Fashion Week

Virgil was here: la sfilata tributo Louis Vuitton Spring 2022 a Miami

In memoria di Virgil Abloh, Louis Vuitton rende omaggio alla vita e all'eredità di un genio creativo con la presentazione della sua collezione Primavera-Estate 2022 in diretta da Miami. Uno show con fuochi pirotecnici e una gigantesca statua colorata eretta in onore del Direttore Creativo scomparso domenica dopo una lunga battaglia contro il cancro

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"Virgil Was Here"

Una grossa statua in cartongesso colorato troneggia a Miami Beach. Le sembianze sono quelle del compianto Direttore Creativo di Louis Vuitton Virgil Abloh morto il 28 novembre all'età di 41 anni. La collezione Louis Vuitton Primavera-Estate 2022 in diretta da Miami include 10 look in più che celebrano la legacy di Abloh, rispetto a quelli già presentati a Giugno insieme a un movie chiamato "Amen Break" ispirato alla rullata sonora che sta alla base primordiale dell’hip hop e del Jungle, campionata successivamente trasmessa fino ad entrare nell’immaginario della cultura black, diventando poi musica elettronica e hip hop. 

La sceneggiatura astratta della vita di Lupe Fiasco, artista e rapper americano, figlio di un batterista africano membro del Black Panther Party, che ritrovò la pace nella cultura delle arti marziali. E da qui arriva molta dell'ispirazione per le silhouette dello show, dove proprio un giubbino teddy college riposta la stampa di una pantera nera, le gonne-pantalone e le giacche si chiudono con cinture che ricordano i kimoni. Poi parte la parata dello stile con cui sarà per semore ricordato Virgil: un mix di continua tensione e gioco degli opporti tra streetwear ed eleganza haute de gamme. Shorts e bomber in denim stampato con logo, silhouette con giacche e pantaloni della tuta in acetato oppure pantaloni slim leggermente a zampa con slit, ovvero aperture frontali, turtle neck stampa scacchi, blazer in pelle arcobaleno degradè oppure bicolor, una versione Tye dye sull’azzurro che ricorda la celebre stampa magrittiana a nuvole del 2019. E ancora lunghi coat con gilet padded che disegnano la cassa toracica, cappellini Amish, maxi guanti a metà strada tra una manopola da sci e un guanto da moto, un suit interamente stampato con un paesaggio montano (le Dolomiti?), spalle importanti su tutti i capispalla e tanti completi giacca e pantaloni. Suit azzurro cielo, menta, rosso e verde flou tutti  colori cari a Virgil, per finire con il bianco ottico e spiritosi revers ondulati. Sneakers con suola a contrasto e boots da pugile, con colbacchi di pelliccia, borse a tracolla e una stampa fumetto. Compare anche una gonna a ruota nera, una stampa a fiori che invade il damier della Maison, pelliccia maxi da rapper maculata o con inserti colorati in tinte flou, zaini tecnici con pochette, marsupi a valigetta e borse bauletto squadrate. In un'atmosfera tra skater e samurai.

Alla fine dello show esce il team della maison, e una parata di fuochi d'artificio colma il silenzio quasi divinatorio del finale. Di sottofondo solo la voce registrata di Virgil che dice "Non puoi perdere tempo, sopratutto non sottostare a chi ti dice che non puoi fare una cosa e falla". La folla al buio viene illuminata da luci blu e rosse, compare la scritta "Virgil was here". Per chi lo nota, si legge la scritta “Louis Vuitton the party never ends” sugli sticker stampa a forma di Smiley sui coat e le giacche in pvc, perché la festa di Virgil infatti continuerà in eterno, e così la sua eredità visionaria, quella di guardare con occhi curiosi il mondo, ragionando sull'intersezione culturale, musicale e artistica con la moda, la capacità di osservare la youth culture e di riuscire a anticipare i suoi desideri.

"È con profondo dolore che ho appreso della scomparsa di Virgil Abloh. Virgil non era solo un amico, un grande collaboratore, un genio creativo, un visionario e un innovatore, ma anche uno dei migliori comunicatori culturali dei nostri tempi. Ha tracciato la strada per le generazioni future. Come devoto sostenitore della sua comunità attraverso i suoi enti di beneficenza e le sue passioni, era un eterno ottimista che credeva che tutto fosse possibile. Con questo stesso spirito, noi di Louis Vuitton continueremo orgogliosamente a celebrare la sua memoria con un'ultima sfilata a Miami, come da lui desiderato. Sono onorato di averlo chiamato amico. I miei pensieri più profondi vanno alla moglie, ai figli, ai genitori, alla famiglia e a tutta la comunità che è stata toccata dalla sua grandezza" ha dichiarato Michael Burke, Chairman e CEO Louis Vuitton per ricordare il talento disruptive di Virgil Abloh.

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