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I 10 cocktail classici più bevuti al mondo (dal n.10 al n.6)

L'Annual Report 2021 di Drinks International rivela quali sono i drink più apprezzati
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Gli amanti della mixology nel 2020 sono rimasti per molto tempo lontani dai banconi dei cocktail bar ma, a quanto pare, la loro voglia di “bere bene” non si è affatto placata. Nonostante le numerose chiusure e le riduzioni di orario, anche quest’anno, la rivista inglese Drinks International ha stilato la tanto attesa classifica dei cocktail classici più bevuti al mondo

Qui vi sveliamo le ultime posizioni, dalla decima alla sesta, insieme alle ricette cocktail da preparare a casa per gustare questi grandi classici della miscelazione.

 

10 — Mojito

Lo scrittore Ernest Hemingway ne era un estimatore e amava degustarlo al bancone della celebre Bodeguita del Medio dell’Avana. Ed è proprio a Cuba che nasce il Mojito, grande classico a base rum. Ecco le dosi e gli ingredienti necessari per realizzarne uno da manuale:

45 ml di rum bianco cubano
20 ml di succo di lime fresco
6 foglie di menta
2 cucchiaini di zucchero di canna
Soda

Una curiosità? In realtà il Mojito non è un cocktail pestato. La ricetta ufficiale dell’International Bartenders Association prevede infatti di mescolare (e non schiacciare!) le foglie di menta con zucchero e succo di lime. Il bicchiere andrà poi riempito di ghiaccio, rum e colmato con soda, per poi essere decorato con un ciuffetto di menta e una fettina di lime.

9. Aperol Spritz

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Il suo nome è sinonimo di happy hour. Si, è proprio lo Spritz, che anche quest’anno si conferma nella top ten dei cocktail classici più bevuti al mondo. Che sia merito del colore aranciato dell’Aperol, delle bollicine di prosecco che solleticano il palato oppure della sua facilità di beva, poco importa. Questo cocktail è entrato di diritto nella classificazione IBA, che nel 2011 ne ha codificato la ricetta. Gli ingredienti sono tre e si uniscono tutti direttamente nel bicchiere.

90 ml di prosecco
60 ml di Aperol
Splash di soda

Basta mescolarli delicatamente con un bar spoon e decorare il bicchiere con una fetta di arancia. Per variare la ricetta è possibile sostituire l’Aperol con Campari per un risultato più bitter, oppure con del Cynar o del Select, aperitivo veneziano per eccellenza. 

8. Manhattan

Sorseggiare un Manhattan è come ripercorrere la storia liquida della mixology del ‘900. Tra i numerosi racconti sulla sua creazione, l’elemento ricorrente è la città che gli ha dato i natali. La vibrante New York, che gli regala anche il nome del suo distretto racchiuso tra l’Hudson e l’Harlem. Ecco gli ingredienti per prepararlo:

50 ml di rye whiskey
20 ml di vermouth rosso
1 dash di Angostura Bitters

Il drink a base di whiskey di segale americano si prepara all’interno di un mixing glass ripieno di ghiaccio. Tutti gli ingredienti vanno ben mescolati per portarli alla giusta temperatura di servizio, per poi filtrarli all’interno di una coppetta ghiacciata con l’aiuto di uno strainer. La decorazione ideale? Senza ombra di dubbio una ciliegia al maraschino.

7. Whiskey Sour

I cocktail “sour” sono una certezza e accontentano davvero tutti i palati. Il Whiskey Sour, in particolare, si rivela molto apprezzato dai drink lover che si approcciano per la prima volta al bourbon miscelato. Ideale per una bevuta nelle calde serate estive, oppure per accompagnare un aperitivo invernale, per realizzarlo occorrono:

45 ml di bourbon whiskey
25 ml di succo di limone fresco
20 ml di sciroppo di zucchero
20 ml di bianco d’uovo (a piacere)

In uno shaker colmo di ghiaccio andranno inseriti tutti gli ingredienti, agitati con vigore e poi filtrati con uno strainer all’interno di una coppetta. Chi ama la versione “on the rocks” potrà invece degustarlo in un bicchiere basso riempito di ghiaccio. L’albume dell’uovo, capace di rendere la miscela ancor più cremosa, necessita di una seconda shakerata senza ghiaccio per raggiungere una perfetta texture al palato. Infine, il bicchiere andrà decorato con zest di arancia e una ciliegia al maraschino.

6. Espresso Martini

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Che cosa è successo a Londra nel 1983, quando una cliente ha ordinato al bancone un drink “to wake her up and f**k her up”? Beh, Dick Bradsell della Soho Brasserie, ha dato vita all’Espresso Martini. Dapprima definito “Vodka Espresso”, questo cocktail è oggi tra i più serviti nei bar di tutto il mondo. Gli ingredienti per prepararlo sono quattro.

50 ml di Vodka
30 ml di liquore al caffè 
10 ml di sciroppo di zucchero
1 tazzina di Espresso (forte!)

Inserire tutte le componenti all’interno di uno shaker con ghiaccio e agitare bene prima di filtrare la miscela in una coppa martini già raffreddata. L’Espresso Martini si serve così, senza nessuna decorazione.

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