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Donnafugata e Il Gattopardo: quando la storia del vino incontra il romanzo e Netflix

I confini tra realtà e romanzo si fondono ancora una volta con Donnafugata, che in occasione dell’uscita della serie TV Il Gattopardo su Netflix, lancia una Special Edition di Mille e una Notte 2021, ispirata all’universo narrativo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa.

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Il gemellaggio tra Donnafugata e Il Gattopardo risale al 1983, quando Gabriella Rallo, affascinata dal romanzo di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, decise di battezzare la neonata azienda vinicola con un nome evocativo, profondamente legato alla Sicilia letteraria: Donnafugata, letteralmente "Donna in fuga". 

«All’epoca il mercato del vino era fortemente maschile. Il romanzo, che racconta di cambiamento e tradizione, mi ispirò a tal punto da convincere mio marito Giacomo - dopo tremende liti notturne - a scegliere questo nome», racconta Gabriella Rallo. Dopo i primi impianti e i sacrifici iniziali, fu chiamato l’enologo Giacomo Tachis, figura chiave per l'affermazione dell’azienda: «Era un genio assoluto. Il merito del successo del nostro vino è da attribuire a mio marito, io mi sono dedicata alle etichette, insieme all’artista e illustratore Stefano Vitale  che ho conosciuto casualmente durante una cena di Natale». Ancora oggi le idee ispirazionali per i nuovi vini provengono da lei e i figli José e Antonio Rallo proseguono l’attività gestendo le quattro tenute: Pantelleria, Etna, Vittoria ad Acate e Contessa Entellina, sede storica. A Marsala, si trovano le cantine con la barricaia sotterranea.

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Le cantine storiche e la barricaia di Donnafugata a Marsala

Le coincidenze tra Donnafugata e Il Gattopardo

Oltre al nome, anche i vini richiamano personaggi e temi del romanzo: Tancredi, l’elegante Cuordilava che rappresenta il protagonista, l’avvolgente Angheli, il fruttato Sedàra e il sapido Lighea, omaggio alla sirena del libro "La Sirena" sempre di Tomasi di Lampedusa.

«I parallelismi con il Gattopardo sono parecchi, e oltre ad aver avuto un familiare che è diventato sindaco, Donnafugata ha cercato di avvicinare le nuove generazioni parlando del cambiamento, tematica principale del romanzo. E Donnafugata abbraccia il progresso unendo la tradizione siciliana all’innovazione vinicola e agraria che da sempre ha contraddistinto la nostra attività», spiega José Rallo. La collaborazione con Netflix rappresenta una nuova tappa: «In passato avevamo lavorato ad associazioni con musica, con arte, con l'artigianalità, ma la sinergia con il cinema e in particolar modo con Netflix non l’avevamo mai provata! La nuova serie tv è stata l’occasione perfetta perché racconta una storia senza tempo rivolgendosi in maniera diretta con le nuove generazioni».

Mille e una Notte 2021: la nuova edizione

L’etichetta della nuova edizione di Mille e una Notte si ispira alla casa dell’infanzia di Giuseppe Tomasi di Lampedusa, il Palazzo delle Mille Stanze, luogo simbolico dell’incontro tra Tancredi (interpretato nella serie tv da Saul Nanni) e Angelica (una bellissima Deva Cassel). «L’annata 2021 si distingue per eleganza e struttura, grazie anche a un clima favorevole e a processi di vinificazione attenti», afferma Antonio Rallo.

Un ritratto di José e Antonio Rallo della famiglia Donnafugata

Nelle terre di Donnafugata e le location del Gattopardo da visitare a Palermo

Le terre di Donnafugata prendono vita nella realtà con le tenute di Contessa Entellina, le prime terre che la “Donna in fuga” trovò un suolo dalla matrice argillosa che consente di coltivare 19 varietà di uva che si esprimono in maniera differente. Da questa intuizione, Gabriella Rallo si stabilì con grande sacrificio in uno scenario immerso nelle colline con la sua dimora e il Giardino di Gabriella coltivato con amore: con piante di agrumi siciliani, l’incantevole jacaranda, la profumatissima zagara e la rarissima araucaria.

Ma il viaggio continua tra le location della serie Il Gattopardo di Netflix. A Palermo, spicca il Bar Mazzara, dove Lampedusa scrisse il romanzo, e la Chiesa di San Giovanni degli Eremiti, con i chiostri dove si ritira la protagonista Concetta. Nel cuore della città, l’incrocio tra via Vittorio Emanuele e via Maqueda diventa set per le scene dell’esecuzione nella serie. Altri luoghi di rilievo includono: il Palazzo dei Normanni, sede del Parlamento Siciliano utilizzato per alcune scene istituzionali, il Teatro Massimo, simbolo di decadenza e splendore, Villa Boscogrande, già nota per essere apparsa nel film di Visconti che torna come omaggio visivo alla versione classica della storia.

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La tenuta di Contessa Entellina (foto di Fabio Gambina) e il Giardino di Gabriella.

La cena in stile Gattopardo a Palazzo Arone dei Baroni di Valentino

Per celebrare la collaborazione con Netflix, Donnafugata ha organizzato una cena conviviale ispirata alla Sicilia ottocentesca descritta nel romanzo. Un’intimate dinner con un pairing di vini, piatti e leccornie ampiamente raccontati nel romanzo che prendono vita su una tavola imbandita della famiglia siciliana della baronessa Simona Arone di Valentino. Gli interni opulenti del Palazzo Arone a Palermo che conserva ancora gli affreschi originari, la collezione di opere, ceramiche preziose, disegni e lettere di donna Marianna Lanza.

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Alcune foto di Palazzo Arone dei Baroni di Valentino a Palermo

In tavola, i vini iconici dell’azienda e piatti che evocano la narrativa di Lampedusa: il ricco timballo di maccheroni, gli aspic di frutta scenografici e il passito Ben Ryé di Pantelleria, dedicato a Concetta, una donna contraddistinta dal coraggio, qualità che definisce tutte le donne della famiglia Rallo. 

Un ritratto di Gabriella Favara, Gabriella Rallo e José Rallo

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