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Chi è Lorenzo Musetti, il numero 7 del ranking ATP in semifinale al Roland Garros 2025

Ha battuto top player e ha vinto partite storiche, riportando all’Italia una medaglia olimpica nel tennis dopo cento anni. Al Roland Garros 2025, punta a spingersi fino in fondo.

Lorenzo Musetti a Roma durante gli Internazionali d'Italia 2025 (Getty Images)
Lorenzo Musetti a Roma durante gli Internazionali d'Italia 2025 (Getty Images)

Lorenzo Musetti ha 23 anni, è nato a Carrara il 3 marzo 2002, è alto 1 metro e 85 e gioca con la destra. Il suo colpo preferito è il diritto. La superficie ideale? la terra battuta. Per i fan è semplicemente "Muse", ma nel circuito ATP il suo è ormai un nome pieno. Non più una promessa, bensì una testa di serie.

Il primo idolo non è un campione sportivo, ma il nonno: «Un uomo onesto con grandi valori», ha detto. A quattro anni impugna la prima racchetta. Non l’ha più lasciata. A La Spezia, incontra Simone Tartarini, suo unico allenatore. Ancora oggi è al suo fianco. «Un secondo padre, non credo che lo cambierò mai», ripete nelle interviste. Poi il salto di qualità al Centro Tecnico di Tirrenia. Gli Australian Open Junior vinti nel 2019 sono il primo titolo internazionale.

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Lorenzo Musetti al Roland Garros 2025 (Getty Images)

Stile di gioco, idoli, riferimenti

Il tennis di Musetti è tecnico, rifinito, con un rovescio a una mano che spicca nel circuito. Il modello è Roger Federer: «Mi piace tutto di lui, ma se devo evidenziare un aspetto direi che è il suo stile. È qualcosa di unico, la combinazione di divertimento ed eleganza, come la capacità di giocare rilassato e calmo. Cerco di essere come lui», dichiara a Tennis World. Il suo torneo del cuore è Wimbledon, mentre è New York la sua città preferita durante il tour. 

Gusti, passioni, tifo

Ha dichiarato che, se non avesse giocato a tennis, avrebbe fatto l’attore. Ama il cinema e il suo interprete preferito è Al Pacino, il film John Wick, mentre la serie tv più amata La Casa di Carta. Il libro preferito è Eragon di Christopher Paolini. Da italiano non mancano i riferimenti ai suoi piatti preferiti: Lasagna, pizza e gnocchi al ragù

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Lorenzo Musetti al Roland Garros 2025 (Getty Images)

Il debutto nel tour ATP, i primi titoli, l'ascesa verso la Top 10

Nel 2020, agli Internazionali d’Italia, batte Wawrinka e Nishikori. È il primo nato nel 2002 a vincere un match ATP. Due anni dopo, la vittoria ad Amburgo: finale contro Alcaraz, entrambi giovanissimi. Non succedeva dal 2005, dai tempi di Nadal e Berdych. A fine 2022, arriva il titolo a Napoli, senza perdere un set. In finale batte Berrettini. Nel 2023, a Monte-Carlo, elimina Djokovic al terzo turno. A gennaio 2023 entra nella Top 20 del ranking ATP. A maggio 2025 raggiunge la Top 10 dei tennisti più forti al mondo, arrivando a conquistare il 7 posto della classifica

 

Roland Garros, Wimbledon, Olimpiadi

Nel 2024 vince 40 partite in stagione, record personale. Nello stesso anno è il giocatore con più vittorie sull’erba: 12. Arriva in semifinale a Wimbledon, in finale al Queen’s, in semifinale a Stoccarda. L’anno è segnato anche dalla medaglia di bronzo alle Olimpiadi di Parigi, riportando una medaglia azzurra al tennis olimpico dopo un secolo. Era dal 1924 che non succedeva.

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Lorenzo Musetti a Roma durante gli Internazionali d'Italia 2025 (Getty Images)

Vita privata: la famiglia, i figli e la relazione con Veronica Confalonieri

Dal 2020 è legato a Veronica Confalonieri, grafica Sky, sorella dell’allenatrice Valentina Confalonieri. Dal marzo 2024 è padre di Ludovico. Un secondo figlio è in arrivo nel 2025, annunciato durante gli Internazionali d'Italia.

 

Roland Garros 2025: la voglia di arrivare fino in fondo all'Open di Francia

«Al Roland Garros non sono mai andato oltre gli ottavi di finale, spero che questo possa essere l’anno giusto». Sicuro, convinto e animato da una nuova consapevolezza, il neo numero 7 del mondo, Lorenzo Musetti, commenta così la qualificazione al terzo turno dello Slam parigino e il brillante momento che sta vivendo. «Ho ambizioni maggiori - ha aggiunto - La mia mentalità è: provare a battere ogni avversario». A Parigi, Musetti approda forte di una stagione sulla terra battuta da lui stesso definita «incredibile», durante la quale ha raggiunto traguardi storici: la finale a Monte-Carlo, la semifinale a Madrid e quella a Roma. Un percorso senza precedenti per il tennis italiano: mai prima d’ora un azzurro era riuscito a spingersi almeno fino alla semifinale in tutti e tre i Masters 1000 sul rosso nello stesso anno.

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