chi vuole godersi un pasto a domicilio diverso dal solito.

Cat-Su Sandro 

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Cat-Su Sandro, Delivery Valley

Un gioco di parole e di gusto è quello su cui hanno puntato Alida Gotta e Maurizio Rosazza Prin. I founder di Delivery Valley, dark kitchen da cui prendono vita diversi virtual brand dalla forte identità (sia nel gusto che nell’immagine), hanno da poco lanciato Cat-Su Sandro, la versione tutta italiana del katsu sando, sandwich nipponico “pop” di tendenza in tutto il mondo. Composto da una cotoletta di maiale racchiusa tra due fette di pane e farcito con i condimenti più disparati, quello di Delivery Valley ha un involucro in shokupan (pane al latte simile al pancarrè preparato quotidianamente) e salse home-made irresistibili. Ordinabile sulle principali piattaforme delivery, ne esistono tre versioni. Il Sandro Classico riprende la ricetta tradizionale giapponese con cotoletta di maiale e iceberg, aggiungendo un twist con sale al tartufo e salsa tartara. C’è poi il Sandro Pollo con cotoletta di petto di pollo, maionese artigianale, sale al curry, cavolo cappuccio condito e salsa tonkatsu, mentre chi non mangia carne può ordinare Sandro Vegetariano.  Con panella di ceci, sale alle erbe aromatiche, mayo di soia, crema di peperone, iceberg e ruchetta, non farà rimpiangere la mancanza del Tonkatsu (la cotoletta).

Maki Lumaca

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Un maki che unisce l’eleganza della cucina giapponese alle tecniche francesi, con ingredienti di provenienza italiana. L’ultima creazione dello chef Wicky Priyan (la prima di una serie di quattro sushi che verranno lanciati all’inizio di ogni stagione) si chiama Maki Lumaca. Qui l’asparago bianco di Bassano del Grappa e le lumache italiane allevate da Martino Crespi si combinano a ingredienti di pregio, come la ventresca di tonno e il foie gras miso tsuke. Il gusto intenso della lumaca, vera protagonista della ricetta, è mitigato grazie a un’accurata pulizia e una doppia bollitura in brodo di pesce con aromi, sakè, vino bianco e verdure. A completare il maki firmato Wicky Priyan ci sono poi avocado e prezzemolo, insieme a una fresca gelatina di soia e sakè. Disponibile dal giorno di Pasqua, può essere ordinato sulla piattaforma online Wicky’s a casa tua, insieme ai signature dello chef che ha conquistato Milano con la sua cucina giapponese dalle influenze mediterranee.

Cheung Fun 

Tra le ricette tradizionali di Hong Kong ci sono i cheung fun, involtini cotti al vapore farciti e conditi con salsa di soia. A vederli sembrano quasi delle piadine morbidissime e, una volta assaggiati, sprigionano tutto il gusto degli ingredienti che si nascondono al loro interno. A Milano (e presto anche in altre location in giro per l’Italia) si trovano nel menu di Hekfanchai, inedito format dedicato allo street food fusion hongkonghese. Si tratta di una trattoria pop fondata da Kin ed Eric Yip, vocata al delivery e guidata in cucina dallo chef Kin Cheung. Con l’obiettivo di rendere cult i piatti fusion di Hong Kong, nati dalla commistione della cultura orientale e quella inglese, Hekfanchai propone ricette con oltre 200 anni di storia. Come i Cheung Fun, il cui involucro a base di farina di riso e amido di tapioca viene riempito con gamberi, manzo o funghi e cotto al vapore. Il tocco speciale? La salsa di soia addizionata con una punta di olio di semi, che dona un twist in più al piatto. 

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