I 10 cocktail classici più bevuti al mondo (dal n.5 al n.1)
La scorsa settimana abbiamo scoperto la prima parte della classifica internazionale dei cocktail classici più richiesti. Dalle atmosfere cubane del Mojito, abbiamo fatto un salto a New York per la ricetta del Manhattan, fino ad arrivare a Londra, dove negli anni ’80 è nato l’Espresso Martini. Ecco qui la seconda (e ultima) parte della classifica dei drink più bevuti al mondo, che rivela la top five dei classici della mixology più apprezzati dai drink lover.
Margarita
Quando si dice Margarita si pensa immediatamente al Messico e ai suoi distillati di agave, che negli ultimi anni hanno conquistato un posto d’onore nelle drink list dei migliori locali. Questo cocktail, in particolare, rappresenta appieno la cultura messicana e, se sulle spiagge di Playa del Carmen potrebbero servirvelo in versione frozen, la ricetta internazionale codificata dall’International Bartenders Association prevede:
50 ml di tequila rigorosamente 100% agave
20 ml di triple sec
15 ml di succo di lime fresco
Preparare un ottimo Margarita è una questione di equilibrio. Dolcezza e acidità vanno ben bilanciati all’interno dello shaker, dove gli ingredienti devono essere agitati per diluire a dovere la miscela. Il tutto va poi filtrato in una coppetta ghiacciata, con i bordi decorati da una crusta di sale.
Dry Martini
Non ce ne vogliano gli altri, ma il Dry Martini, nell’immaginario comune, è il vero re dei cocktail. Con la sua elegante coppa ha solcato i banconi di tutto il mondo e ancora oggi, dopo decenni di storia, è tra le miscele più richieste quando arriva il momento di bere bene. La ricetta classica prevede una consistente base di gin. Ecco le dosi:
60 ml di gin
10 ml di vermouth dry
Per prepararlo si inseriscono gli ingredienti in un mixing glass colmo di ghiaccio, mescolando per portarli alla giusta temperatura. Prima di filtrare in una coppa martini ben fredda, si sceglie se decorare il drink con un’oliva oppure se optare per il limone. In questo caso, mentre la miscela cola all’interno del bicchiere, sarà necessario vaporizzare gli oli essenziali direttamente dallo zest. Ecco, il vostro Dry Martini è servito.
Daiquiri
Ancora un salto a Cuba, ma questa volta alla Floridita, locale dove lo scrittore Hemingway, terminati i suoi giri di Mojito, si recava per sorseggiare un ottimo Daiquiri. Questo drink a base rum, fresco e intenso, è capace di racchiudere all’interno del bicchiere le calde atmosfere caraibiche. Gli ingredienti per prepararlo sono:
60 ml di rum (ron) cubano
20 ml di succo di limone fresco
2 cucchiaini di zucchero
Come per il Margarita, anche il Daiquiri deve avere un ottimo equilibrio tra l’aspro del limone e il dolce dello zucchero. All’interno di uno shaker con del ghiaccio si agitano tutti gli ingredienti, per poi filtrarli in un bicchiere precedentemente raffreddato.
Negroni
Dalle vie dell’Avana si passa direttamente in Toscana. Più precisamente a Firenze, dove un centinaio di anni fa il Conte Camillo Negroni ha inventato la miscela a cui ha donato il suo nome. Di ritorno dai suoi viaggi a Londra, suggerì al suo barman di fiducia di dare un twist differente all’Americano Cocktail che era solito ordinare al bancone. Con una dose di gin nacque così uno dei più grandi classici della mixology, che oggi si serve con tre ingredienti.
30 ml di gin
30 ml di bitter Campari
30 ml di vermouth rosso
Il Negroni viene realizzato con la tecnica del build, ovvero “costruito” direttamente nel bicchiere entro il quale è servito. Per prima cosa si riempie di ghiaccio, vi si versano gli ingredienti in parti uguali e si procede con lo stir (una mescolata con il bar spoon). Una fettina di arancia sul finale e il cocktail del Conte è pronto per essere degustato.
Old Fashioned
Al primo posto della classifica dei cocktail classici più bevuti al mondo c’è l’Old Fashioned. Un drink per gli amanti del bourbon, distillato di cereali americano, che porta con sé più di 150 anni di storia. Da degustare prendendosi il proprio tempo, in molti sostengono che anche la sua preparazione non deve essere troppo affrettata, ma avvenire secondo precisi step. Gli ingredienti per realizzarne uno da manuale sono questi:
45 ml di bourbon o rye whiskey
1 zolletta di zucchero
Poche gocce di Angostura Bitters
Uno splash di soda
Come il Negroni, anche l’Old Fashioned si realizza con la tecnica del build. Si inizia posizionando la zolletta in un bicchiere basso (un old fashioned, appunto), si bagna con l’Angostura e con uno splash di soda. Dopo averlo pestato per farlo sciogliere a dovere, si inseriscono i cubetti di ghiaccio e si aggiunge il distillato in più step, continuando a mescolarlo con un bar spoon per raffreddare la miscela e raggiungere il corretto punto di diluzione. Una spruzzata di oli essenziali d’arancia e una ciliegia al maraschino completano la ricetta del drink più bevuto al mondo.