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Virgil Abloh: chi era, la biografia e le citazioni

Il designer si è spento oggi 28 novembre 2021 a soli 41. Tributi suoi social da parte di colleghi designer e altre maison, tra cui Dior e Gucci, celebrity e artisti stanno inondando la rete di messaggi di cordoglio. La storia di Virgil Abloh è già leggenda: ha lavorato con Kanye, ha fondato Off-White, è passato a essere il Direttore Creativo Louis Vuitton. Tra le sue citazioni ce n'è una in particolare in cui diceva che tutto il suo mondo è sul telefono: una tempesta di sketch, foto, canzoni e idee che si scontrano, creando qualcosa di mai visto prima nella moda

Virgil Abloh
Virgil Abloh

Virgil Abloh: chi è e qual è la storia in breve

Virgil Abloh morto oggi 28 novembre 2021, era nato nel 1980 a Chicago ed era per metà ghanese. Laureato in ingegneria all’Università del Wisconsin e con un master in architettura. É stato Dj e produttore e si perfino è aggiudicato una nomination ai Grammy nel 2002. La sua internship è da Fendi con Karl Lagerfeld, insieme all'amico Kanye West, di cui in seguito diventerà consulente creativo, e come tutti sanno, ha fondato il marchio Off-White nel 2013 (LVMH è entrato in partecipazione nel 2021), di cui era Direttore Creativo. Le collezioni Off-White hanno visto numerose collaborazioni come quella con Jimmy Choo per le calzature Primavera/Estate 2018, con Timberland, Moncler nonchè con Nike per il quale è stato un game changer nel modo di intendere le sneakers-collab. La consacrazione arriva con la nomina da Louis Vuitton per la direzione creativa della linea uomo nel 2018, quando lo streetwear entra ufficialmentre in passerella.

È stato un personaggio pubblico entrato nel mito per la sua capacità di influenzare le nuove generazioni con una moda dall'approccio cross-culturale. Ha continuato a lavorare come DJ, ha costantemente usato il suo background come architetto e la sua profonda passione per l'arte come fonte d'ispirazione. Onnipresente sui social media con quote e progetti, era la definizione più calzante del globe-trotter, sempre in viaggio da un paese all'altro, aprendo un concerto per Travis Scott a Houston un giorno e incontrandosi con Rem Koolhaas a Rotterdam il successivo. 

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Virgil Abloh: le citazioni 

Le citazioni dei designer sono uno dei modi più immediati per capire l'essenza di una Maison . Il pensiero di Virgil Abloh non è da meno. Un libro uscito a Marzo di 2021, ne raccoglie le più importanti si chiama "Abloh-ism" Selezionate da Larry Warsh, le dichiarazioni di Virgil Abloh, tratte da interviste e eventi pubblici, spaziano dalla moda all'arte passando per l'architettura e il design. 

Ecco 50 dei suoi quote più famosi

1. “La vita è collaborazione. Laddove penso che l'arte possa essere in qualche modo fuorviata è che propaga questa idea di se stessa come una storia d'amore solitaria: una persona, un'idea, nessun altro coinvolto".

2. "Direttore creativo" è una frase d'effetto per colui che fornisce idee. Per me, ovviamente, significa più di questo. È come essere un consulente”.

3. “Ogni cosa che faccio la faccio pensando alla versione di me stesso a 17 anni”. 

4. “Guardo alla cultura, vedo cosa indossano i ragazzi intorno a me e vedo uno stile particolare. Capisco lo spazio tra moda e streetwear.”

5. “Piaccia o no, l'irrilevanza è la morte."

6. “Non so da dove i miei genitori abbiano preso il mio nome. Sono sicuro che l'abbiano visto in un film, forse.”

7. "La vita è così breve che non puoi sprecare nemmeno un giorno a credere a ciò che qualcuno pensa che tu possa fare rispetto a sapere cosa puoi fare." 

8. ”L’influenza dei neri ha creato un nuovo ecosistema, che può crescere e supportare diversi tipi di vita che prima non immaginavamo possibile".

9. “Fare il DJ è la mia unica pace. Quando il telefono è spento, suono le mie canzoni preferite a tutto volume per me stesso e non parlo con nessuno; non gestisco niente. È solo un momento in cui posso ascoltare la musica".

10. "Il consumatore di moda ama un mix high-low - voglio essere un marchio che lo rappresenti".

11. "Il DJ è come una forma d'arte da taste-maker."

13. “ Analizzo la ragazza moderna, la ragazza con cui sono amico. Le ragazze di oggi hanno il potere: pagano le loro bollette, hanno il loro stile, indossano vestiti, non sono i vestiti a indossare loro”.

14. “La collaborazione non è l’ultima trovata… Collaboro solo con i migliori di ogni categoria.”

15. “Come giovane designer in sintonia con la cultura, mi interessa l'ancora di salvezza delle tendenze.”

16. "Voglio solo dare vita a un marchio che ispiri e sia orientato ai giovani.”

17. "Quando la creatività si fonde con le questioni globali, credo che si possa unire il mondo.”

18. "Non puoi surfare senza l'onda. Devi studiare l'onda, devi stare nell'acqua, devi guardarla e sapere quando si infrangerà. Devi sapere se gli altri surfisti hanno intenzione di cavalcare la stessa onda. Il design, nel senso moderno del termine, è proprio questo. E io vado a fare surf tutti i giorni."

19. “Per me le magliette con le grafiche sono il formato più importante ed espressivo per un designer o una persona. Il tuo gusto per le t-shirt dice molto sul tuo punto di vista.”

20. “Sono principalmente interessato a comprare opere d'arte dagli amici. Mi piace tenermi sul vago, e compro qualunque cosa trovi intrigante.”

21. "Penso che il motivo per cui esiste Off-White sia modernizzare la moda.”

22. "Le cose ironiche sono interessanti.”

23. “Per me, c'è una sorta di riverenza quando si trova la giusta silhouette di T-shirt o di pantaloni. Riconosco che è noioso, ma l'idea è di cogliere le persone alla sprovvista e premiarle in qualche modo è importante”.

24. "La capacità di decostruzione di Murakami, la sua libertà estetica e concettuale sono state totalmente fonte di ispirazione per me."

25. "Mi piace guardare la moda e metterla in relazione con il momento in cui sta accadendo." 

26. "Crescendo, al liceo, indossavamo tutti i capi Champion, che, in America, sono l'uniforme per andare in palestra.”

27. “Non devo scegliere tra alta moda o streetwear. Il mio marchio mi ricorda che non deve stare in una scatola. Può essere solo in una zona grigia.”

28. “Le persone, quando dicono 'streetwear', perdono la componente centrale, i vestiti che si indossano per strada”

29. "La prima stagione di Pyrex Vision è stata, per me, un'espressione di me stesso come artista prima di tutto, designer in secondo luogo."

30. "Ogni idea che mi viene in mente la eseguo, o cerco sbocchi per potere lanciare idee.”

31. “Ho questo principio fondamentale che lo streetwear potrebbe finire come la disco: che sarà accolto bene sul momento ma non invecchierà affatto bene nel futuro.”

32. “I grandi team sono assolutamente vitali se vuoi ottenere determinati risultati quando lavori su scale più grandi, sia in termini di dimensioni fisiche che di quantità produttive.”

33. “Ogni volta che realizzo una collezione, mi ispiro al mondo che ci circonda.”

34. "Odio stare sul palco con un microfono."

35. "Non c'è differenza tra un designer e un consumatore.”

36. “Spesso dico che disegno le mie collezioni dal mio telefono. Sono in una chat di gruppo con il mio team di Milano. Copio e Incollo. Disegno. Guardo le tendenze. Non ho davvero un assistente. È un modo moderno di lavorare. Non so se sia sostenibile, ma è così che lo faccio.”

37. “Tutti i marchi di skateboard che mi interessavano avevano magliette grafiche. Negli anni '90, c'erano diversi stili che andavano di pari passo con le diverse influenze nello skateboarding, che si trattasse di hip-hop o rock and roll e grunge. Ed è quello che mi piaceva, quindi stavo seguendo tutto questo. ”

38. “Vivo sempre in più posti. Non sono mai nella stessa città per sette giorni.”

39. “Posso inventare 30 modelli di magliette in un giorno, ma si tratta solo di come dosarle. Questo è streetwear per me. Si tratta di sapere dove comprare una tal T-shirt, non dare una fornitura massiccia, che puoi trovare ovunque.”

 40. "Il punto centrale della collaborazione è che dai e prendi l’uno dall’altro, ed è così che crei cose totalmente nuove.”

41. “Fin dalla tenera età, da adolescente, mi piacevano l'hip-hop e lo skateboard e tutte quelle cose che piacevano a un ragazzo negli anni '90. Tutti questi elementi sono ciò che hanno portato ai vestiti.”

42. “Kanye West è il migliore. Lo è davvero, davvero. È fico. E il motivo per cui siamo sempre andati d'accordo è perché possiamo semplicemente sederci e parlare di arte.”

43. “Le mie capacità di progettazione grafica sono superiori a molte altre cose che posso fare; lo uso come parte del mio kit di attrezzi.” 

44. "Ho fatto uno stage da Fendi ai tempi in cui Michael Burke supervisionava Fendi." 

45. "Nel 2016 ho registrato un cambiamento sociale, è emersa una nuova tipologia di ragazza che poteva fare acquisti da Zara e dai designer, sapendo mantenere ancora un senso della personalità e d'identità." 

46. ​​“È un onore per me accettare la posizione di direttore artistico della linea maschile di Louis Vuitton. Trovo che il patrimonio e l'integrità creativa della Maison siano ispirazioni chiave e cercherò di fare riferimento a entrambi mentre il design andrà di pari passo con i tempi moderni.”

47. “Tutto quello che faccio tutto il giorno è pensare alle idee e metterle in pratica. Questo è un settore, lo si sa bene. Sto cercando di fare arte su scala commerciale.”

48. "La moda e la musica sono due grandi forme artistiche che possono essere modellate dalla cultura giovanile: il nostro gusto e la nostra passione per l'evoluzione di quello che accade nel nostro tempo limitato sulla terra, ci permettono di guardare il mondo con occhi nuovi". 

49. "Mentre crescevo ho studiato architettura, mi piaceva la musica e ho sempre sentito che c'era un divario tra le cose che amavo e consumavo e chi le faceva e come le faceva.”

50. “Dal mio punto di vista, sto cercando di rappresentare una generazione. Sai, ogni generazione ha un designer con cui si identifica.”

 
 
 
 
 
 

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