La fiaba oscura di Thom Browne e la sfilata autunno inverno 2024-25
Durante la New York Fashion Week lo stilista americano porta in scena la sfilata donna e uomo autunno inverno 2024-25.
In una radura incantata dalle tinte dark Thom Browne porta in scena durante la New York Fashion Week la sua collezione donna e uomo autunno inverno 2024-25. Drammaticità e teatralità strutturano il nuovo storytelling dello stilista americano e la sfilata si apre con un look che marca la silhouette femminile con un padded coat ricoperto dai celebri gros grain in blu-bianco-rosso intervallati con nastri neri in mohair e seta. Seguono il look alcuni bambini che presentano la collezione Thom Browne Kids stagionale che emergono dallo spacco frontale dell’immenso piumino che occupa il centro del setting.
Tra il gracchiare dei corvi, gli alberi spogli, e una distesa di neve sfilano le nuove creazioni dello stilista americano. Abiti sartoriali e cappotti dalle spalle imponenti realizzati in cashmere di peso militare. Le silhouette, importantissime per Thom Browne sono varie ed eventuali: dal classico figurino a clessidra, a mela e ad A, fino ad arrivare a quella a bozzolo delle maestose mantelle di seta e alle geometriche silhouette a rettangolo dei look più sartoriali.
Le modelle sfilano con un’attitudine drammatica enfatizzata da un beauty look teatrale con tanto di makeup istrionico e un hairstyling spettinato con trecce scultoree. Dalla sfilata autunno inverno 2024-25 di Thom Browne emerge anche la sua passione per gli animali con cappotti sartoriali su cui compaiono sagome di corvi, look che uniscono un mix di tweed e tartan e abiti da sera leggerissimi e trasparenti il tutto abbinato agli accessori: le borse da ufficio mr. thom, le baguette e le immancabili hector trasportate a mano.
Thom Browne si riconferma un grande storyteller e lo fa rimanendo fedele a sé stesso, esibendo la sua moda fatta di uniformi teatrali e scatenando le sue ossessioni per la narrazione, le silhouette, i ricordi infantili, e quella mai dimentica - almeno nel suo caso - spettacolarizzazione della moda.