Loewe Foundation Craft Prize 2025: trionfa la scultura di Kunimasa Aoki
Al Thyssen-Bornemisza National Museum di Madrid, 30 opere selezionate da artigiani di tutto il mondo raccontano il futuro del craftsmanship contemporaneo. Lo scultore giapponese Kunimasa Aoki conquista il premio l'ottava edizione del Loewe Foundation Craft Prize. Un viaggio tra materiali, tradizioni e innovazione artigianale.
Il prestigioso Loewe Foundation Craft Prize 2025 ha trovato il suo vincitore: si tratta del maestro giapponese Kunimasa Aoki, premiato con 50.000 euro per la sua opera “Realm of Living Things 19” (2024). Un riconoscimento importante consegnato da Pedro Almodóvar e Sheila Loewe, che celebra il talento individuale e ribadisce il valore crescente dell’artigianato come forma d’arte capace di rinnovarsi attraverso visione, tecnica e memoria. Per l'ottava edizione sono state ricevute un totale di 4.600 candidature da artigiani in rappresentanza di 133 Paesi e regioni, e i lavori dei 30 finalisti saranno esposti fino al 29 giugno al Thyssen-Bornemisza National Museum di Madrid.
«Anno dopo anno, è per me un piacere vedere il Loewe Foundation Craft Prize diventare una piattaforma per talenti straordinari e cambiare la percezione dell'artigianato a livello internazionale» racconta Sheila Loewe, presidente della Loewe Foundation rappresentante della quinta generazione della famiglia, «Negli ultimi dieci anni abbiamo visto il Premio trasformare vite e carriere e costruire una comunità globale. È un grande privilegio per me continuare l'eredità della mia famiglia».
L'opera di Kunimasa Aoki è una scultura che racconta la materia
La creazione premiata di Kunimasa Aoki è una scultura in terracotta di straordinaria potenza espressiva. Con un approccio che unisce differenti tecniche antiche e sperimentazione contemporanea, l’artista originario di Kawaguchi ha esplorato i modi in cui l’argilla reagisce a forze esterne come tempo, gravità e pressione. Il risultato è un’opera visivamente complessa e profondamente materica, realizzata sovrapponendo e comprimendo strati di argilla poi affumicati e decorati con terre e tratti di matita.
La giuria – composta da figure iconiche del panorama creativo internazionale, come Patricia Urquiola, Olivier Gabet, Wang Shu e Magdalene Odundo – ha lodato l’opera per la sua autenticità, l’abilità tecnica e la capacità di restituire la fragilità e la forza insita nella materia. Secondo i giurati, i dettagli intricati della superficie dell’opera ricordano “piccoli universi”, emblemi della tensione tra rischio, processo e resistenza.
È stato bello lavorare con la giuria, eravamo d’accordo sul lavoro del vincitore. Anche se a trionfare è un singolo, al Craft Prize hanno vinto tutti i mestieri, perchè il Loewe Foundation Craft Prize è un trampolino per tutti i 30 partecipanti finalisti. Il mio pensiero va alle persone al di fuori del contesto, che hanno sottoposto il loro lavoro e non hanno passato la selezione. Sono sicura che tra le 4.600 candidature ci sarebbe stato sicuramente qualche altro artigiano di altissimo livello che avrebbe potuto vincere il premio" racconta l’architetto internazionale Patricia Urquiola
Al Loewe Foundation Craft Prize, due menzioni speciali: arte e attivismo
Due menzioni speciali annunciate rispettivamente da Patricia Urquiola e Meg Ryan hanno arricchito questa edizione del premio, dimostrando come l’artigianato possa essere anche strumento di riflessione politica e culturale.
• Nifemi Marcus-Bello, designer nigeriano, ha presentato “TM Bench with Bowl”, una panca scultorea realizzata in alluminio riciclato. Un’opera che indaga i temi della globalizzazione e del consumismo attraverso un’estetica minimalista ma d’impatto.
• Lo Studio Sumakshi Singh (India) ha invece proposto “Monument”, una riproduzione eterea e poetica di una colonna del XII secolo, realizzata in fili di rame zari. Un’opera che, dissolvendosi nella materia, evoca la resilienza della memoria contro il decadimento del tempo.
Il lavoro degli artigiani in mostra al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza
Tutte le 30 opere finaliste, selezionate tra oltre 4.600 candidature provenienti da 133 Paesi, saranno esposte al Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza di Madrid dal 30 maggio al 29 giugno 2025. La mostra, accessibile anche online, testimonia la straordinaria varietà e qualità dell’artigianato contemporaneo: ceramica, vetro, metallo, tessuti, carta, legno e molto altro, in una narrazione globale che fonde tradizione e avanguardia.
Ogni pezzo è un esempio tangibile di come antichi saperi, rituali e tecniche tramandate oralmente possano essere reinventati per parlare al presente e immaginare il futuro. Dalla cesteria traslata nella ceramica alla tessitura in metallo, ogni opera dimostra come questi preziosi mestieri siano oggi un terreno fertile per l’innovazione estetica e sociale.
Loewe: un premio che celebra le radici del marchio che ritorna a Madrid
Il Craft Prize, giunto alla sua ottava edizione, nasce nel 2016 con Jonathan Anderson per volere della Loewe Foundation, fondata nel 1988 per promuovere la cultura in tutte le sue forme. Il premio è un omaggio alle origini di Loewe, maison spagnola nata nel 1846 come laboratorio di artigiani della pelle. Oggi, attraverso questo riconoscimento, il brand rinnova il proprio impegno nel valorizzare l’artigianato come linguaggio universale della creatività contemporanea.
Come sottolinea Sheila Loewe: «Nel celebrare l'ottava edizione del premio, sono colpita dall'incredibile varietà di ingegno, bellezza e maestria delle opere esposte. Ogni anno, la magia del premio per me è vedere la continua capacità dell'artigianato di sorprendere, innovare ed evolvere. Sono immensamente orgogliosa del ruolo del premio nel mantenere vivo l'artigianato».
Gli ospiti presenti alla premiazione del Loewe Foundation Craft Prize
Numerosi gli ospiti presenti all'evento di premiazione del Loewe Foundation Craft Prize 2025. Nel cortile del Museo Nazionale Thyssen-Bornemisza oltre alla giuria internazionale, Pedro Almodóvar e Meg Ryan hanno annunciato i nomi dei vincitori sul palco. Ma tra gli special guests della serata anche Manu Ríos, Milena Smith, Baifern Pimchanok, Ayo Edebiri, Lesley Manville, Murray Bartlett, Ambika Mod e Úrsula Corberó.
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